Press "Enter" to skip to content

Scomparsa di Cinzia Pinna, il noto imprenditore del vino ha confessato: trovato il corpo. Delitto al momento inspiegabile e ad un appuntamento con la pistola. Forse premeditazione?

Tempio Pausania, 25 Sett 2025 – Nel tardo pomeriggio di ieri è stato ritrovato il corpo di Cinzia Pinna, la donna di 33 anni di Castelsardo scomparsa nelle prime ore del 12 settembre scorso. Il cadavere è stato ritrovato in un terreno di proprietà dell'imprenditore Emanuele Ragnedda, adiacente alla sua abitazione.

L'uomo ha confessato durante l'interrogatorio, ora concluso. Ragnedda, assistito dal suo avvocato Luca Montella, davanti ai Carabinieri e al procuratore di Tempio Pausania Gregorio Capasso, ha indicato dove si trova il cadavere della donna di 33 anni, originaria di Castelsardo, scomparsa la sera dell'11 settembre a Palau. 

Ragnedda, a bordo di un piccolo gommone, era partito dal porto di Cannigione diretto verso Baja Sardinia. Intercettato da una motovedetta della Capitaneria, ha terminato la corsa sugli scogli prima di raggiungere la casa dei genitori, dove i militari lo hanno bloccato. Secondo quanto si apprende, al momento del fermo l'imprenditore era armato, ma non avrebbe opposto resistenza. 

Questa mattina i Carabinieri specialisti del Ris si sono recati nella villa della tenuta vinicola dell'imprenditore, ad Arzachena, alla ricerca di tracce della donna.

L'ultimo contatto prima della scomparsa l'11 settembre

La 33enne si trovava a Palau la sera dell'11 settembre, in un locale con degli amici, poi dalla notte del suo cellulare si sono perse le tracce. Il 12 settembre i famigliari della donna hanno allertato i soccorsi e sono partite le ricerche. Volontari della protezione civile, Carabinieri e i Vigili del Fuoco di Arzachena insieme con l'Unità di Comando Avanzato di Sassari hanno messo in campo le unità cinofile e i SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) con i droni per setacciare la zona dell'agro di Palau e nella zona di Capo Ferro a Porto Cervo. 

Da ieri due uomini risultavano indagati dalla Procura di Tempio: uno per omicidio, l'altro per occultamento di cadavere. Secondo l'ipotesi, in attesa di conferme, Cinzia Pinna nella zona del porto di Palau avrebbe incontrato qualcuno con cui si sarebbe poi intrattenuta nelle ore successive, fino al possibile omicidio. Il corpo sarebbe stato fatto sparire da una seconda persona.

"Facciamo fare tutti gli accertamenti che competono all'autorità giudiziaria e poi nel merito degli argomenti mi riservo di ritornarci, per il momento non rilasceremo altre dichiarazioni". Lo ha detto ieri all'ANSA l'avvocato Luca Montella, il legale chiamato a difendere Emanuele Ragnedda, l'imprenditore del vino nell'inchiesta della Procura di Tempio sulla scomparsa di Cinzia Pinna.   

L'avvocato è da questa mattina a Palau nella tenuta vitivinicola Conca Entosa di proprietà di Ragnedda, dove sono iniziati gli accertamenti irripetibili dei Carabinieri del Ris di Cagliari alla ricerca di elementi utili alle indagini. In particolare viene setacciata l'abitazione all'interno della vasta tenuta: è qui, secondo l'accusa, che potrebbe essere maturato il delitto.   

Il corpo di Cinzia Pinna non è stato ancora trovato

Indagato per l'occultamento del cadavere è un giovane milanese di 26 anni. Anche i suoi avvocati, Antonello Desini, Nicoletta Mani e Maurizio Mani, sono in queste ore a Palau per seguire gli sviluppi dell'inchiesta. "Oggi iniziano gli accertamenti irripetibili tecnici nella casa del soggetto indagato per omicidio, che per noi sono estremamente importanti. Chiariranno la vicenda che finora è indefinita", hanno sottolineato i legali, che poi precisano: "Il nostro assistito e l''indagato per omicidio non erano amici, ma avevano un rapporto di mera conoscenza, non lo ha frequentato nei giorni della scomparsa e per quello che ci è dato sapere non conosceva la ragazza, quindi non si capisce perché è stato tirato in ballo".   

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »
More from PRIMA PAGINAMore posts in PRIMA PAGINA »

Comments are closed.