Cagliari, 7 Nov 2025 - Via libera alla possibile costruzione di Einstein Telescope in Sardegna, per entrambe le due configurazioni alternative a “elle” (L) e a triangolo. Il semaforo verde arriva dalla Conferenza di servizi preliminare sullo studio propedeutico allo sviluppo del progetto di fattibilità tecnica, economica e ambientale del futuro osservatorio di onde gravitazionali, che si è svolta oggi venerdì 7 novembre presso il T-Hotel di Cagliari.
La conferenza, promossa dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e indetta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, rappresenta un passaggio fondamentale del percorso autorizzativo e di collaborazione tra le amministrazioni statali, regionali e locali e i diversi enti coinvolti nel progetto, che sono stati chiamati a esprimere le proprie osservazioni e raccomandazioni sullo studio di pre-fattibilità per Einstein Telescope (ET). Quest’ultimo è stato realizzato da una cordata di aziende italiane (con un’importante componente di aziende sarde), che operano a livello internazionale, guidate da Rocksoil spa, nell’ambito del progetto Pnrr Etic - finalizzato a sostenere la candidatura italiana a ospitare Einstein Telescope nell’area di Sos Enattos, nel Nuorese - e costituisce l’elemento principale della proposta italiana, con un livello di dettaglio adeguato a sostenere la candidatura a livello europeo.
Lo studio, comprensivo dell’esecuzione dei sondaggi e della valutazione preliminare di impatto ambientale per le opere infrastrutturali, edili e impiantistiche (sia in sotterranea, sia in superficie) nell’area candidata, ha sviluppato entrambe le possibili configurazioni dell’esperimento attualmente al vaglio della comunità scientifica: un rivelatore a forma di triangolo, con lati di 10 chilometri, e uno a forma di L con lati di 15 chilometri.
La conferenza, al termine di un’ampia discussione in cui sono stati raccolti i pareri di tutti gli enti coinvolti, ha espresso all’unanimità una valutazione positiva su entrambi i progetti. Si tratta di un atto sostanziale che conferma la fattibilità di realizzare l’esperimento Einstein Telescope in Sardegna, rafforzando così la candidatura di Sos Enattos nella corsa a ospitare la futura infrastruttura di ricerca, per cui sono attualmente in lizza altri due candidati: la regione dell’Euregio-Mosa-Reno, al confine tra Paesi Bassi, Germania e Belgio, e un sito in Sassonia (Germania), la cui candidatura è stata ufficializzata di recente. La candidatura sarda, tra quelle in lizza, è la prima a ottenere pareri tecnici favorevoli tramite lo strumento della conferenza di servizi preliminare.
“Sono particolarmente orgogliosa della giornata di oggi”, ha esordito la Presidente Alessandra Todde, portando il saluto della Regione agli intervenuti. “Siamo arrivati a una tappa cruciale di un percorso ambizioso che abbiamo intrapreso con convinzione. Un appuntamento al quale, sin dal mio insediamento, abbiamo lavorato con forza e tenacia, supportando INFN e il team di progettazione in tutte le richieste che ci hanno sottoposto, e in sinergia con la ministra della Ricerca Anna Maria Bernini, che ha sempre sostenuto e continua a sostenere convintamente la candidatura di Sos Enattos”.
“In questi mesi - ha spiegato Todde - abbiamo adottato il metodo dello studio e del coinvolgimento: stiamo dimostrando con i fatti che in Sardegna si può fare squadra e si può fare sistema. Siamo convinti della forza della nostra candidatura, che porteremo avanti garantendo sempre il sostegno incondizionato da parte della Regione. Perché crediamo che l’Einstein Telescope rappresenti non solo una grande infrastruttura scientifica di importanza internazionale che darà lustro all’Italia, ma anche un’occasione di riscatto per una terra dalle enormi potenzialità rimaste finora inespresse a causa di decenni di politiche miopi”.
La presidente Todde ha poi voluto sottolineare “che siamo il primo sito candidato a svolgere la Conferenza di servizi preliminare. In un Paese come il nostro - tacciato spesso di eccesso di burocrazia e lungaggini degli uffici - credo sia un segnale importante”.
“La tappa di oggi è importantissima nel percorso della candidatura italiana per ospitare Einstein Telescope”, sottolinea Marco Pallavicini, membro della giunta esecutiva dell’INFN. “Avere un’approvazione preliminare del progetto da parte delle autorità locali e nazionali, nel rispetto delle leggi italiane, rappresenterà un punto di forza su cui punteremo nell’ambito della competizione europea. In particolare, porteremo questo risultato all’attenzione del BGR (Board of Governmental Representatives), il consiglio dei rappresentanti dei ministeri europei che in questa fase sta gestendo il processo competitivo”.
“Ringrazio il Provveditorato alle opere pubbliche, che ha accettato di aiutarci in questa procedura mettendo a disposizione la sua professionalità ed esperienza, la Presidenza della Regione Sardegna e la cabina di regia, in particolare nella persona di Raffaele Marras, per averci fornito gli indirizzi necessari a eseguire il migliore studio di fattibilità possibile”, afferma Gaetano Schillaci, ingegnere dei Laboratori Nazionali del Sud dell’INFN e responsabile unico dell’intervento (RUP). “Questo parere favorevole è il riconoscimento che premia un lavoro durato più di un anno, che non sarebbe stato possibile senza il supporto del gruppo di ingegneri e del management dell’INFN. Si tratta di parere un favorevole per la comunità scientifica, ma anche per le comunità e il territorio che ci hanno accolto, permettendoci di fare il nostro lavoro con serenità e con il piacere di vivere in questa terra meravigliosa”.
Questi gli Enti invitati a esprimere un parere nella Conferenza di servizi:
Ministero della cultura (Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio - Servizio V – Tutela Paesaggio; Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro), Ministero della giustizia (Casa di reclusione-Onanì-Mamone; PRAP Sardegna), Ministero della Difesa (Comando Militare Autonomo della Sardegna; Comando Logistico dell’Esercito SM – Ufficio Movimenti e Trasporti), Agenzia del Demanio, Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna (RAS), RAS - Direzione generale Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna (ADIS), RAS - Direzione generale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, RAS - Assessorato della difesa dell’ambiente, RAS - Assessorato dei Lavori Pubblici, RAS - Assessorato dell'agricoltura e riforma agro-pastorale, RAS - Assessorato dell’Industria, RAS - Assessorato degli Enti locali , finanze e urbanistica, RAS - Assessorato dei Trasporti, Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Sardegna (ARPAS), Ente Acque della Sardegna (Enas), FO.RE.S.T.A.S., Consorzio di Bonifica Sardegna Centrale, Ente Parco Naturale Regionale di Tepilora, Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, Provincia di Nuoro, Provincia di Sassari, Comune di Lula, Comune di Onanì, Comune di Bitti, Comune di Orune, Comune di Alà dei Sardi, Comune di Buddusò, Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, Abbanoa S.p.A., Terna rete italia S.p.A., E-Distribuzione S.p.A. - Distribuzione Territoriale Rete, TIM S.p.A., Telecom Italia S.p.A., Infratel Italia S.p.A., ANAS, ARST S.p.A., RFI – Direzione Operativa Infrastrutture Territoriale, IGEA S.p.A., Comando scuole A.M./3^ Regione aerea ufficio territorio e patrimonio, Comando Marittimo Autonomo Ovest. Com








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