Cagliari, 9 Ott 2025 - L'approvazione della legge sul Comparto Unico, avvenuta ieri all'unanimità in Consiglio Regionale, è destinata a segnare un punto di svolta nella storia dell’amministrazione pubblica della nostra Isola.
La legge prevede l'istituzione dell'Aran Sardegna. E da questo scaturiranno le successive scelte di natura economica e contrattuale che metteranno fine alle disparità di trattamento tra i lavoratori di tutto il Sistema Sardegna.
Quello di oggi non è dunque soltanto un atto tecnico, è una svolta storica attesa da 20 anni, una scelta di sistema, di equità e di giustizia sociale.
Per troppo tempo i dipendenti degli enti locali hanno lavorato in condizioni di svantaggio, pur garantendo ogni giorno servizi essenziali ai nostri cittadini.
Superare questa disparità non è un atto di generosità: è un dovere istituzionale. Significa restituire dignità e motivazione a chi rappresenta il volto concreto dello Stato e della Regione nei territori.
Questa legge avvia un percorso verso una nuova classe dirigente, che possa crescere dentro le Istituzioni della Sardegna — nei Comuni, nelle Unioni, nelle Comunità montane, nelle città metropolitane, nelle Province e nella stessa Regione — offrendo, al termine di questo cammino, una prospettiva di lavoro stabile, qualificato e radicato nella nostra terra.
Si tratta anche di una riforma di coesione territoriale. Non possiamo parlare di contrasto allo spopolamento se prima non garantiamo la presenza dello Stato e della Regione nei territori. Ogni Comune che perde un tecnico, un segretario o un funzionario è un pezzo di Sardegna che si svuota.
Restituire attrattività al lavoro pubblico locale significa restituire vita ai nostri paesi: significa riaprire le porte dei municipi, mantenere i presidi istituzionali, assicurare servizi di prossimità. Il Comparto Unico sarà la pietra angolare di un “Sistema pubblico sardo” integrato, efficiente, equo e vicino ai cittadini.
Parallelamente al comparto unico dovrà essere garantito anche un percorso di valorizzazione per tutto il personale già operante nel sistema Regione e per quello del sistema sanitario, estremamente urgente.
Avviare il comparto unico significa ispirarci all’articolo 44 dello Statuto sardo che recita "Modelliamo gli enti locali per armonizzare la regione sarda e andare incontro alle esigenze del territorio".
Come ricordava il presidente Mario Melis, “non si costruisce autonomia con le parole, ma con la responsabilità quotidiana e silenziosa di chi serve il proprio popolo”.
E questa legge è proprio questo: un atto di responsabilità verso la nostra autonomia, un gesto concreto che rende più forte il legame tra le istituzioni e le comunità, un atto di giustizia, di autonomia e di futuro per la nostra Sardegna. Com








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