Parigi, 2 Nov 2025 - Il Rolex Paris Masters 1000 si chiude con la finale tra Jannik Sinner (ATP N°2) e il canadese Félix Auger-Aliassime (ATP N°8). Quella che in molti vedono come una semplice finale di un Masters, per Jannik Sinner ha un valore doppio, un vero e proprio match point per la storia: in palio non c'è solo il prestigioso trofeo, ma anche il ritorno al numero 1 del ranking mondiale.
Jannik Sinner si presenta all'atto conclusivo dopo aver demolito (6-0, 6-1) il campione in carica Alexander Zverev, dimostrando una forma fisica e mentale straripante. Félix Auger-Aliassime, dal canto suo, ha ritrovato il suo miglior tennis, superando Alexander Bublik e conquistando una finale in un Masters 1000 che mancava da tempo.
Le differenze tra i due stili di gioco saranno fondamentali sulla superficie veloce e indoor di Parigi: Jannik eccelle nel generare velocità pura da ogni colpo. Il suo obiettivo primario è quello di prendere la palla in anticipo estremo, schiacciando l'avversario dietro la linea di fondo. Il suo gioco è basato sull'accelerazione costante, mirando a chiudere gli scambi nel minor tempo possibile. La sua forza in risposta è devastante.
Félix è un giocatore che si basa maggiormente sulla potenza del servizio e sul dritto esplosivo, cercando di comandare gli scambi fin dal primo colpo. Tatticamente, pur essendo aggressivo, tende a stare leggermente più arretrato di Sinner. Le sue difficoltà storiche sono emerse quando è costretto a difendere sul rovescio sotto la pressione continua e l'anticipo dell'italiano.
I precedenti totali tra i due sono in parità (2-2), ma gli scontri diretti del 2025 hanno evidenziato l'attuale superiorità di Sinner, in particolare grazie alla sua capacità di neutralizzare il servizio del canadese.
L'andamento di Sinner a Parigi lo rende il grande favorito. I bookmaker non hanno dubbi sull'esito della sfida, posizionando le quote come segue:
La vittoria Sinner è data tra 1.28 e 1.33. Le quote per la vittoria del canadese sono molto alte, arrivando in alcuni casi fino a 8.00 volte la posta (in media attorno a 4.75), evidenziando la distanza percepita dagli scommettitori rispetto all'italiano. La scommessa più quotata è la vittoria per 2 set a 0 di Jannik (quotata mediamente tra 1.30 e 1.33), data la rapidità con cui ha gestito le ultime sfide. Il gioco aggressivo e la capacità di Sinner di dominare gli scambi sul veloce indoor rendono la vittoria in due set l'ipotesi più probabile secondo gli analisti.
La finale ha implicazioni dirette e cruciali sulla classifica ATP. Sinner (attualmente N°2) è a soli 100 punti di distacco da Carlos Alcaraz (N°1), eliminato al debutto nel torneo. Con la vittoria di Parigi lo sopravanzerebbe di 250 punti. Essere il numero uno prima delle Finals gli darebbe un vantaggio psicologico enorme nella battaglia finale per chiudere l'anno in vetta, ma Sinner ha molti più punti da difendere a Torino rispetto ad Alcaraz. Quando cominceranno le Finals, Jannik ne dovrà difendere 1500 mentre Carlos solo 200.
Cosa può accadere alle Finals
Alle Finals i punti vengono assegnati in questo modo. Nella prima fase, nel round Robin, ognuno degli otto giocatori disputerà 3 partite e, per ogni partita vinta, riceverà 200 punti ATP.
I quattro migliori andranno poi a disputare le semifinali. Chi vince raccoglie altri 400 punti.
Poi, per chi vince la finale, arrivano altri 500 punti. Per arrivare a fine anno ed essere sulla vetta del mondo Sinner è condannato a vincere le Finals e a vincere tutte le partite poi deve sperare, per superare Alcaraz che nel corso del torneo lo spagnolo non vinca più di due partite su 5.
L’unica alternativa possibile che si può permettere Sinner è quella di perdere una delle tre partite Robin, ma solo se Alcaraz ne vincesse solo una. A quel punto la stagione si concluderebbe o con Sinner a 11.500 punti ATP e Alcaraz 11.450 Oppure con Sinner a 11.300 punti e Alcaraz a 11.250 punti.
In sintesi, la posta in palio è altissima: Sinner ha il destino del ranking nel suo pugno, e una vittoria a Parigi gli darebbe almeno la possibilità di tentare il colpaccio. Difficile, per certi versi quasi impossibile. Ma anche nel tennis, come nel calcio, la “pallina” è rotonda.
















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