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Impianto fotovoltaico a Putifigari: l’assessore Spanedda chiarisce iter e ruolo della Regione Sardegna.

Cagliari, 15 Ott 2025 - L’assessore degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica, Francesco Spanedda, fornisce chiarimenti sull'iter relativo al progetto fotovoltaico nel Comune di Putifigari, dopo la recente approvazione della valutazione di impatto ambientale (Via) da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase). 

La Via è una valutazione preliminare, non una approvazione definitiva - L’esito positivo della Via non autorizza l’esecuzione del progetto. Si tratta di una fase preliminare in cui vengono individuati limiti e prescrizioni che il progetto, se sarà presentato per l’autorizzazione unica, dovrà rispettare. Nel caso di Putifigari, tali condizioni includono il dimezzamento della superficie inizialmente proposta e l’ottemperanza ad oltre 50 prescrizioni, alcune di grande rilevanza. Qualora si decidesse di richiedere l'autorizzazione unica, gli Enti deputati a intervenire in sede di conferenza di servizi, tra i quali anche il Comune, valuteranno il progetto così come presentato in tutti i suoi aspetti di dettaglio. In altri casi è già capitato che i proponenti, viste le condizioni poste, abbiano rinunciato al progetto una volta acquisito il parere della commissione Via.

Superficie effettiva e legge regionale applicabile - Non si tratta di 100 ettari, bensì di circa 35 ettari effettivi, in seguito al dimezzamento della potenza/superficie dell’impianto. È evidente un atteggiamento cautelativo del Mase che, per sua stessa ammissione a pagina 7 del Decreto di approvazione della valutazione di impatto ambientale, non applica la Legge 20, che verrà comunque applicata nelle fasi successive.

Lo ribadiamo: la Legge Regionale 20/2024, che disciplina le aree idonee e non idonee per impianti Fer in Sardegna, è vigente. Riteniamo grave che non sia stata applicata integralmente nella fase VIA (come invece previsto), nonostante sia operativa.  

Nelle successive fasi di valutazione (autorizzazioni regionali, conferenza di servizi, ecc.) verranno fatte valere tutte le norme regionali in materia.

Ruolo della Regione e responsabilità nei tempi - A una lettura attenta dei documenti risulta evidente che la Direzione Generale dell’Urbanistica ha presentato a più riprese le proprie osservazioni a partire dal 2022, ogni volta che il Ministero ha aggiornato la documentazione relativa alla fase di consultazione.  

Nell'ultima tornata, in particolare, il termine per la fase di consultazione era fissato all’8 aprile 2025. Tuttavia, il Ministero ha trasmesso la documentazione solo il 16 aprile, oltre i termini previsti e il giorno prima della decisione finale della Commissione Via

In altre parole: il ritardo non è imputabile alla Regione Sardegna, né all'Assessorato degli Enti locali e Urbanistica, ma al Ministero. La Regione ha nonostante tutto inviato le ulteriori osservazioni dovute. Non si tratta quindi di “silenzio assenso”, ma di risposta formulata a termini tecnicamente scaduti ma non per nostra colpa. Infatti, nell'istruttoria del Ministero non si rilevano osservazioni rigettate.

Stato attuale - L’impianto non è autorizzato per la sua realizzazione, in quanto non ha avuto le autorizzazioni regionali e comunali necessarie.

La Regione e Il Comune sono fermamente decisi ad esercitare pienamente le loro competenze in materia di territorio, paesaggio, vincoli archeologici, paesaggistici e urbanistici. Red

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