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Rifiuti domestici e industriali, Assessora Laconi: 17,5 milioni per impianti, Centri del riuso e nuove soluzioni di economia circolare.

Cagliari, 25 Sett 2025 - Con un intervento complessivo di 17,5 milioni di euro, la Giunta mira a rafforzare la prevenzione, il riuso e il riciclo, riducendo la necessità di ricorrere a discariche e termovalorizzatori. Su proposta dell’assessora della Difesa dell’Ambiente Rosanna Laconi, di concerto con l’Assessorato della Programmazione, con una delibera approvata dall’esecutivo regionale sono state approvate le modalità attuative delle Azioni 3.6.1 e 3.6.2 del Programma Regionale Sardegna FESR 2021-2027, destinate al miglioramento della gestione dei rifiuti domestici, industriali e commerciali.

“Con questo provvedimento – dichiara l’assessora Laconi – la Regione sceglie di investire in infrastrutture e strumenti mirati per ridurre i rifiuti, favorire il riciclo e dare nuova vita ai materiali, trasformando un impegno in azione. È un passo avanti che rafforza e fa crescere il sistema di economia circolare, a vantaggio dell’ambiente e del tessuto socioeconomico”.

Le risorse consentiranno di completare e potenziare l’impianto di compostaggio del CACIP a Macchiareddu, di realizzare nuovi centri del riuso nei comuni a maggiore densità abitativa e di istituire un’area pilota per il raggruppamento dei rifiuti speciali nell’agglomerato industriale di Oristano.

In particolare, l’Azione 3.6.1, dedicata ai rifiuti domestici, riceve una dotazione di 16,8 milioni di euro, che finanzierà il completamento della linea di digestione anaerobica e l’ampliamento della sezione di maturazione dell’impianto di compostaggio di Macchiareddu, oltre alla realizzazione di centri del riuso a favore dei comuni, con l’obiettivo di prevenire la produzione di rifiuti e favorirne il riutilizzo.

L’Azione 3.6.2, destinata ai rifiuti industriali e commerciali, prevede invece un finanziamento di 700 mila euro per la creazione di un polo logistico di raccolta e smistamento dei rifiuti speciali a Oristano, che fungerà da modello per future applicazioni in altri contesti territoriali.

“Con i centri del riuso e con l’attenzione ai rifiuti industriali – sottolinea l’assessora Laconi – vogliamo rafforzare una cultura del riutilizzo e della responsabilità condivisa, che genera benefici ambientali ma anche sociali, offrendo ai cittadini e alle imprese strumenti concreti per partecipare al cambiamento”.

Con questa decisione la Regione Sardegna compie un passo significativo per dare piena attuazione al principio europeo della gerarchia dei rifiuti, rafforzando il proprio impegno verso un futuro più sostenibile e attento all’ambiente e alla comunità.

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