Cagliari, 24 Sett 2025 - Anche la Sardegna, come altre regioni italiane, potrebbe avere presto una norma per il contrasto delle discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale e l’identità di genere delle persone. La Seconda Commissione ha iniziato in mattinata il ciclo di audizioni sulla proposta di legge n.29 sottoscritta da tutti i gruppi della maggioranza, prima firmataria Camilla Soru (Pd). Una proposta nata dal basso dopo alcuni incontri preparatori con associazioni e soggetti impegnati nella lotta alle discriminazioni.
L’organismo consiliare ha sentito in mattinata i rappresentanti del Movimento Omosessuale Sardo, Cgil Nuovi Diritti, Sarda Queer, Baa Ba Aps, Farmacia Politica, Arc Cagliari, Famiglie Arcobaleno e Unica Lgbt. Da parte di tutti è arrivato un plauso per l’avvio dell’iter legislativo che potrebbe dotare la Sardegna della legge più avanzata a livello nazionale. Altre regioni hanno già legiferato in materia come la Toscana, la Liguria, il Piemonte e l’Umbria. La proposta sarda interviene su diversi ambiti: culturale, scolastico, lavorativo, sanitario, penitenziario con l’obiettivo di promuovere il principio di uguaglianza e di pari opportunità tra le persone a prescindere dal loro orientamento sessuale, dell’identità di genere o della condizione di intersessualità offrendo la possibilità di vivere liberamente la propria affettività senza rinnegarla o nasconderla.
Il testo di 17 articoli detta le linee per il contrasto delle discriminazioni negli ambienti di lavoro e nei luoghi pubblici, definisce gli interventi in materia di politiche del lavoro e formazione professionale, precisa le garanzie per la formazione del personale della Regione e sulla “carriera alias”, il protocollo che consente a una persona transgender di essere riconosciuta, a scuola o nelle università, con un nome o genere diversi da quelli anagrafici. Nella proposta di legge anche le disposizioni per garantire il diritto alla salute dei detenuti, la tutela delle famiglie e le misure a sostegno delle vittime di discriminazioni o violenza. La dotazione finanziaria è di 600mila euro per il prossimo triennio.
Dalle associazioni sono arrivate alcune proposte di integrazione del testo che saranno prese in carico dalla Commissione. «La Regione Sardegna ha l’ambizione di avere in futuro la legge più completa e moderna in Italia – ha detto al termine della seduta la presidente della Commissione e prima firmataria della proposta di legge Camilla Soru – vogliamo essere un luogo inclusivo e ospitale dove nessun deve avere paura di essere discriminato per i propri orientamenti sessuali. La legge prevede che la Regione si costituisca parte civile contro i responsabili di atti discriminatori. Chi compie un reato sappia che questo non sarà considerato solo come un atto contro la persona ma anche contro l’istituzione». Nelle prossime settimane la Commissione proseguirà con le audizioni, l’obiettivo è arrivare all’approvazione del testo entro la fine dell’anno.
Programma gol - Nel corso della seduta mattutina, la Commissione ha espresso parere favorevole alla delibera di Giunta sul programma nazionale per la garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL). Il piano prevede interventi per la formazione e l’avvio di tirocini a favore di disoccupati. La dotazione finanziaria complessiva, tra nuovi stanziamenti ed economie realizzate nello scorso anno, è di 211 milioni di euro. Com
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