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Assemblea regionale dell’Unione dei Comuni Montani, l’assessore Spanedda: “La montagna è un interesse strategico della Regione, dobbiamo garantire alle persone il diritto di restare nel proprio territorio”.

Cagliari, 18 Nov 2025 - "I comuni montani sono uno dei pilastri strategici della Sardegna. Non territori da assistere, ma presidi sociali ed economici senza i quali l’isola perderebbe continuità e capacità di sviluppo". Lo afferma l’assessore degli Enti locali e Urbanistica Francesco Spanedda, intervenuto oggi a Cagliari all’assemblea regionale dell’Unione Nazionale dei Comuni Comunità Enti Montani (UNCEM).

"La crisi demografica non è un dato da subire: è un segnale che ci impone di creare strategie di sviluppo e valorizzazione che consentano di dare la possibilità, ai cittadini, di rimanere nel proprio territorio e viverlo dignitosamente", sottolinea Spanedda. “Nei territori interni - prosegue - si gioca una parte decisiva del futuro della Sardegna e la Regione intende rafforzarne il ruolo con risorse adeguate e una governance finalmente coerente, che punti su autonomia e responsabilità".

"In questo contesto - dichiara l’assessore - rivolgo le mie congratulazioni al nuovo referente regionale di UNCEM, Alessandro Corona, sindaco di Atzara, convinto che saprà dare continuità e forza alla rappresentanza dei territori montani desidero ringraziare la referente uscente, Daniela Falconi, per il prezioso lavoro svolto".

La Sardegna possiede un vasto cuore montano che non può più essere considerato un’area residuale. Sono territori che tengono insieme economia locale, gestione del paesaggio, comunità e servizi essenziali. “Abbandonarli - dice l’assessore - significa indebolire l’intera isola”.

La Regione Sardegna promuove un governo del territorio dove i comuni non possono e non devono trovarsi nella condizione di competere tra loro, ma sono chiamati a ragionare d'insieme, condividendo prospettive, funzioni, personale e capacità tecniche.

"Sia chiaro, la Regione non deve sostituirsi ai Comuni. Il suo ruolo è di indirizzo", ribadisce Spanedda. "La buona spesa pubblica nasce dalle scelte dei sindaci, che la Regione deve supportare nella realizzazione di una giusta visione del territorio".

Nel primo anno della Giunta Todde sono stati attivati strumenti che segnano una scelta politica precisa. Sono state approvate le graduatorie e liquidate le risorse ai comuni montani relative al Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (Fosmit). Per quanto riguarda la rigenerazione urbana ci sono stati stanziamenti importanti che coinvolgono diversi territori interni. Sul comparto unico, è stato dato nuovo impulso alla condivisione delle competenze e al rafforzamento del personale nei piccoli comuni. Sono state destinate risorse stabili agli enti di area vasta, a garanzia di autonomia finanziaria e programmazione sul lungo periodo.

"Il Fondo Unico resta una leva essenziale, ma non basta. È in essere un sistema multilivello di finanziamenti, che dia ai comuni montani la possibilità di programmare, non solo di sopravvivere", conclude l’assessore. Com

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