Gaza, 21 Ott 2025 - Il primo ministro israeliano, speriamo ancora per poco e poi venga assicurato quale criminale di guerra alla giustizia internazionale, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato che Hamas "ha sentito la spada sul collo" ed è stato costretto ad accettare l'attuale accordo su ostaggi e cessate il fuoco solo perché l'esercito israeliano è entrato a Gaza City, "il suo ultimo grande bastione". "Hamas ha capito di essere prossimo all'annientamento - ha affermato Netanyahu, intervenendo alla Knesset tra le proteste dell'opposizione - Se avessi ascoltato chi mi chiedeva di fermare la guerra e arrendermi, oggi Hamas e tutto l'asse iraniano avrebbero riportato una vittoria schiacciante. Tutti gli israeliani sarebbero saliti in cielo in una nube nucleare".
Netanyahu ha accusato Hamas di aver "violato palesemente" la tregua con l'attacco mortale di ieri contro le truppe israeliane a Rafah, spiegando che in risposta Israele "ha colpito con 153 tonnellate di esplosivi decine di obiettivi, inclusi alti comandanti". "Il cessate il fuoco non è un permesso per Hamas di minacciarci. Ci sarà un prezzo molto pesante per ogni aggressione contro di noi".
Il premier ha aggiunto che alla fine della seconda fase della tregua "l'apparato militare e di governo di Hamas sarà eliminato", ribadendo che Israele "ha rafforzato la propria deterrenza, ha raddrizzato la schiena e ha riportato a casa i suoi ostaggi". "La campagna non è finita - ha concluso - La pace si fa con i forti, non con i deboli, e oggi tutti sanno che Israele è un Paese più forte che mai".
L'Egitto ospiterà al Cairo dei colloqui con Khalil Al-Hayya, capo di Hamas in esilio a Gaza, per discutere di come dare seguito all'attuazione dell'accordo di cessate il fuoco, ha affermato il gruppo in una nota. Secondo un funzionario palestinese, riporta il Guardian, la delegazione di Hamas discuterà le modalità per promuovere la formazione di un organismo tecnico che gestisca Gaza senza la rappresentanza di Hamas.
Gli inviati del presidente Donald Trump, Steve Witkoff e Jared Kushner, hanno esortato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, durante gli incontri di ieri, a non intraprendere alcuna azione che possa mettere a repentaglio la prima fase del piano di cessate il fuoco di Trump a Gaza, riporta Channel 12, citando fonti a conoscenza delle discussioni.
I due hanno anche incontrato alti funzionari israeliani per verificare i progressi dell'accordo. "Non agite in modo da mettere a repentaglio il cessate il fuoco. Vogliamo fare tutto il possibile per raggiungere la seconda fase", avrebbero detto gli inviati a Netanyahu, aggiungendo che mentre "l'autodifesa" è accettabile, "mettere a rischio il cessate il fuoco" non lo è.
Oggi sarà in Israele anche il vicepresidente americano JD Vance.
Almeno 135 dei corpi dei palestinesi rimpatriati da Israele nella Striscia di Gaza dall'entrata in vigore del cessate il fuoco provenivano dal campo di Sde Teiman, famigerato centro di detenzione nel deserto del Negev, hanno dichiarato al Guardian il direttore generale del ministero della Sanità di Gaza, il dott. Munir al Bursh, e un portavoce dell'ospedale Nasser di Khan Younis, dove i resti vengono esaminati.
"Le etichette all'interno dei sacchi per cadaveri sono scritte in ebraico e indicano chiaramente che i resti erano conservati a Sde Teiman", ha dichiarato Al Bursh al Guardian. "Le etichette indicavano anche che su alcuni di loro erano stati effettuati test del Dna", ha aggiunto. L'esercito israeliano è accusato di torture nel campo di detenzione di Sde Teiman, riservato ai detenuti di Gaza e supervisionato dalle truppe.
Il corpo di uno studente nepalese preso in ostaggio a Gaza è stato rimpatriato dopo essere stato restituito da Hamas. Le autorità locali hanno reso noto che i resti di Bipin Joshi sono stati trasportati in aereo dall'aeroporto internazionale Ben Gurion di Israele a Kathmandu lunedì.
Joshi era tra i 17 studenti nepalesi nel sud di Israele quando Hamas ha lanciato il suo attacco il 7 ottobre 2023. L'attacco ha causato la morte di 10 studenti nepalesi e il ferimento di altri sei prima che Joshi venisse rapito. Il primo ministro nepalese Sushila Karki ha reso omaggio a Joshi durante una cerimonia all'aeroporto di Kathmandu, dove ha drappeggiato la bandiera nazionale sulla sua bara.
Una nuova denuncia è stata presentata alla Procura di Roma da Antonio La Piccirella, appartenente alla Global Sumud Flotilla, in cui si ipotizza, tra gli altri, il reato di tortura da parte delle autorità israeliane dopo l'abbordaggio e il trasferimento degli attivisti nel porto di Ashold.
Nell'incartamento, redatto dall'avvocato Flavio Rossi Albertini, si ricostruiscono le fasi successive al "fermo". “Al porto si è perpetrata una completa violazione dei diritti umani”, si legge. "I militari, armati, hanno identificato gli attivisti, circa 300, poi li hanno privati di tutti gli effetti personali, dopodiché li hanno perquisiti imprimendo gratuita violenza fisica, motivo per cui ad alcuni attivisti è stato rotto un braccio".
Dall'inizio della tregua a Gaza, almeno 97 abitanti di Gaza sono stati uccisi dal fuoco israeliano e altri 230 sono rimasti feriti. Lo ha affermato il governo di Hamas, denunciando 80 violazioni della tregua da parte di Israele.
"Affermiamo che l'occupazione israeliana ha commesso una serie di gravi e ripetute violazioni dall'annuncio della fine della guerra nella Striscia di Gaza, per un totale di 80 violazioni documentate fino a domenica", ha dichiarato l'ufficio stampa del governo. Queste violazioni includono, tra le altre, sparatorie dirette contro i civili, bombardamenti e attacchi deliberati e la detenzione di diversi civili. "Ciò costituisce una flagrante e chiara violazione della decisione di cessate il fuoco e delle norme del diritto internazionale umanitario", ha aggiunto la stessa fonte.
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