Press "Enter" to skip to content

Colloqui Usa-Ucraina in Florida, Trump: “Chance per un accordo”. E Witkoff vola a Mosca per offrire territori al criminale di guerra Putin non suoi. Oltretutto la costituzione ucraina lo vieta.

Miami, 1 Dic 2025 - Il capo della delegazione ucraina, Rustem Umerov, ha affermato che l'incontro in Florida con i massimi funzionari statunitensi è stato "produttivo e proficuo". "Il nostro obiettivo è un'Ucraina prospera e forte", ha detto Umerov ai giornalisti. "Abbiamo discusso di tutte le questioni importanti per l'Ucraina. E gli Stati Uniti ci hanno sostenuto enormemente". L'incontro si è basato sul successo dei precedenti colloqui tra Stati Uniti e Ucraina svoltisi a Ginevra, ha aggiunto.

"Penso che ci siano buone probabilità di raggiungere un accordo, ma la corruzione a Kiev non aiuta". Lo ha detto il presidente Usa Donald Trump rispondendo ai giornalisti a bordo dell'Air Force One sui colloqui tra funzionari statunitensi e ucraini nel sud della Florida. 

Trump, che ha detto di aver parlato con il segretario di Stato Marco Rubio e l'inviato speciale Steve Witkoff, ha sottolineato, come riporta la Cnn, che i colloqui "stanno procedendo bene. Vogliamo impedire che la gente venga uccisa". "L'Ucraina ha alcuni problemi difficili, ma credo che la Russia vorrebbe vederli risolti", ha aggiunto il presidente Usa. Pressato per fare chiarezza su questi "problemi difficili", il presidente ha sottolineato una "situazione di corruzione in corso, il che non è di aiuto". Ma, ha sottolineato, "penso che ci siano buone probabilità di raggiungere un accordo".

L'inviato del presidente Donald Trump, Steve Witkoff, l’amico di Putin ma non degli ucraini aggrediti dall’esercito del criminale di guerra russo, si recherà a Mosca lunedì, ha dichiarato un funzionario statunitense. 

La notizia della visita di Witkoff, prevista martedì per i colloqui con il presidente russo Vladimir Putin, segue le trattative di ieri in Florida tra alti funzionari dell'amministrazione Trump e una delegazione ucraina.

Il Segretario di Stato Marco Rubio ha sottolineato che la Russia avrà un ruolo centrale da svolgere in qualsiasi accordo per porre fine alla guerra con l'Ucraina, definendo fragili i colloqui di pace dopo un incontro ad alto livello tra funzionari statunitensi e una delegazione ucraina a Miami, riferisce la Cnn. "È una questione delicata e complicata", ha detto Rubio ai giornalisti dopo l'incontro, a cui erano presenti l'inviato speciale Steve Witkoff e il genero del presidente Donald Trump, Jared Kushner.
"Ci sono molte parti in movimento e ovviamente c'è un'altra parte coinvolta che dovrà essere parte dell'equazione", ha detto Rubio. Il Segretario di Stato ha affermato che l'impegno diplomatico dell'amministrazione si intensificherà questa settimana e che Witkoff dovrebbe recarsi a Mosca per ulteriori colloqui. Rubio ha affermato che i funzionari statunitensi "sono stati in contatto a vari livelli con la parte russa, ma abbiamo anche una buona comprensione delle loro opinioni".

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è oggi a Parigi per la sua decima visita in Francia dall'inizio del conflitto. Verrà ricevuto dal presidente francese Emmanuel Macron all'Eliseo per colloqui bilaterali, focalizzati sulla situazione attuale e sulle condizioni per una "pace giusta e duratura", basate sui colloqui di Ginevra e sul piano americano, oltre che sulle garanzie di sicurezza.

Accompagnato dalla moglie Olena Zelenska, Zelensky parteciperà nel pomeriggio a due eventi al Quai d'Orsay:

Iniziativa "Bring Kids Back": promossa da Olena Zelenska, ha portato al ritorno di quasi 2.000 bambini ucraini sottratti dalla Russia, un crimine di guerra per il quale il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot ha ricordato il mandato di arresto contro Vladimir Putin.

Inaugurazione della stagione culturale ucraina: un evento per sottolineare l'importanza della "guerra della mente" oltre a quella militare.

La visita avviene in un contesto delicato: una delegazione ucraina ha avviato in Florida negoziati per la risoluzione del conflitto basati su un piano di Washington considerato da Kiev inizialmente troppo favorevole a Mosca (ma modificato a Ginevra). Contemporaneamente, Zelensky è indebolito dal licenziamento del suo braccio destro, Andriy Yermak, capo di gabinetto, coinvolto in una maxi-inchiesta per corruzione. Nonostante ciò, il ministro francese Jean-Noel Barrot ha ribadito il pieno sostegno di Parigi a Zelensky e alla sua legittimità a guidare l'Ucraina verso la pace, affermando che i casi di corruzione devono essere gestiti dalle istituzioni senza interferire con il processo di pace.

“La Nato sta valutando un attacco preventivo contro la Russia in risposta agli attacchi ibridi. Forse dovremmo essere più aggressivi del nostro avversario". Lo ha dichiarato al Financial Times l'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, capo del Comitato Militare della Nato. "Stiamo valutando di agire in modo più aggressivo e preventivo, piuttosto che reagire", ha affermato Dragone. Alcuni diplomatici, soprattutto provenienti dai paesi dell'Europa orientale, chiedono all'Alleanza di smettere di limitarsi a "reagire" e di contrattaccare.

Secondo l'ammiraglio italiano, l'"attacco preventivo" può essere considerato un'"azione difensiva". "Tuttavia, questo va oltre il nostro solito modo di pensare e di comportarci", ha osservato. "Forse dovremmo agire in modo più aggressivo del nostro avversario. Le domande riguardano il quadro giuridico, la giurisdizione: chi lo farà?", ha aggiunto.

Il Financial Times cita la missione Baltic Sentry della Nato, che pattuglia il Mar Baltico e ha impedito il ripetersi di incidenti dovuti al taglio dei cavi. "Dall'inizio dell'operazione 'Baltic Sentry' non è successo nulla. Questo significa che la deterrenza funziona", ritiene Dragone. Tuttavia, ha ammesso che uno dei problemi è che i paesi della Nato hanno "molti più vincoli rispetto ai nostri avversari, a causa di etica, leggi e giurisdizione". "Non voglio dire che questa sia una posizione perdente, ma è più complicata di quella del nostro avversario", ha valutato l'ammiraglio.  "Dobbiamo analizzare a fondo come si ottiene la deterrenza: attraverso azioni di ritorsione o attraverso un attacco preventivo?", ha concluso il capo del Comitato Militare della Nato.

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »
More from PRIMO PIANOMore posts in PRIMO PIANO »

Comments are closed.