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Zelensky: molto può essere deciso prima di Capodanno. Russia verso patto di non aggressione con Nato.

Kiev, 26 Dic 2025 - Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato stamani che incontrerà presto il leader statunitense Donald Trump, nell'ambito degli sforzi per porre fine alla guerra. "Abbiamo concordato un incontro al massimo livello con il presidente Trump nel prossimo futuro. Molto può essere deciso prima del nuovo anno", ha dichiarato Zelensky sui social media.

Potrebbe tenersi a Mar-a-Lago in Florida, domenica, l'incontro annunciato dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, con il suo omologo Usa, Donald Trump. Lo riporta il Kyiv Post citando tre fonti diplomatiche sottolineando che il 28 dicembre è per ora la data provvisoria, se si riescono ad allineare le agende.

Secondo una fonte diplomatica, i punti più difficili dei negoziati di pace rimangono irrisolti: le garanzie di sicurezza per l'Ucraina, il controllo sui territori e gli obblighi legali della Russia.

Attacchi russi compiuti ieri, nel giorno di Natale, che in Ucraina si celebrava ieri, secondo il calendario gregoriano, hanno provocato la morte di almeno tre persone e il ferimento di altre 13 nelle regioni ucraine di Zaporizhzhia, Donetsk e Kherson, secondo quanto riferiscono oggi i tre rispettivi governatori, Ivan Fedorov, Vadym Filashkin e Oleksandr Prokudin. Due delle vittime sono decedute nell'oblast di Zaporizhzhia, dove sono stati colpiti 29 insediamenti e ci sono stati 4 feriti. La terza risiedeva a Kostiantynivka, nel Donetsk, dove si registrano anche tre feriti. Sei i feriti nel Kherson.

La comunità di Kostiantynivka, città dell'Ucraina orientale nel distretto di Kramatorsk, nel Donetsk, continua a subire attacchi deliberati da parte delle forze russe, che utilizzano droni per dare la caccia ai civili e sferrano attacchi anche durante le missioni di evacuazione. È quanto scrive su Facebook il capo dell'Amministrazione Militare della città Serhii Horbunov, riportato da Rbc-Ukraine. 

Secondo l'Amministrazione Militare della città di Kostiantynivka, una persona è stata uccisa in un attacco con drone, mentre altre due hanno riportato ferite di varia gravità. I feriti sono stati rapidamente trasportati in un ospedale di Druzhkivka, dove stanno ricevendo cure mediche. Al momento dell'attacco, stavano partecipando a una missione di evacuazione, contribuendo a salvare i loro vicini. Il fuoco russo avrebbe colpito anche un'auto civile appartenente al gruppo di volontari che evacuava i residenti dalle aree ad alto rischio.

L'ambasciata russa attacca l'Italia per il rischio di "ucrainizzazione della politica italiana e della vita pubblica in generale". La presa di posizione arriva dopo l'episodio avvenuto il 22 dicembre all'università Federico II di Napoli, dove è  stata organizzata dalla sezione locale dell'Anpi la conferenza  'Russofilia, russofobia, verità'.  Nella ricostruzione dell'ambasciata, che trova spazio anche sulla Tass, un "gruppo di personalità pubbliche italiane" avrebbe subito "vessazioni". "Sebbene l'Ambasciata non abbia specificato i nomi dei partecipanti, l'evento ha suscitato un'ampia discussione sui social network locali", secondo la Tass. Alla conferenza hanno partecipato il professor Angelo d'Orsi e l'ex deputato M5S Alessandro Di Battista: per la Tass, "sarebbero stati aggrediti da nazionalisti ucraini, coadiuvati da attivisti italiani, inclusi esponenti del partito +Europa". I video diffusi sui social mostrano la presenza di persone all'evento, intenzionate a porre domande sulla situazione in Ucraina.  All'esterno della sala, si intravedono scene di tensione.        

Nel post pubblicato su Facebook, l'ambasciata russa esprime preoccupazione per il fenomeno di 'ucrainizzazione' e punta il dito contro esponenti politici italiani ritenuti irresponsabili per aver tollerato tali condotte. "Da parte russa, è sempre stato detto che un appoggio incondizionato ai sostenitori del regime neona­zista e terrorista di Kiev implicasse che all'Italia venissero trasferiti i peggiori rituali e comportamenti che vigono in Ucraina dal 2014: crudeltà, radicalismo, intolleranza, nazionalismo primordiale, repressione del dissenso, xenofobia, et similia", si legge nel post.

Nel suo resoconto, in relazione all'episodio di Napoli, la Tass denuncia "l'organizzazione di un vero e proprio agguato... Diverse decine di individui, definiti 'ascoltatori', si sarebbero rivelati nazionalisti ucraini, indossando magliette di sostegno all'Ucraina. Il professore e gli organizzatori della lezione, promossa dalla sezione locale dell'Associazione Nazionale Partigiani Italiani, sarebbero stati oggetto di insulti. L'Ambasciata russa ha ribadito la propria piena solidarietà agli italiani che sarebbero stati vittime di tali azioni, attribuite a nazionalisti ucraini e a politici italiani ritenuti negligenti nel loro dovere di prevenzione".

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