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Approvate le direttive per il bando sugli investimenti per promozione e valorizzazione della filiera della carne. L’assessore Satta: “Un provvedimento nuovo per sostenere un comparto che fino ad oggi era privo di un sostegno mirato”.

Cagliari, 29 ottobre 2025 - Per il bando “Investimenti per la promozione e valorizzazione della filiera della carne”, finanziato lo scorso maggio con una dotazione complessiva di 2 milioni di euro per il biennio 2025-2026, sono state approvate nell’ultima riunione di Giunta le direttive attuative, su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Gian Franco Satta.

“Si tratta di un provvedimento di straordinaria importanza per il futuro dell’agricoltura e della zootecnia sarda – spiega Satta – una nuova misura che ho fortemente voluto, promosso e finanziato, convinto che la filiera della carne rappresenti una risorsa strategica per l'economia agroalimentare della nostra isola. Un comparto che, troppo a lungo, è rimasto privo di un sostegno mirato e strutturato da parte delle istituzioni. Oggi colmiamo quel vuoto con una risposta concreta e lungimirante”.

Il bando, che sarà pubblicato a breve, prevede contributi a fondo perduto fino al 60% dell’investimento, con un massimo di 200.000 euro per impresa. Potranno partecipare tutte le micro, piccole e medie imprese sarde operanti nel comparto, dalla produzione primaria alla trasformazione, fino alla logistica e commercializzazione.

Sono ammissibili a finanziamento le spese sostenute dopo la presentazione della domanda: per opere strutturali in cui sono compresi la costruzione, ristrutturazione e miglioramento di strutture e impianti destinati alla trasformazione, conservazione, stoccaggio e commercializzazione delle carni e dei derivati, compresi locali per la vendita diretta; acquisto di macchinari e attrezzature come impianti, mezzi refrigerati per il trasporto e strumenti per la movimentazione interna dei prodotti; innovazione e marketing come acquisto software per tracciabilità e gestione logistica, piattaforme di e-commerce, strumenti digitali per la concentrazione e commercializzazione dell’offerta, attività di promozione anche sui mercati esteri; spese generali quali la redazione di piani aziendali, progettazione, consulenze specialistiche e direzione lavori (fino al 10% dell’investimento). Gli investimenti devono essere realizzati nel territorio regionale e riguardare interventi nuovi e funzionali allo sviluppo dell’impresa.

“Una misura moderna, inclusiva e orientata allo sviluppo – evidenzia l’assessore - con questo bando vogliamo rafforzare l’efficienza, la qualità e la competitività della filiera sarda, incentivare l’aggregazione tra imprese, promuovere la certificazione delle produzioni e aprire nuove opportunità anche sui mercati internazionali”. È un grande passo avanti per tutto il settore agroalimentare sardo, ed è anche il frutto di un lavoro politico, tecnico e amministrativo intenso, svolto con determinazione e visione strategica. “Sono orgoglioso – conclude Satta - di poter dire che oggi la Sardegna si dota di uno strumento concreto per valorizzare il lavoro di tanti imprenditori, allevatori e trasformatori che credono nella qualità e nell’identità delle nostre produzioni”. Com

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