Cagliari, 20 Ott 2025 - I Direttori dei Servizi veterinari di Sanità Animale e Igiene Alimenti di origine animale della ASL n. 8, Dr. Bianca M. Falchi e Dr. Andrea Puddu, rassicurano sulle cause che hanno determinato l’evento verificatosi in questi giorni a Cagliari.
“Si tratta di un fenomeno periodico determinato dall’ondata di acque piovane forte ed improvvisa che, dilavando i fanghi, smuove la flora batterica anaerobia immobilizzata nei canali – spiegano i Direttori – Oltre a ciò, questo altera improvvisamente le acque del canale, che da lagunari, cioè a salinità intermedia, diventano bruscamente dolci (anche se i pesci sono capaci di adattarsi alla diminuzione della salinità, ma lentamente, in laguna)".
"Quindi fra inquinanti dei fanghi e shock salino, i pesci non sopravvivono. I muggini rimangono infatti intrappolati tra uno strato superficiale a salinità troppo bassa che causa stress osmotico e uno strato di fondo alla giusta salinità ma senza ossigeno, che causa asfissia. La combinazione letale di questi fattori porta alla moria periodica dei cefali. Al momento, oltre ai pesci morti galleggianti, ormai pochi, ci sono già grossi muggini che risalgono il canale attratti dai nutrienti portati dall’acqua – precisano i Direttori – Questo è indice del fatto che, in brevissimo tempo, si ribilancerà l’ecosistema. In ogni caso la raccomandazione è che i pesci siano smaltiti, anche non se tratta di fenomeni di tossicità ambientale né infettiva”. Com
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