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Rimpatriati dagli agenti della Polizia di Stato di Oristano tre colombiani che facevano parte di un’organizzazione criminale strutturata dedita alla coltivazione, alla produzione e alla distribuzione di droga e arrestati insieme ad altri lo scorso agosto dai Carabinieri della città.

Oristano, 15 Nov 2025 – Il personale della Polizia di Stato di Oristano, ha eseguito il rimpatrio di tre cittadini colombiani che, fino al momento dell’espulsione, si trovavano a Oristano in regime di arresti domiciliari. Infatti, i tre facevano parte del gruppo di otto persone arrestate dai Carabinieri del comando provinciale del capoluogo, lo scorso agosto, in quanto sospettate di far parte di un’organizzazione criminale strutturata dedita alla coltivazione, alla produzione e alla distribuzione di droga.

Agli extracomunitari sono stati notificati i provvedimenti di espulsione del Prefetto di Oristano poi eseguiti con i decreti di accompagnamento coattivo alla frontiera adottati dal Questore.

Il risultato è stato conseguito all’esito di un’attività costante e scrupolosa dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Oristano che ha curato le fasi organizzative e attuative dei rimpatri, e ha potuto contare sulla forte sinergia in essere con la Prefettura, l’Arma dei Carabinieri, il Tribunale e la Procura di Oristano.

Anche le materiali attività di rimpatrio, sono state eseguite dal personale della Questura, mediante scorta nazionale che ha garantito la sicurezza delle operazioni accompagnando i soggetti presso la Frontiera di Roma-Fiumicino, dove sono stati imbarcati sui voli diretti verso la Colombia.

L’operazione fa seguito ai recenti rimpatri eseguiti dall’Ufficio a carico di detenuti stranieri pericolosi di nazionalità georgiana, gambiana e kosovara, scarcerati dalla Casa di Reclusione di Massama nell’ultimo mese e accompagnati coattivamente verso i rispettivi Paesi d’origine.

Nell’ambito dell’attività dell’Ufficio Immigrazione della Questura rientra altresì il recente provvedimento del Questore di accompagnamento al C.P.R. di Macomer di quattro richiedenti asilo di nazionalità tunisina ed egiziana. I quattro, già ospiti presso il Centro Accoglienza Straordinaria di Cabras per richiedenti protezione internazionale, sono stati indagati per vari reati commessi a Cabras e Oristano e per questo motivo sono stati ritenuti socialmente pericolosi e trattenuti nel C.P.R. in previsione del loro futuro rimpatrio.

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