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L’influenza corre, impennata di contagi e arriva la variante K. Da Oms l’identikit del super virus. Iss: “Già 4 milioni di italiani colpiti”. Bassetti: “Partita ondata, curva salirà per tutto dicembre”.

Roma, 13 Dic 2025 - L'influenza e in generale le infezioni respiratorie acute iniziano a colpire pesantemente, con un'incidenza in costante crescita e già 4 milioni di italiani messi ko da febbre e sintomi respiratori. L'incidenza in particolare, nella settimana dall'1 al 7 dicembre, è stata pari a 12,4 casi per 1.000 assistiti (vs 10,2 nel bollettino precedente), in aumento rispetto alla settimana precedente come atteso per il periodo. Sono stati stimati circa 695mila nuovi casi, con un totale dall'inizio della sorveglianza, come detto, di circa 4 milioni di casi. 

L'incidenza più elevata si osserva, come di consueto, nella fascia di età 0-4 anni, con circa 38 casi per 1.000 assistiti. Lo afferma il rapporto della sorveglianza RespiVirNet, pubblicato dall'Istituto Superiore di Sanità. "Questa settimana si registra un aumento sostenuto dei casi di infezioni respiratorie acute registrati dalla sorveglianza RespiVirNet, in linea con l'andamento atteso per questo periodo dell'anno - spiega Anna Teresa Palamara, che dirige il dipartimento di Malattie Infettive dell'Iss -. Non è possibile prevedere esattamente quando si raggiungerà il picco di casi, che di solito si registra tra fine dicembre e fine gennaio, ma nelle prossime settimane è probabile che l'incidenza delle infezioni rimanga alta. Ricordiamo pertanto - aggiunge l'esperta - le principali misure di prevenzione: la vaccinazione, per cui si è ancora in tempo dal momento che il virus circolerà ancora per diverse settimane, una rigorosa igiene delle mani, il rispetto della cosiddetta 'etichetta respiratoria', ad esempio tossendo in un fazzoletto o nell'incavo del braccio, evitare i luoghi chiusi e affollati in presenza di sintomi".

L'intensità è media in quattro regioni (Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Sardegna), è a livello basale in Umbria e Molise, mentre nelle altre è bassa. Nella settimana sia nella comunità che nel flusso ospedaliero si registra per influenza un alto tasso di positività (25.3% e 28.8% rispettivamente). Per quanto riguarda la comunità, tra i virus respiratori circolanti, i valori di positività più elevati sono stati rilevati rispettivamente per virus influenzali, per Rhinovirus e per Adenovirus. Nel flusso ospedaliero, tra i virus respiratori i tassi di positività più elevati sono stati rilevati per virus influenzali, Rhinovirus e virus Parainfluenzali. Durante la settimana sono stati segnalati, attraverso il portale RespiVirNet, 2.714 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori afferenti alla rete RespiVirNet. 

“È partita l'ondata, la curva sta salendo e continuerà per tutto dicembre per arrivare al picco tra la prima e la seconda settimana di gennaio.  In questa settima sono arrivati in reparto abbiamo casi complicati di polmonite, pericardite e miocardite". Così l'infettivologo Matteo Bassetti, commentando i nuovi dati della sorveglianza Iss sulle sindromi respiratorie acute.

Le sindromi respiratorie acute "che circolano in Italia hanno subito nell'ultima settimana un aumento dell'11% rispetto a quella precedente. E' tutto nella norma in questo periodo. La fa da padrone il virus influenzale di tipo A e l'H3N2 è molto più presente dell'H1N1. La variante K in Italia ci sarà come c'è in altri Paesi Ue, ma non viene cercata. Dietro l'ondata di casi nel Regno Unito potrebbe esserci questa variante, ma non possiamo fare paralleli con l'Italia perché le temperature sono diverse e i modi di fare prevenzioni sono diversi. Aumenterà l'influenza in Italia?  Sicuramente. Quando ci sarà il picco? Va chiesto ai colleghi 'Harry Potter', io oggi non posso dirlo perché sono troppe le variabili. Il messaggio oggi deve essere sulla prevenzione: a Natale si è ancora in tempo per vaccinarsi, soprattutto gli anziani e le persone fragili" spiega l'epidemiologo Massimo Ciccozzi, commentando i nuovi dati della sorveglianza Iss sulle sindromi respiratorie acute.

A contribuire a questo incremento dei casi, come detto, è la diffusione della sottoclade K del virus A/H3N2, che l’Organizzazione mondiale della sanità descrive in “rapido aumento” dall’agosto 2025. "Questi virus del sottoclade K presentano diverse differenze rispetto ai virus correlati A H3N2", ha spiegato l'agenzia Onu per la salute in un approfondimento in cui traccia l'identikit della “super influenza”.  In generale, l'Oms ha osservato "negli ultimi mesi un aumento dell'attività influenzale stagionale a livello globale, con una crescita della percentuale di virus influenzali stagionali A H3N2 rilevati. Questo aumento coincide con l'inizio dell'inverno nell'emisfero settentrionale e con un aumento delle infezioni respiratorie acute causate dall'influenza e da altri virus respiratori tipicamente osservati in questo periodo dell'anno". Ma sebbene l'attività globale dei patogeni rimanga "entro i limiti stagionali previsti, in alcune regioni sono stati osservati aumenti precoci e un'attività superiore alla norma", precisa l'Oms. 

Tra i sintomi più comuni, gli esperti segnalano febbre alta, stanchezza, forti dolori muscolari, mal di gola, brividi, naso che cola o congestionato, e anche vomito e diarrea, soprattutto nei più piccoli. Se non trattata adeguatamente, l’infezione da sottoclade K può causare complicazioni, come infezioni dell'orecchio e dei seni paranasali, bronchite e polmonite. Le persone più esposte ai rischi di complicanze legate al nuovo ceppo sono gli adulti oltre i 65 anni, i bambini sotto i 5 anni, le donne in gravidanza e chi soffre di patologie croniche preesistenti, come diabete o malattie cardiache e polmonari.

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