Sassari, 24 Ott 2025 - La Regione Sardegna e l'Università degli Studi di Sassari uniscono le forze per promuovere l'innovazione e la qualità nel settore dei lavori pubblici. È stato approvato dalla Giunta regionale con delibera del 1° ottobre scorso il Protocollo di Intesa per la collaborazione tecnico-scientifica tra l'Assessorato dei Lavori pubblici e l'Ateneo sassarese. L’accordo è stato firmato oggi nel Rettorato dell’ateneo sassarese da Antonio Piu, assessore dei Lavori pubblici della Regione, e dal Magnifico Rettore Gavino Mariotti, e prevede la realizzazione congiunta di attività di ricerca, studio, formazione e supporto tecnico a beneficio delle politiche pubbliche regionali in materia di infrastrutture, edilizia, sicurezza e pianificazione territoriale.
"Abbiamo firmato il protocollo d’intesa anche con l’Ateneo sassarese, ed è una novità perché fino ad oggi era attivo solo con l’Università di Cagliari – spiega l’assessore dei Lavori pubblici Antonio Piu - Si tratta di un accordo strategico che permetterà alla Regione di avvalersi della ricerca universitaria per affrontare le sfide del settore dei lavori pubblici con un approccio innovativo e basato su evidenze scientifiche".
"Con questo protocollo - ha dichiarato il Rettore - l’Università di Sassari mette le proprie competenze scientifiche e professionali al servizio del territorio, contribuendo a migliorare la qualità e la sostenibilità delle opere pubbliche in Sardegna”.
Il Protocollo prevede attività congiunte di studio e ricerca in numerosi settori strategici:
Qualità architettonica delle opere pubbliche, con analisi degli impatti degli interventi e creazione di valore pubblico
Fascicolo degli immobili pubblici, per una mappatura completa del patrimonio immobiliare pubblico e la sua gestione ottimale
Prezzario regionale dei lavori pubblici, con aggiornamento, implementazione e comparazione con altre realtà regionali
Economia circolare e sostenibilità, attraverso l'analisi della filiera produttiva sarda delle costruzioni e l'utilizzo di materiali a basso impatto ambientale
Digitalizzazione e innovazione, con la reingegnerizzazione dei procedimenti e l'implementazione di sistemi informativi
Osservatorio regionale sulla condizione abitativa (Oreca), per l'elaborazione di politiche abitative basate su dati e analisi del fabbisogno.
Un elemento centrale del Protocollo è rappresentato dalla formazione del capitale umano necessario ad affrontare le sfide future del settore. Come previsto dall'articolo 15 della legge regionale 8/2018, l'accordo prevede l'attivazione di: Tirocini formativi qualificati presso gli uffici regionali e i cantieri delle opere pubbliche, che consentiranno agli studenti e ai neolaureati di acquisire competenze pratiche su:
Tecnologie digitali applicate alla progettazione (BIM, modellazione 3D, IoT)
Gestione sostenibile del ciclo di vita delle opere
Tecniche innovative di monitoraggio e manutenzione del patrimonio pubblico
Procedure amministrative e normativa dei contratti pubblici
Borse di studio dedicate alla ricerca applicata su tematiche di frontiera quali:
Smart Region e pianificazione intelligente delle infrastrutture
Materiali innovativi e bioedilizia
Digitalizzazione dei processi nella pubblica amministrazione
Analisi predittiva dei fabbisogni infrastrutturali
Sostenibilità ambientale e rigenerazione urbana.
Il settore dei lavori pubblici sta attraversando una trasformazione epocale. La digitalizzazione, la sostenibilità ambientale, l'economia circolare, l'utilizzo di tecnologie avanzate come l'IoT per il monitoraggio delle infrastrutture, sono tutte competenze che i professionisti di domani devono possedere. Con questo accordo si crea un ponte diretto tra l'università e il mondo del lavoro, formando figure professionali al passo con le sfide del futuro.
Il Protocollo prevede inoltre la possibilità di attivare centri di competenza, accademie di formazione e uffici di ricerca e sviluppo finalizzati all'accrescimento delle capacità professionali sia nel settore pubblico che in quello privato, creando un ecosistema formativo integrato che possa fungere da volano per l'innovazione dell'intero comparto delle costruzioni in Sardegna. "Non si tratta solo di formare tecnici, ma di crescere una nuova generazione di professionisti capaci di coniugare competenze tecniche, sensibilità ambientale, visione strategica e capacità di lavorare con strumenti digitali avanzati - aggiunge Piu - professionisti che dovranno saper dialogare con le comunità, interpretare i bisogni del territorio e tradurli in opere di qualità che creino valore pubblico duraturo. La Regione potrà tradurre inoltre i risultati della ricerca in politiche concrete per il territorio e offrire ai giovani l'opportunità di confrontarsi con progetti reali di rilevanza strategica ".
"Questa collaborazione rappresenta un modello virtuoso di sinergia tra istituzioni pubbliche - sottolinea il Rettore Gavino Mariotti - l'Università metterà a disposizione le sue competenze nei Dipartimenti e Centri di ricerca".
Il Protocollo, che ha durata pluriennale, sarà attuato attraverso specifici accordi e convenzioni che definiranno nel dettaglio progetti, modalità operative, tempistiche e le opportunità formative destinate ai giovani professionisti. L'intesa si fonda sulle disposizioni della legge regionale n. 8/2018 in materia di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, e della legge regionale n. 22/2016 sull'edilizia sociale, ed è stato sottoscritto ai sensi dell'articolo 15 della legge 241/1990 sugli accordi tra pubbliche amministrazioni. Com











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