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Flotilla, 46 italiani in carcere. La Marinette naviga ancora. Israele: detenuti 200 passeggeri.

Cagliari, 3 Ott 2025 - Le 41 imbarcazioni della Global Sumud Flotilla sono state abbordate e sequestrate da Israele a 70 miglia da Gaza, in acque internazionali. Arrestati 450 volontari, tra cui 46 italiani, poi trasferiti nel carcere di Ketziot: per loro espulsione o processo. Le autorità italiane chiedono notizie al Mossad. Il team legale della Flotilla denuncia: “Israele ha iniziato le udienze ad Ashdod senza assistenza legale”.

Altre 45 barche sono salpate dalla Turchia, in rotta verso le coste di Gaza.

Il Servizio Penitenziario Israeliano (Ips) ha reso noto di aver finora accolto oltre 200 detenuti della Global Sumud Flotilla diretta a Gaza. In una dichiarazione, l'Ips ha affermato che i detenuti sono stati trasferiti al carcere di Ktzi'ot, nel Negev, dove saranno sottoposti a un "procedimento legale da parte dell'Autorità per la Popolazione e l'Immigrazione".

Sono stati liberati dalle autorità di Israele i 4 parlamentari italiani che facevano parte della Flottilla.

Il senatore Marco Croatti, l'eurodeputata Annalisa Corrado, il deputato Arturo Scotto e l'eurodeputata Benedetta Scuderi, erano stati fermati mentre si avvicinavano alla costa di Gaza. Lo riferisce una nota della Farnesina. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani aveva avuto più contatti con il ministro israeliano Gideon Sa'ar chiedendo la liberazione immediata.   

La Marinette, una delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, sta ancora navigando tranquillamente in direzione Gaza: lo dicono i dati di tracciamento e la diretta streaming dell'organizzazione che si può seguire su https://globalsumudflotilla.org/live/

La Marinette avrebbe avuto problemi meccanici ed è rimasta indietro rispetto alla flotta principale di oltre 40 navi, intercettate e sequestrate con il loro equipaggio dalla Marina israeliana. Secondo la Flotilla, la Marinette si trova a meno di 80 miglia nautiche da Gaza. Il ministero degli Esteri israeliano aveva avvertito in precedenza che, se l’ultima nave si avvicinerà a Gaza, “anche il suo tentativo di entrare in una zona di combattimento attiva e di violare il blocco sarà impedito".

Un'altra flottiglia naviga in queste ore verso le acque di Gaza, dove potrebbe arrivare nel giro di pochi giorni: sono 11 imbarcazioni partite da Otranto e Catania, gestite da varie organizzazioni come la veterana Freedom Flotilla e l'esordiente ThousandMadleen.

L'unica nave di grande stazza è la “Conscience”, salpata da Otranto il 30 settembre, in ritardo rispetto alle altre. A bordo ci sono circa 150 persone, inclusi medici e giornalisti. 

''La notte l'abbiamo passata in veglia, seguendo cosa accadeva alla Global Sumud Flotilla. Rimaniamo determinati perché gli intenti sono gli stessi: rompere un assedio che Israele porta avanti da oltre 17 anni'' dice all'Adnkronos Francesco Prinetti, medico internista di Torino a bordo della nave. ''I nostri compagni sono stati illegittimamente attaccati contro ogni diritto internazionale. Sono state operazioni illegali, avvenute con la complicità dei governi. È il motivo per cui siamo ancora in viaggio: vogliamo rompere l'assedio, speriamo che Israele smetta di intercettare e assalire le navi", afferma Prinetti. 

"A migliorare l'umore a bordo, ieri sera, sono state le immagini delle persone scese in piazza subito dopo l'abbordaggio - spiega il medico - Noi siamo la flottiglia in mare, ma anche quella di terra è importante. Le manifestazioni rafforzano la nostra determinazione. Per me è la prima volta, dettata dall'urgenza e dalla coscienza di dover fare qualcosa''.

L'Onu non ritiene che la missione della Flotilla rappresenti una escalation nella crisi a Gaza. Lo ha detto il portavoce, Farhan Haq, rispondendo alla domanda di un giornalista. "Non riteniamo - ha dichiarato - che la Flotilla rappresenti un'escalation, ma siamo consapevoli di come la situazione si sia sviluppata sul terreno e in mare".

Raid e colpi d'arma da fuoco israeliani hanno ucciso almeno 57 palestinesi nella Striscia di Gaza, hanno dichiarato giovedì funzionari sanitari, mentre Hamas stava ancora valutando la sua risposta alla proposta del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump per porre fine alla guerra che dura da quasi due anni.

Il piano richiede che Hamas restituisca tutti i 48 ostaggi – circa 20 dei quali si ritiene siano vivi secondo Israele – rinunci al potere e si disarmi in cambio del rilascio di centinaia di prigionieri palestinesi e della fine dei combattimenti. Tuttavia, la proposta, che è stata accettata dal Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, non stabilisce alcun percorso verso la creazione di uno Stato palestinese.

I palestinesi desiderano la fine della guerra, ma molti ritengono che il piano favorisca Israele, e un funzionario di Hamas ha detto all'Associated Press che alcuni elementi erano inaccettabili, senza fornire ulteriori dettagli. Qatar ed Egitto, due mediatori chiave, hanno affermato che la proposta richiede ulteriori negoziati su alcuni punti.

Almeno 29 persone sono state uccise dal fuoco israeliano nel sud di Gaza, secondo l'Ospedale Nasser, che ha ricevuto i corpi. I funzionari locali hanno detto che 14 di loro sono stati uccisi in un corridoio militare israeliano dove ci sono stati frequenti spari intorno alla distribuzione di aiuti umanitari. Funzionari dell'Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa nella città centrale di Deir al-Balah hanno riferito di aver ricevuto 16 morti a seguito di attacchi israeliani.

Medici Senza Frontiere ha dichiarato che uno dei suoi terapisti occupazionali è stato ucciso a Deir al-Balah, in un attacco che ha ferito gravemente altre quattro persone. L'organizzazione benefica internazionale ha descritto Omar Hayek, 42 anni, come un "uomo tranquillo di profonda gentilezza e professionalità". Hayek, che era recentemente fuggito a sud da Gaza City, è il 14° membro del personale dell'organizzazione a essere stato ucciso a Gaza dall'inizio della guerra.

A Gaza City, i funzionari sanitari dell'Ospedale Shifa hanno riferito di aver ricevuto cinque corpi e diversi feriti, aggiungendo che il loro personale ha difficoltà a raggiungere l'ospedale mentre Israele conduce una grande offensiva volta a occupare la città.

Altri ospedali hanno riportato ulteriori sette decessi a causa del fuoco israeliano. Non c'è stato alcun commento immediato da parte dell'esercito israeliano, il quale afferma di colpire solo i militanti e accusa Hamas di mettere in pericolo i civili operando in aree popolate.

"Ciò che stiamo cercando di fare - ha aggiunto - è assicurarci che tutto venga risolto senza, in particolare, che venga arrecato alcun danno a coloro che stanno partecipando a questo atto non violento".

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