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Zelensky: “Sentiamo che Usa vogliono pace, noi non saremo mai un ostacolo”.

Kiev, 24 Dic 2025 - "Sentiamo che l'America desidera raggiungere un accordo definitivo e da parte nostra c'è piena collaborazione. L'Ucraina non è mai stata, e non sarà mai, un ostacolo alla pace". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un
videomessaggio pubblicato su X.

"Stiamo lavorando attivamente e facendo tutto il necessario per garantire che i documenti vengano portati a termine e che siano realistici - ha affermato Zelensky - La chiave è che la Russia non deve sabotare questa diplomazia e deve prendere sul serio al 100% la fine della guerra. Se non lo fa, allora dovranno seguire ulteriori pressioni sulla Russia. Il mondo dispone di tutti gli strumenti necessari per rendere efficaci tali pressioni e garantire il raggiungimento della pace".

La Russia ha attaccato Zaporizhzhia nella notte, ferendo due persone. L'entità dei danni è ancora in fase di determinazione. L'attacco ha provocato incendi in garage e veicoli.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha avuto un colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel corso del quale lo ha aggiornato sulle decisioni assunte dal Consiglio europeo, in particolare sul sostegno finanziario a Kiev per i prossimi due anni.

"Ho appena avuto una buona conversazione con il presidente Zelensky", ha scritto von der Leyen in un messaggio pubblicato sui social. "L'ho informato del Consiglio europeo e della nostra decisione di fornire 90 miliardi di euro di finanziamenti per l'Ucraina nei prossimi due anni", ha aggiunto.

Secondo quanto riferito dalla presidente della Commissione, nel corso del colloquio le due parti hanno discusso anche "degli ultimi sviluppi dei colloqui di pace". Von der Leyen ha infine ribadito il sostegno dell'Unione europea alla popolazione ucraina. "Ho riaffermato la mia incrollabile solidarietà con il popolo ucraino, che continua a subire attacchi notturni incessanti e mortali da parte della Russia", ha concluso.

Il criminale di guerra russo Putin ruba le case agli ucraini d’imperio da buon dittatore che non ha rispetto per i beni altrui e insidiarci i suoi soldati. Quindi cosa aspetta la comunità europea a mettere a disposizione dell’Ucraina i beni russi congelati in Europa? Non lo fa perché ha paura delle reazioni dell’Instabile e pregiudicato presidente americano che pochi ricordano questa condizione. Quindi il presidente Vladimir Putin ha approvato un decreto che consente alle autorità russe di sequestrare immobili residenziali che “mostrano segni di essere senza proprietario”. In questo modo i proprietari di case fuggiti dalle zone di guerra o rimasti uccisi nei combattimenti saranno espropriati. Lo scrive il quotidiano ucraino Kyiv Independent, che ha anche intervistato Anna Shevchenko, 30 anni, che viveva a Mariupol quando la Russia ha invaso il Paese.

“Sono completamente disperata perché i russi si stanno impadronendo del mio appartamento e non ho il potere di fermarli - rivela la donna -. Quella casa custodisce tutti i miei ricordi d’infanzia. La amo moltissimo”. Il governo della Federazione russa punta così a consolidare il controllo sui territori ucraini annessi durante l’“operazione militare speciale” dal 2022.

Il decreto prevede anche che i beni appartenenti agli ucraini senza documentazione “valida” possono essere confiscati. Ma la prova della proprietà deve essere presentata di persona e i documenti sono accettati solo insieme al passaporto russo.

Sempre Anna osserva: “Non posso andarci perché ho bisogno di un passaporto russo, e non mi lasciano entrare a causa delle mie idee (pro-Ucraina), e se lo facessero, temo che mi stuprerebbero e mi ucciderebbero”.

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