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Il Parlamento europeo conferma l’immunità per Ilaria Salis, per un voto. “Una vittoria per la democrazia, lo stato di diritto e l’antifascismo”, esulta l’eurodeputata. 

Strasburgo, 7 Ott 2025 – L’Assemblea plenaria di Strasburgo ha approvato oggi a scrutinio segreto, la conferma dell'immunità a favore dell'eurodeputata Avs, Ilaria Salis, con un solo voto di scarto. La revoca era stata richiesta dall'Ungheria. Appena saputo l'esito, i colleghi del gruppo parlamentare di Salis hanno festeggiato con lei tra baci, abbracci e anche un mazzo di fiori

I partiti contrari alla revoca (Renew Europe, Socialisti e democratici, Verdi e Sinistra) disponevano di 310 eurodeputati, meno della maggioranza fissata a 361. Ma astensioni, assenze o voti contrari tra le fila dei gruppi di centrodestra, soprattutto all'interno del Partito popolare e dei Conservatori e riformisti, hanno probabilmente fatto spostare l'ago della bilancia. Gli astenuti sono stati 17. Cento, invece, gli assenti.

“Questo voto è una vittoria per la democrazia, lo stato di diritto e l'antifascismo. Questa decisione dimostra che la resistenza funziona. Dimostra che quando rappresentanti eletti, attivisti e cittadini difendono insieme i valori democratici, le forze autoritarie possono essere affrontate e sconfitte”, scrive Salis in una nota, "la lotta è tutt'altro che finita. Le minacce permangono e continuare a lottare è essenziale. Tutti gli attivisti antifascisti presi di mira per aver sfidato l'autoritarismo e le forze fasciste devono essere difesi.

Poco più tardi, ai cronisti, ha invitato a mantenere l'attenzione sulla vicenda di una sua coimputata, detenuta a Budapest per analoghe accuse: Maja T., 24enne tedesca che si identifica come non binaria: "Dobbiamo occuparci di lei, è detenuta nelle carceri ungheresi in condizioni vergognose ed è sottoposta a un processo farsa, dove viene trascinata in catene come una bestia. Maja deve essere riportata a casa subito e deve essere processata in Germania".

Salis, eurodeputata italiana eletta nel 2024 con 178.202 voti, è stata detenuta in Ungheria dall'inizio del 2023 con le accuse di lesioni aggravate e partecipazione a un'organizzazione criminale dopo una contromanifestazione antifascista a Budapest del 10 febbraio 2023.  Militante antifascista e insegnante, è stata eletta nelle circoscrizioni nord-occidentale e insulare per Avs. Il processo in Ungheria ha suscitato proteste e denuncia di trattamenti disumani, soprattutto dopo la diffusione delle immagini della donna in tribunale in catene. L'evento provocò anche la convocazione dell'ambasciatore ungherese alla Farnesina, col ministro Tajani che disse “Stavolta si è ecceduto”. Salis ha sempre sostenuto di voler essere processata, ma in Italia, e denuncia una persecuzione politica da parte del governo Orbán.

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