Alghero (SS), 19 Nov 2025 – Gli agenti del Commissariato di Alghero dall’inizio dell’anno hanno denunciato numerose persone ritenute responsabili di truffe telematiche, per un valore complessivo che supera i 100.000 euro.
L’attività svolta ha portato alla luce l’operato, non solo di singoli autori, ma associazioni ben organizzate, i cui membri utilizzano tecniche sofisticate come lo spoofing – ossia la falsificazione dell’ID chiamante mediante il quale, nel display, compare il vero numero telefonico di Istituti di Credito od Uffici di Polizia - nonché e il vishing (dall’inglese “voice phishing”), dove il truffatore contatta telefonicamente la vittima e, spacciandosi per un operatore fidato (ad esempio di una banca o della polizia postale), sottrae dati personali o codici di accesso, ovvero induce a compiere operazioni bancarie o postali.
I truffatori agiscono secondo schemi collaudati: studiano copioni credibili, sfruttano la fiducia che le persone ripongono nelle istituzioni e nei loro istituti di credito (bancari o postali) e creano un senso di urgenza e paura, capaci di offuscare la razionalità delle vittime, spesso anziane.
L’attività degli uomini e donne del Commissariato P.S. di Alghero, prosegue incessantemente: solo nei giorni scorsi sono stati denunciati tre soggetti che, agendo in concorso, hanno messo in piedi una truffa ben orchestrata. Uno di loro, spacciandosi per operatore del servizio antifrode, ha convinto la vittima che i suoi risparmi erano a rischio a causa di transazioni non autorizzate e, per proteggere i suoi denari, la stessa è stata indotta ad effettuare una serie di bonifici istantanei a favore di soggetti sconosciuti, spacciati come “beneficiari sicuri” o “conti tecnici” necessari per il blocco delle attività illecite.
La Polizia di Stato ricorda ai cittadini che nessuna Banca o Forza di Polizia chiederà mai codici di accesso o password, ovvero di effettuare bonifici per “proteggere” il conto.
In caso di chiamate sospette, è fondamentale non fornire mai dati personali, bensì riagganciare e contattare personalmente l’ente tramite i numeri ufficiali già in possesso o reperiti su siti istituzionali.
La campagna di contrasto e l’incessante lavoro investigativo testimoniano l’impegno della Polizia di Stato nel proteggere i cittadini e nel colpire chi, con tecniche d’inganno sempre più elaborate, minaccia la loro sicurezza economica e psicologica.








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