Cagliari, 21 Nov 2025 - Nel rispetto dei diritti della persona indagata - che si presume innocente fino all’eventuale sentenza di condanna definitiva - per quanto finora emerso nella fase delle indagini preliminari, salvo gli ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cagliari, hanno condotto una mirata operazione contro la contraffazione che ha consentito di scoprire una vera e propria attività commerciale clandestina, nascosta all’interno di un prefabbricato sito in un’area di parcheggio privata nel quartiere cagliaritano di Is Mirrionis.
I militari della Compagnia Pronto Impiego, coordinati dal Gruppo di Cagliari, hanno sottoposto a sequestro circa 2.300 capi d’abbigliamento, scarpe, accessori, riproducenti perfettamente i prodotti delle più famose griffe (Balenciaga, Bulgari, Burberry, Chanel, Dior, Fendi, Givenchy, Gucci, Hermes, Kenzo, Lacoste, Louboutin, Louis Vuitton, Miu Miu, Prada, Versace, Yves Saint Laurent e molte altre) accuratamente esposti all’interno dei locali come in un “normale” negozio, dotato addirittura di camerini di prova per i clienti e di un POS per i pagamenti elettronici della merce contraffatta. In “cassa” i finanzieri hanno trovato oltre 5.500 euro, sottoposti a sequestro, unitamente a 5 telefoni cellulari, a un laptop e ai locali adibiti a punto vendita, cui sono stati apposti i sigilli.
L’azione delle Fiamme Gialle ha avuto origine da un’attività di controllo economico del territorio di una zona dove era stato rilevato un anomalo viavai di persone in prossimità di un’area di parcheggio. Le operazioni di appostamento hanno, quindi, permesso di individuare un “cliente” appena uscito dall’area privata sotto osservazione che, a seguito di un controllo, è stato trovato in possesso di alcuni capi d’abbigliamento contraffatti appena acquistati. Gli articoli contraffatti sequestrati presentano un alto livello qualitativo. Basti pensare che alcuni dei capi delle griffe di lusso venivano venduti, nonostante non fossero originali, anche a prezzi che si aggiravano intorno ai 500 euro. Il responsabile dell’attività illecita - un cittadino marocchino con cittadinanza italiana di 37 anni – dai primi accertamenti, si procurava i clienti grazie al passaparola. Al termine delle operazioni, il soggetto è stato deferito alla Procura della Repubblica di Cagliari per detenzione, ai fini della vendita, di articoli recanti segni falsi e ricettazione. Nei confronti dell’acquirente, un giovane cagliaritano, è stata comminata una sanzione amministrativa di 600 euro per l’acquisto di merce contraffatta.
Gli inquirenti sono già al lavoro per ricostruire la filiera di approvvigionamento della merce contraffatta, nonché l’ammontare dei proventi illeciti derivanti dall’attività di vendita dei prodotti falsi. L’operazione testimonia il costante impegno del Corpo a tutela del sano tessuto produttivo, particolarmente esposto agli effetti dannosi del fenomeno della contraffazione e della conseguente evasione fiscale che genera concorrenza sleale nei confronti degli operatori onesti.









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