Cagliari, 3 Ott 2025 - “Dopo dieci mesi di annunci, il Governo Meloni mette la parola fine alla produzione di zinco e piombo a Portovesme. Non ci sono investitori, non ci sono soluzioni sull’energia, non ci sono garanzie occupazionali.
È l’ennesimo fallimento industriale di un esecutivo che non ha una politica, né per la Sardegna né per il Paese.” Lo afferma il segretario del PD della Sardegna Silvio Lai.
Il tavolo al Mimit ha dimostrato che il Governo è incapace di affrontare una crisi industriale: nessuna capacità di interlocuzione con i grandi player internazionali, nessuna innovazione nelle politiche energetiche, solo mesi di illusioni e promesse vuote. A pagare sono ancora una volta i lavoratori del Sulcis, già segnati da anni di crisi e incertezze.
In un momento in cui l’Europa spinge per l’autonomia sulle materie prime critiche, l’Italia non è in grado nemmeno di salvaguardare ciò che resta dei suoi poli industriali. La Sardegna diventa così il simbolo di un Paese senza rotta: zero energia competitiva, zero strumenti di politica industriale, zero garanzie per l’occupazione.
La Regione ha fatto ogni sforzo per garantire un contesto adeguato a innovare e completare le infrastrutture ma questo non è sufficiente quando si devono cercare player internazionali e relazioni con sistemi statali. Altro che centralità dell’Italia della Meloni, anche ieri è emerso il contrasto tra propaganda e realtà.
Chiediamo che il Governo venga immediatamente a riferire in Parlamento e che si apra una discussione seria su una politica industriale nazionale, perché non è più accettabile che ogni crisi si trasformi in un epilogo di abbandono e rassegnazione. La Sardegna non può essere la cartina di tornasole del vuoto strategico di questo Governo”. Com
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