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Sanità: firmato l’accordo integrativo regionale dei medici di medicina generale. Todde: “passi avanti concreti per la sanità pubblica”.

Cagliari, 30 Sett 2025 - Dopo oltre quindici anni di attesa, la Regione Sardegna ha firmato l’Accordo Integrativo Regionale dei medici di medicina generale. Un risultato che la presidente della Regione, Alessandra Todde, definisce “una scelta politica chiara, che mette al centro la medicina territoriale e i bisogni dei cittadini”.

“Oggi abbiamo messo fine a un’attesa durata più di 15 anni – ha dichiarato la presidente Todde –. La firma dell’Accordo Integrativo Regionale dei medici di medicina generale è una scelta politica chiara, che mette al centro la medicina territoriale e i bisogni dei cittadini. Con questo accordo rafforziamo la sanità di prossimità, miglioriamo le condizioni di lavoro dei medici e garantiamo ai sardi un’assistenza più capillare, continua ed efficace”.

L’intesa introduce strumenti innovativi come le Aggregazioni funzionali territoriali per ridurre gli accessi impropri ai pronto soccorso, nuove indennità per i professionisti che operano nelle aree disagiate, un potenziamento delle cure domiciliari in linea con gli obiettivi del PNRR, la presenza dei medici nelle Case e negli ospedali di comunità e un maggiore sostegno economico per l’acquisto di strumenti informatici e per l’impiego di collaboratori di studio.

“Questo accordo non è un punto d’arrivo – ha aggiunto Todde – ma parte di una strategia più ampia: ricostruire la sanità pubblica dopo anni di tagli e di mortificazione per costruire un sistema più moderno, equo ed efficace”.

La presidente ha ricordato che in questa stessa cornice si collocano anche le azioni già avviate negli ultimi mesi. A Nuoro, ad esempio, è stato attivato il Centro di Senologia dell’ospedale San Francesco, che tra aprile e settembre 2025 ha registrato 67 dimissioni, di cui 57 per ricoveri ordinari e 10 in day hospital, oltre a circa 400 prestazioni ambulatoriali. Sempre a Nuoro, da domani sarà operativo per la prima volta in Sardegna il modello “See and Treat”, un ambulatorio dedicato alle urgenze minori che consentirà di ridurre tempi di attesa e sovraffollamento, migliorando l’efficienza del servizio di emergenza-urgenza.

A Cagliari, invece, pochi giorni fa è stata somministrata per la prima volta la terapia genica per l’atrofia muscolare spinale a una bambina di pochi mesi, un traguardo che apre la strada a cure innovative e segna l’avvio di una rete pediatrica regionale di alto livello. Sul fronte chirurgico, l’attività ortopedica è cresciuta del 7,58% rispetto al biennio precedente, risultato ottenuto anche grazie all’apertura del nuovo reparto del CTO di Iglesias, dove sono già stati eseguiti oltre 150 interventi. Contestualmente, è stato rafforzato il Piano Oncologico Regionale e riorganizzata la Rete Chirurgica, con l’obiettivo di garantire cure oncologiche più omogenee, efficienti e vicine ai pazienti.

“La strada è lunga e i problemi sono ancora enormi – ha concluso la presidente Todde – ma proseguiamo a lavorare con tanta umiltà e amore per la nostra isola”. Red

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