Cagliari, 7 Nov 2025 – È proseguito ieri pomeriggio il cammino della Commissione speciale sulla legge statutaria e sulle norme di attuazione dello Statuto speciale presieduta dal presidente Piero Comandini. Nella seduta di giovedì sono stati auditi il rettore di Cagliari, Francesco Mola e le organizzazioni di rappresentanza degli enti locali, da Anci ad Asel, oltre al Consiglio delle autonomie locali. La seduta ha fornito nuovi spunti per il lavoro della commissione, che tornerà a riunirsi giovedì prossimo.
Per Daniela Falconi, presidente di Anci Sardegna, “ ”non siamo davanti a un passaggio tecnico ma a una scelta di prospettiva. Serve una vera Costituzione del popolo sardo, adeguata a oggi e che riconosca maggiori poteri ai cittadini. Nel nuovo Statuto vanno riaffermate le ragioni della specialità e dobbiamo anche essere nelle condizioni di autodeterminarci in tanti ambiti”. Per la rappresentante di Anci “i Comuni chiedono inoltre un ruolo stabile nella conferenza con lo Stato e la Regione oltre a un sistema di perequazione interna tra i comuni stessi”. Sulla legge elettorale, poi, “deve essere garantita l’effettiva rappresentanza di tutti i territori e degli under 30, non soltanto il peso demografico delle grandi città”.
A seguire Rodolfo Cancedda (Asel) ha annunciato l’invio alla commissione di un documento “con le osservazioni più importanti” e intanto ha segnalato il limite di “una continuità territoriale e di una sanità che non funzionano”. Per Carlo Melis, in rappresentanza dell’Aiccre, “nel nuovo Statuto dovrà essere ribadito il ruolo che la Sardegna intende avere con l’Europa posto che all’Europa degli Stati noi preferiamo l’Europa dei popoli e delle Regioni. Una cosa è certa, la Sardegna da sola non è in grado di risolvere i suoi problemi”.
Ancora ha preso la parola Graziano Milia, sindaco di Quartu e presidente di Ali Sardegna, che ha citato Renzo Laconi in un passaggio dei lavori dell’a Costituente. “Laconi sosteneva che le ragioni dell’autonomia non si fondassero soltanto sulla nostra arretratezza economica ma anche sulla nostra identità, storia e lingua. Una riflessione ancora attuale, che possiamo condividere senza contrapposizioni tra le parti”. Per Milia “bisogna riconoscere che abbiamo una regione vecchia, che non si può aggiustare ma si deve rifare proprio. Sia chiaro: non è in crisi la Sardegna ma sono in crisi tutte le democrazie occidentali e serve per questo un grande patto tra la Regione e gli enti locali”.
Soddisfatto il presidente Comandini che ha esaltato l’impegno di tutte le forze politiche nel complesso lavoro di ascolto per la redazione della nuova legge statutaria e della forma di governo della Regione.
Per ultimo il rettore di Cagliari, Francesco Mola, ha esaltato “il rapporto assolutamente positivo tra Regione e Ateneo, chec collaborano in modo chiaro e riconosciuto e l’università diffusa ne è un esempio concreto. Poi il professor Mola ha aggiunto: “Quando formiamo un medico, ad esempio, la ricaduta si misura su su tutta la società sarda”.
Giovedì prossimo la commissione tornerà a riunirsi, l’orario non è stato comunicato.
Statutaria, in commissione Speciale gli enti locali e il rettore di Cagliari. Com








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