Kiev, 23 Nov 2025 - Saranno il Segretario di Stato americano Marco Rubio e l'inviato speciale della Casa Bianca Steve Witkoff a rappresentare gli Stati Uniti ai colloqui di oggi a Ginevra oggi, domenica 23 novembre ’25, sul piano di Trump. Secondo una fonte Usa parteciperà anche il sottosegretario alla Difesa con delega all'esercito Daniel Driscoll, che giovedì ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev e che è già arrivato nella città svizzera.
Un attacco con droni nemici ha colpito in serata la città ucraina di Dnipro. Si temono vittime. Lo riferisce il Capo dell'amministrazione locale, Vladyslav Haivanenko secondi il quale sono scoppiati incendi in un palazzo e in un'abitazione privata.

Alcuni senatori statunitensi hanno dichiarato che il Segretario di Stato Marco Rubio ha comunicato loro che la proposta sull'Ucraina promossa da Washington non rappresenta la posizione ufficiale degli Stati Uniti, ma piuttosto espone le richieste della Russia. I senatori hanno affermato di essere stati contattati sabato da Rubio, il quale avrebbe dichiarato che il piano in 28 punti che, secondo il presidente Donald Trump, l'Ucraina avrebbe pochi giorni per accettare, non rappresenta in realtà la posizione degli Stati Uniti, ma piuttosto una "lista di richieste della Russia". "Il Segretario Rubio ci ha telefonato ieri pomeriggio. Credo che ci abbia chiarito che siamo i destinatari di una proposta che è stata consegnata a uno dei nostri rappresentanti. Non è una nostra raccomandazione. Non è il nostro piano di pace", ha dichiarato il senatore repubblicano Mike Rounds.
Il Dipartimento di Stato assicura che il piano i n28 punti per porre fine al conflitto in Ucraina non è “una lista dei desideri” redatta dal Cremlino smentendo le affermazioni di un gruppo di senatori Usa, secondo cui il segretario di stato Marco Rubio li ha chiamati informandoli che Donald Trump stava spingendo “una lista dei desideri russa”. "Questo è palesemente falso", ha scritto su X il portavoce di Foggy Bottom, Tommy Pigott.
Gli alleati europei dell'Ucraina hanno elaborato una propria versione del documento in risposta al piano di pace redatto dagli Stati Uniti e lo hanno già inviato a Washington. Lo ha riferito il settimanale tedesco Spiegel. I principali Paesi europei, così come il Giappone e il Canada, avrebbero infatti respinto l'attuale versione del piano di pace statunitense. Secondo Spiegel, gli alleati europei dell'Ucraina lavorano a una controproposta sin da ieri sera: i capi di stato e di governo hanno discusso del tema a margine del vertice del G20. Una versione rivista del piano in 28 punti del presidente statunitense Donald Trump è stata successivamente inviata a Washington.
Mercoledì, i media statunitensi avevano riferito, citando funzionari dell'amministrazione Usa, che Trump aveva approvato un piano in 28 punti per la risoluzione del conflitto ucraino. Secondo quanto riportato, il piano prevede una riduzione degli aiuti militari statunitensi, il riconoscimento ufficiale della Chiesa ortodossa ucraina canonica, la concessione della lingua russa come lingua ufficiale in Ucraina, la riduzione delle forze armate ucraine e il divieto di truppe straniere e armi a lunga gittata sul territorio ucraino. Il piano presuppone inoltre che gli Stati Uniti e altri Paesi riconoscano la Crimea e il Donbass come territori legittimamente russi.
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato ieri che il nuovo piano di pace di Trump potrebbe costituire una base per un accordo finale in Ucraina.
"La stragrande maggioranza dei leader europei è pronta ad assistere ed essere coinvolta. Le consultazioni sono in corso a vari livelli e gli sforzi di tutti coloro che cercano una pace autentica e duratura contano. Grazie!". Lo scrive in un post sui social il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in seguito alla sua "lunga conversazione" per via telefonica con il premier britannico Keir Starmer, in cui i due hanno "coperto molte sfumature del lavoro diplomatico nella pianificazione del processo di pace. Il coordinamento continuerà e sono grato alla società britannica per il suo sostegno", scrive Zelensky, ricordando che domani i delegati di Ucraina, Usa e del formato E3, vale a dire Regno Unito, Francia e Germania, si incontreranno in Svizzera per discutere del piano di pace presentato da Washington e scritto con Mosca.
A margine del vertice del G20, Emmanuel Macron ha criticato (e ha ragione perché la guerra in Ucraina interessa principalmente la stessa nazione aggredita e l’Europa e non gli americani che concedono tutto al dittatore russo Putin, in nome di sporchi affari tra i due) il fatto che il piano di pace americano per mettere fine al conflitto tra Ucraina e Russia non sia stato "negoziato con gli europei".
Un errore, secondo il presidente francese, che ricorda come "gli asset russi congelati siano detenuti dagli europei", che "l'integrazione dell'Ucraina nell'Unione Europea è nelle mani degli europei" e che "sapere che cosa fa la Nato è nelle mani dei membri della Nato...". "Molte cose non possono semplicemente essere una proposta americana, richiedono una consultazione più ampia", ha dichiarato.












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