Bruxelles, 19 Dic 2025 – "Per i prossimi due anni, gli Stati membri hanno concordato di finanziare l'Ucraina tramite l'indebitamento dell'Ue sui mercati dei capitali per un importo di 90 miliardi di euro". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa al termine del vertice Ue."Lo faremo attraverso una cooperazione rafforzata sostenuta dal margine di manovra del bilancio dell'Ue e basata su un accordo unanime per modificare il Qfp, in modo simile al prestito per le riparazioni. E' molto importante sottolineare che l'Ucraina dovrà rimborsare il prestito solo una volta ricevute le riparazioni. Fino ad allora, i beni russi immobilizzati resteranno immobilizzati e l'Unione si riserva il diritto di utilizzare i saldi di cassa per finanziare il prestito", ha aggiunto.
Dopo quattro ore di dibattito, a quanto si apprende, i leader europei si starebbero orientando per erogare un prestito ponte all'Ucraina visto che, per definire l'uso degli asset russi, serve maggior tempo, si tratterebbe, si apprende ancora, di un prestito congiunto per soddisfare le esigenze finanziarie immediate dell'Ucraina. Per erogarlo serve l'unanimità dei 27, quorum che al momento sembra percorribile.
"Si è discusso a lungo su come rispettare l'impegno di coprire il fabbisogno finanziario dell'Ucraina per il 2026-2027. Non si sta discutendo solo del prestito di riparazione, ma anche della possibilità di utilizzare il margine di manovra del bilancio dell'Ue, come alcuni leader hanno espressamente menzionato. Dopo lunghe discussioni, è chiaro che i prestiti di riparazione richiederanno più lavoro, poiché i leader hanno bisogno di più tempo per esaminarne i dettagli", ha spiegato una fonte Ue.
"Credo che la stabilità finanziaria abbia vinto oggi. Con la decisione odierna, Euroclear rimane un pilastro stabile, credibile e affidabile del sistema finanziario globale. Abbiamo evitato di mettere a rischio la sua reputazione, la sua liquidità, il suo rating e la sua capacità di adempiere alle proprie responsabilità sui mercati globali". Lo ha dichiarato il primo ministro del Belgio, Bart De Wever, nella conferenza stampa al termine del Consiglio europeo. "Questo è importante per il Belgio, ma è importante anche per l'Europa e per la stabilità finanziaria globale. Credo che anche il diritto internazionale abbia vinto oggi. Abbiamo evitato di creare un precedente che rischia di minare la certezza del diritto a livello mondiale. Abbiamo salvaguardato il principio secondo cui l'Europa rispetta il diritto anche quando è difficile, anche quando siamo sotto pressione, e abbiamo dato un forte segnale politico: l'Europa sostiene l'Ucraina. L'Europa rimane unita. L'Europa agisce responsabilmente e l'Europa continua a essere importante", ha aggiunto.
"Il pacchetto finanziario per l'Ucraina è stato finalizzato. Come avevo richiesto, all'Ucraina viene concesso un prestito a tasso zero di 90 miliardi di euro. Questi fondi sono sufficienti a coprire le esigenze militari e di bilancio dell'Ucraina per i prossimi due anni". Lo afferma in una nota il cancelliere tedesco, Friedrich Merz. "Si tratta di un messaggio decisivo per porre fine alla guerra, perché Putin farà concessioni solo quando si renderà conto che la sua guerra non porterà a nulla. I beni russi congelati rimarranno bloccati fino a quando la Russia non avrà pagato i risarcimenti all'Ucraina. Abbiamo già preparato il terreno per questo la scorsa settimana. L'Ucraina dovrà rimborsare il prestito solo dopo che la Russia avrà pagato i risarcimenti. E lo diciamo molto chiaramente: se la Russia non pagherà i risarcimenti, ricorreremo, nel pieno rispetto del diritto internazionale, ai beni russi immobilizzati per rimborsare il prestito", aggiunge. "Sono lieto che oggi, dopo intense trattative, siamo riusciti a prendere questa decisione all'unanimità. In questo modo potremo ricorrere a strumenti europei collaudati e comprovati e sostenere immediatamente l'Ucraina, senza ulteriori ritardi", conclude Merz.
