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Pd Sardegna, il segretario Silvio Lai: molto soddisfatti per sentenza Todde, ora spazio per una legislatura costituente su scuola, sanità, sociale, trasporti, economia, istituzioni. Ivana Russu nuova vicesegretaria.

Cagliari, 18 Ott 2025 - La sottolineatura del sostegno alla libertà di stampa richiamando l’attentato a Ranucci, la critica al segretario della Cgil Landini per le parole rivolte alla premier e un minuto di silenzio per ricordare i carabinieri caduti nell’esercizio del loro dovere e dell’ultimo terribile femminicidio: è iniziata così la prima assemblea del Pd guidato da Silvio Lai. Poi 25 minuti di intervento per ragionare sulle condizioni del Paese, sul lavoro da fare in Regione insieme alla presidente Todde e le mosse di rilancio del partito e un dibattito ricco aperto dal Presidente del Consiglio Piero Comandini all’insegna dell’unità sul lavoro da fare.

La soddisfazione per aver archiviato il rischio decadenza è evidente: “era come lavorare con il freno a mano tirato, circondati dal dubbio e in una condizione di sospensione” così Silvio Lai nella sua relazione introduttiva della prima assemblea dopo la sua elezione. “Una condizione non solo della politica, a partire dal PD, ma anche delle figure professionali e tecniche che oggi possono mettersi serenamente a disposizione di una legislatura nella quale maggioranza e giunta hanno impostato un importante lavoro che ora può accelerare e dare i suoi frutti nei prossimi 3 anni e mezzo.” “Non è per il PD che lo dobbiamo fare ma perché è un obbligo: i sardi sono ancora tormentati dagli effetti di una crisi troppo lunga che ha prodotto troppa povertà e troppo disagio in classi che un tempo erano benestanti. E non basta l'aumento dei turisti o piccoli segnali di ripresa, siamo una economia fragile di una società fragilissima che ha bisogno di individuare priorità, fare scelte, condividerle e realizzarle dopo tanti anni di rinvii e rimandi. Abbiamo il dovere di impostare e c’è lo spazio per una legislatura costituente in cui costruire regole condivise che superino il rimpallo di maggioranza che si alternano cancellando quello che ha fatto chi c’è stato in precedenza” ha proseguito Lai, “scuola, sanità, sociale, trasporti, economia e istituzioni richiedono una revisione strutturale perché sono regolate spesso da norme di 40 anni fa. Sono maturi i tempi per modificare lo Statuto di autonomia, per approvare una legge statutaria, confrontandosi sulla forma di governo e sulla legge elettorale, per rivedere le norme che regolano gli assessorati e le loro funzioni in maniera ordinaria. Serve guardare ai risultati del nostro sistema dell’istruzione intervenendo in quei livelli che non sono in grado di garantire gli standard attesi, dalla istruzione 0-3 anni, alle scuole superiori e alla formazione di base, al sostegno delle università sarde. Serve regolare il nostro sistema di supporto alla non autosufficienza e al progressivo invecchiamento della popolazione che nella maggioranza dei casi pesano solo sulle famiglie e spesso ne determinano la rottura o la discesa in povertà. Serve intervenire sul sistema dei trasporti, da quelli su ruota a quelli su ferro perché si adeguino ad una nuova centralità dei nostri obiettivi sui giovani, serve pretendere che la continuità territoriale marittima oggi in mano allo Stato diventi responsabilità della Regione come quella aerea: ci difendiamo meglio di come ci abbia difeso in questi anni il Governo”.

“Ma il Pd deve fare il Pd: elaborare, confrontarsi nel territorio, al suo interno e con i cittadini organizzati, e proporre leggi e delibere partendo da una dimensione di sfida politica e culturale che è irrimandabile.” Ha proseguito Lai. “Per questo con 5 delibere oggi abbiamo scelto di proporre un partito con le porte spalancate che riaccoglie chi con le ultime regionali aveva fatto altre scelte, annullando la decadenza e accogliendo da subito le richieste di iscrizione che arriveranno sposando questa scelta. Un partito che rimette al centro i circoli e la presenza di un incaricato Pd in ogni comune della Sardegna del Pd e i tanti sindaci e amministratori locali, per riattivare un partito forte e presente, che riorganizza la sua presenza femminile a livello regionale”.

Il segretario ha poi annunciato la convocazione per il 21 e il 22 novembre a Cagliari, a Sa Illetta, dei primi due giorni dei Laboratori Generali del PD, dal titolo “Futuro. Idee e proposte per restare.”, con una giornata dedicata ai giovani e una agli anziani, anticipando i temi delle altre due iniziative, a febbraio con una prima giornata dedicata ai beni pubblici e la seconda alla transizione digitale ed ecologica, e a maggio con la prima giornata dedicata al Mediterraneo e la seconda dedicata all’Europa.

“Non si tratta di una conferenza programmatica tradizionale perché il programma è per noi quello della coalizione di centrosinistra che ha vinto le elezioni del 2024 con Alessandra Todde, al quale guardiamo come impegno presi con gli elettori, quanto alla necessità di porci in ascolto di nuove idee ed esperienze per valorizzare le ragioni della prestanza, degli scegliere di stare o di tornare in Sardegna perché è il nostro dovere principale.” Ha concluso il segretario Lai “e per fare questo serve anche restituire forza alla identità e alla nostra cultura: non possiamo permetterci dare per scontato o per archiviato il senso della nostra autonomia e la sua prospettiva. Occorre riprendere il dibattito che per 50 anni ha guidato la classe politica regionale e farne un patrimonio nuovo per le generazioni a cui chiediamo di restare in questa terra, perché l’identità è un valore incontestabile e insostituibile senza il quale non ha senso scegliere la nostra isola. Per questo serve una nuova iniziativa culturale, non del PD ma che dobbiamo promuovere come luogo aperto alle culture democratiche, autonomiste e indipendentiste, per fare un luogo di memoria e di confronto, di innovazione e di proposta concreta di una nuova, responsabile e forte autonomia coinvolgendo le migliori forte intellettuali all’isola. Anche questo è un nostro dovere e un nostro compito”.

L’assemblea ha approvato all’unanimità le cinque delibere, compresa quella riguardante le sanzioni di decadenza del 2024 che cessano subito il loro effetto, e il nuovo regolamento finanziario, dopo un partecipato dibattito coordinato dalla presidente della assemblea Giovanna Scanu.

Infine la nuova segreteria, e in primo piano la vicesegretaria Ivana Russu chiamata da subito al tavolo e che è intervenuta a chiudere il dibattito con accenti di forte unità e impegno nel rinnovamento e nell’apertura. Poi a termine comunicati dal segretario i componenti della direzione: Pietro Cocco, Emiliano Deiana, Fabrizio Fenu, Antonello Lullia, Luca Pirisi, Elsa Ranno, Franco Sabatini, Martina Dell’oro, Anna Maria Busia, segretaria che sarà completata in settimana con altri due componenti, e a cui si affiancheranno la coordinatrice regionale delle donne e quella/o dei sindaci iscritti al Pd.

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