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Gli attacchi nella notte su Kiev con missili ipersonici sulle strutture energetiche dimostrano quanto poca sia la volontà del criminale di guerra Putin alla pace. E visto l’allarme al confine la Polonia fa decollare jet e chiude due aeroporti. Usa: domani incontro Trump-Zelensky. Raid su Kiev.

Kiev, 27 Dic 2025 – I russi hanno attaccato diversi distretti della regione di Kiev, danneggiando edifici residenziali, cantieri edili e aziende, e causando feriti. Lo ha riferito l'Amministrazione Militare Regionale di Kiev su Telegram, secondo Ukrinform. "Il paese terrorista continua a fare guerra alla popolazione civile. Il nemico sta attaccando deliberatamente infrastrutture critiche e case", si legge nel post. Una persona è rimasta ferita: un residente della regione di Ivano-Frankivsk stava guidando un camion durante l'attacco e ha riportato ferite da schegge alla schiena. È stato ricoverato in un ospedale locale. A Vyshhorod le finestre di un grattacielo sono state danneggiate. Nel distretto di Boryspil sono stati danneggiati impianti di produzione e due auto. Nel distretto di Bucha è scoppiato un incendio in un cantiere edile. Nel distretto di Obukhiv i locali di un'azienda municipale in una delle comunità sono stati danneggiati. I militari ricordano che l'allerta rimane in vigore e l'Amministrazione Militare Regionale di Kiev chiede a tutti di rimanere in luoghi sicuri. 

A Kiev sono state introdotte interruzioni di corrente di emergenza a seguito del massiccio attacco russo alle infrastrutture energetiche della capitale e della regione. Lo riporta RBC-Ucraina. Durante la notte, l'esercito russo ha lanciato diverse ondate di attacchi su Kiev e la sua regione. Gia' durante la notte i residenti della capitale avevano segnalato significative interruzioni di corrente.  

È salito a otto, tra cui un 16enne, il numero dei feriti degli attacchi russi che hanno colpito nella notte sette distretti di Kiev. Lo riporta Rbc Ukraine secondo cui, tra gli altri, stato colpito un dormitorio di una delle università nel distretto di Solomyansky. Nel distretto di Darnytsky, è stato colpito un edificio residenziale di 24 piani. Nel distretto di Darnytskyi è divampato un incendio al quarto piano di un edificio di 18 e delle persone sono state evacuate da una casa di riposo. Incendi sono stati segnalati anche nei distretti di Desnyanskyi, Dniprovskyi e Solomyanskyi.

In fatti, quasi un terzo della capitale ucraina Kiev è rimasto senza riscaldamento a causa dell'attacco russo. Lo affermano autorità locali, tra cui il sindaco Vitali Klitschko, come riportato da Ukrainska Pravda. "Non c'è elettricità in alcune zone dei quartieri sulla riva sinistra. I tecnici stanno lavorando per ripristinare l'elettricità", ha affermato il sindaco di Kiev. Nel frattempo è salito a otto il numero delle persone ferite nella capitale a seguito dell'attacco russo. Lo riporta Ukrinform citando Klitschko. "Al momento, otto persone sono rimaste ferite nella capitale a seguito dell'attacco nemico. Cinque di loro sono state ricoverate in ospedale", ha dichiarato il sindaco della capitale chiarendo che tra i feriti c'è anche un ragazzo di 16 anni.  

In risposta agli attacchi russi sull'Ucraina avvenuti durante la notte, la Polonia ha fatto alzare in volo suoi jet militari. L'Agenzia polacca per i servizi di navigazione aerea ha diffuso solo una breve dichiarazione per annunciare la conseguente chiusura temporanea di due aeroporti, Rzeszow e Lublino. Lo riporta Sky News.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, parteciperà oggi a una chiamata con Volodymyr Zelensky, Donald Trump e altri leader dell'Ue. Lo riferisce una portavoce dell'esecutivo comunitario.

Nel programma ufficiale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, pubblicato online dalla Casa Bianca, si conferma l'incontro tra il tycoon e il presidente ucraino nella residenza di Mar-a-Lago, in Florida, alle 3 del pomeriggio americane, le 21 in Italia.

Il conflitto in Ucraina affronta una delle sue fasi più delicate mentre la diplomazia internazionale accelera in un frenetico tentativo di raggiungere una svolta prima della fine dell'anno. Domenica prossima, il Presidente Volodymyr Zelensky volerà in Florida per incontrare Donald Trump nella sua residenza di Mar-a-Lago. L'obiettivo dichiarato è discutere nuove proposte di pace e tentare di sbloccare una situazione che il leader ucraino definisce risolta al novanta per cento, nonostante l'ultimo segmento della trattativa presenti ostacoli ancora significativi e distanze profonde.

Il clima che circonda questo appuntamento è caratterizzato da segnali profondamente contrastanti. Se da un lato l'attivismo americano sembra voler imprimere una spinta definitiva al dialogo, dall'altro Mosca invia messaggi ambivalenti: il Cremlino, pur dichiarando che un accordo non è mai stato così vicino, accusa contemporaneamente l'Europa e Kiev di voler affossare i progressi raggiunti. In questo scenario, l'Unione Europea mantiene una posizione di estrema cautela. La portavoce della Commissione UE, Arianna Podestà, ha sottolineato come non vi siano indicazioni concrete di un reale interesse russo per un cessate il fuoco, ribadendo che il coinvolgimento di Bruxelles resta essenziale per il successo di qualunque piano di stabilità a lungo termine.

Il cuore del confronto tra Zelensky e Trump sarà un documento in venti punti, già inviato a Mosca, che delinea una complessa architettura di sicurezza. Tra i nodi più intricati spiccano la gestione del Donbass e il futuro della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Sebbene l'attuale linea di dislocazione delle truppe sia di fatto considerata la linea di contatto per il monitoraggio internazionale, restano divergenze sostanziali sulla sovranità territoriale. Washington propone soluzioni di compromesso, come la creazione di una zona economica libera soggetta a referendum o approvazione parlamentare, e una gestione condivisa dell'impianto nucleare che includa anche gli Stati Uniti, una proposta che Kiev guarda con sospetto preferendo l'esclusione totale della Russia.

Parallelamente ai colloqui con la futura amministrazione statunitense, Zelensky ha consolidato il fronte degli alleati attraverso una serie di consultazioni con il Segretario Generale della NATO Mark Rutte e i principali leader europei, tra cui il Cancelliere tedesco Friedrich Merz e il Primo Ministro britannico Keir Starmer. Mentre il consigliere Mykhailo Podolyak accenna alla disponibilità di nazioni come Francia e Regno Unito a inviare contingenti per future missioni di peacekeeping, la Russia rilancia con la proposta di un patto di non aggressione scritto e vincolante con i Paesi della NATO.

Nonostante il fervore delle cancellerie, la realtà del terreno resta drammatica. La notte tra venerdì e sabato è stata segnata da nuovi raid russi che hanno colpito infrastrutture critiche a Odessa e in altre regioni ucraine, causando incendi e blackout. Gli attacchi condotti nel giorno di Natale, che hanno provocato vittime civili tra Zaporizhzhia e Kherson, ricordano al mondo che, mentre si discute di garanzie giuridiche e zone economiche, la distanza tra le bozze negoziali e una tregua effettiva rimane ancora tragicamente ampia.

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