Cagliari, 19 Nov 2025 - La Presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, interviene con fermezza in merito alla proposta di legge presentata in Parlamento che mira a rafforzare la competenza esclusiva dello Stato sulle aree afferenti alla difesa e alla sicurezza nazionale, limitando di fatto l’applicazione delle norme regionali in materia paesaggistica, ambientale e di governo del territorio. “La Sardegna – dichiara la presidente – ha una storia lunga e complessa nel rapporto con le servitù militari. Questo percorso ci ha reso profondamente consapevoli dell’importanza di tutelare il nostro territorio e di difendere l’autonomia riconosciuta dallo Statuto speciale che, ricordo, è Legge Costituzionale. Per questa ragione, qualsiasi iniziativa legislativa che punti a depotenziare le competenze regionali non può essere accettata. La proposta oggi in discussione rappresenta un tentativo di aggirare i nostri strumenti di pianificazione e di ridurre la capacità della Regione di esercitare le proprie prerogative costituzionali”.
La presidente ricorda che i beni non più utilizzati per funzioni statali devono tornare nella disponibilità della Regione: “È un principio chiaro, che difenderemo in ogni sede. Le aree militari rimangono tali finché sono effettivamente utilizzate dalle Forze Armate, per scopi istituzionali afferenti alla difesa. Non possono essere trasformate in zone franche sottratte a ogni pianificazione, né tantomeno destinate a usi diversi eludendo le normative regionali. Lo abbiamo dimostrato nel caso di Sant’Elia, quando la Regione ha fatto valere le proprie ragioni impedendo iniziative calate dall’alto e non compatibili con il nostro quadro normativo”, dichiara Todde riferendosi al tentativo della società Difesa Servizi S.p.A. di installare un parco fotovoltaico in una vasta porzione del Colle di Sant’Elia.
La presidente sottolinea inoltre che la Regione Sardegna ha compiuto scelte chiare in materia di tutela e pianificazione, ad esempio con la Legge 20/2024. “L’impegno mio e di tutta la Giunta è volto a costruire e garantire alla Sardegna uno sviluppo sostenibile, equilibrato e rispettoso dell’ambiente. Indebolire le nostre prerogative significa mettere a rischio il patrimonio paesaggistico, la salute dei cittadini e la qualità della vita delle comunità locali. Non lo permetteremo”.
Su quest’ultimo punto, Todde ribadisce infine l’impegno della Regione a difendere l’autonomia e il diritto della Sardegna a decidere sul proprio territorio. “Il confronto con lo Stato – sottolinea – deve poggiare sul rispetto reciproco. Tuttavia, quando vengono proposti interventi che minano le nostre competenze fondamentali, la Giunta e la Regione tutta sarà sempre determinata per far valere le proprie ragioni: non accetteremo arretramenti che pregiudichino la capacità della Sardegna di governare il proprio sviluppo, né l’idea che basti invocare la “sicurezza nazionale” per svuotare di significato le nostre tutele ambientali e statutarie. Difendere la nostra autonomia significa difendere il futuro dell’Isola”. Red










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