"La situazione ha iniziato a cambiare quando anche Italia, Bulgaria e Malta si sono espresse" contro le posizioni prevalenti. Lo ha dichiarato il primo ministro del Belgio, Bart De Wever, in conferenza stampa al termine del Consiglio europeo. "Penso che Ursula von der Leyen abbia fatto un lavoro eccellente affermando di essere tornata sulle due opzioni perché ha visto che c'erano delle divisioni. Ha fatto esattamente quello che doveva fare, ha aggiunto. "La presidente della Commissione deve intuire in quale direzione la maggioranza del Consiglio vuole andare. E, in questo caso, un gran numero di Paesi si e' espresso a gran voce nel voler approvare il prestito di riparazione. Un ampio gruppo di altri Paesi è rimasto più o meno in silenzio. In questo caso, ovviamente, era una falsa percezione", ha proseguito. "Ma se sei la presidente della Commissione e Germania, Paesi Baltici, Paesi scandinavi e Polonia dicono qual è la loro preferenza, e solo il povero Belgio pone domande, è normale che lei insista sulla soluzione che, a suo avviso, è la più desiderata", ha concluso.
L'Ungheria, la Repubblica Ceca e la Slovacchia non parteciperanno al prestito europeo da 90 miliardi di euro a favore dell'Ucraina. L'opt-out è scritto nero su bianco nelle conclusioni adottate dal Consiglio europeo.
"A seguito delle recenti proposte della Commissione e dell'Alta Rappresentante, il Consiglio europeo invita il Consiglio e il Parlamento europeo a continuare a lavorare sugli aspetti tecnici e giuridici degli strumenti che istituiscono un prestito di riparazione basato sui saldi di cassa associati ai beni immobilizzati della Russia", si legge nel testo. "Nel frattempo, al fine di garantire il necessario sostegno finanziario all'Ucraina a partire dal secondo trimestre del 2026, comprese le sue esigenze militari, il Consiglio europeo concorda di erogare all'Ucraina un prestito di 90 miliardi di euro per gli anni 2026-2027, basato sui prestiti contratti dall'Ue sui mercati dei capitali e sostenuto dal margine di bilancio dell'Ue. Attraverso la cooperazione rafforzata (articolo 20 TUE) in relazione allo strumento basato sull'articolo 212 TFUE, qualsiasi mobilitazione di risorse del bilancio dell'Unione a garanzia di tale prestito non avrà alcun impatto sugli obblighi finanziari della Repubblica Ceca, dell'Ungheria e della Slovacchia", hanno deciso i leader.
"Tale prestito sarà rimborsato dall'Ucraina solo una volta ricevute le riparazioni. Fino ad allora, tali attività rimarranno immobilizzate e l'Unione si riserva il diritto di utilizzarle per rimborsare il prestito, nel pieno rispetto del diritto dell'UE e internazionale", recitano le conclusioni.
"Il Consiglio europeo sottolinea l'importanza dei seguenti elementi in relazione al prestito da erogare all'Ucraina: a) rafforzamento delle industrie della difesa europee e ucraine; b) il mantenimento da parte dell'Ucraina dello Stato di diritto, compresa la lotta alla corruzione; c) il carattere specifico della politica di sicurezza e di difesa di alcuni Stati membri e gli interessi di sicurezza e di difesa di tutti gli Stati membri", si legge ancora nel testo.
Domani si terrà a Miami un incontro Russia-Usa in cui Mosca sarà rappresentata dall'inviato del Cremlino Kirill Dmitriev, consigliere del presidente russo Vladimir Putin, e gli Usa da Steve Witkoff, inviato di Donald Trump, e Jared Kushner, genero del presidente Usa. Lo riferisce un funzionario Usa. L'incontro giungerà dopo gli incontri avuti lunedì da Witkoff e Kushner a Berlino con funzionari ucraini ed europei, durante i quali hanno discusso delle garanzie di sicurezza degli Stati Uniti per Kiev, di eventuali concessioni territoriali e di altri aspetti del piano Usa per porre fine alla guerra in Ucraina.












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