Un 45enne di Cagliari arrestato dai Carabinieri della compagnia della città per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e poi condannato dal Gip durante il patteggiamento chiesto dall’uomo a 18 mesi di reclusione in regime di detenzione domiciliare.

Cagliari, 29 Dic 2025 – Si è concluso questa mattina, presso il Tribunale Ordinario di Cagliari, il giudizio con rito direttissimo a carico di un 45enne, residente nell’hinterland cagliaritano, già noto alle Forze di Polizia, arrestato nel corso della nottata dai Carabinieri della Sezione Radiomobile.

L’intervento dei militari trae origine da un controllo effettuato in Via Talete, nel corso del quale l’atteggiamento dell’uomo ha destato sospetti nei militari e a seguito della perquisizione personale, i Carabinieri hanno rinvenuto complessivamente 15,2 grammi di Hashish, 4,2 grammi di Marijuana e 0,2 grammi di Cocaina, oltre alla somma di 1.165 euro in contanti, ritenuta verosimilmente provento dell’attività di spaccio.

Le attività di polizia giudiziaria sono quindi proseguite con una perquisizione presso l’abitazione dell’uomo, nel corso della quale sono stati rinvenuti un bilancino di precisione, un coltello intriso di residui di sostanza stupefacente e vario materiale comunemente utilizzato per il confezionamento delle dosi. Nel frangente, l’arrestato ha opposto resistenza all’operato del personale dell’Arma, rendendo necessario contenerlo e aggiungere anche un secondo capo di imputazione.

Ricostruita la vicenda e messi in sicurezza i luoghi senza che alcuno riportasse ferite, l’uomo è stato arrestato e, su disposizione della competente Autorità Giudiziaria, accompagnato presso la propria abitazione dove è rimasto in regime di arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.

All’esito del giudizio direttissimo, l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto per i reati di detenzione illecita di sostanze stupefacenti e resistenza a Pubblico Ufficiale. Quindi l’imputato ha richiesto di definire la propria posizione processuale mediante patteggiamento, concordando la pena di 18 mesi di reclusione e 2.200 euro di multa, con la contestuale confisca della somma di denaro sequestrata, ritenuta provento dell’attività illecita.

L’episodio si inserisce nel più ampio quadro delle attività di prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti condotte quotidianamente dall’Arma dei Carabinieri, attraverso servizi dinamici di controllo del territorio finalizzati a contrastare lo spaccio al dettaglio e a garantire sicurezza e legalità, soprattutto nelle aree urbane maggiormente esposte a fenomeni di criminalità diffusa.