Gonnosfanadiga (Su), 24 Sett 2025 – Negli ultimi mesi il parroco della chiesa del Sacro Cuore di Gonnosfanadiga aveva dovuto fare i conti con ripetuti episodi di furto delle offerte destinate al sostentamento della comunità. E in seguito, preoccupato dal ripetersi di tali intrusioni, si è rivolto ai Carabinieri della Stazione del paese che già al primo intervento analizzarono le immagini del sistema di videosorveglianza parrocchiale riuscendo a individuare il presunto responsabile e a ricostruire le modalità dei colpi. In quella circostanza i militari predisposero un servizio di appostamento che portò all’arresto del giovane sospettato, poi rimesso in libertà nell’immediatezza per la tenuità del fatto, dopo aver restituito al parroco la modesta somma sottratta.
Tuttavia, nonostante il primo arresto, i furti non si sono fermati. Nella serata di ieri, a seguito dell’ennesima segnalazione del parroco, i Carabinieri hanno predisposto un nuovo servizio di osservazione in abiti civili che ha consentito di sorprendere nuovamente il lo stesso ragazzo, un 19enne disoccupato del posto, già noto alle Forze di Polizia.
Quindi il giovane era stato colto nell’atto di forzare altre cassette delle offerte, riuscendo ad appropriarsi di oltre 130 euro in banconote e monete, subito recuperati e restituiti al sacerdote.
Questa volta, nel rispetto dei diritti delle persone coinvolte e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato e salvo ulteriori approfondimenti, stante la fase attuale delle indagini preliminari, terminate le formalità di rito, l’arrestato è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo previsto per la mattinata odierna.
L’Arma dei Carabinieri, oltre a perseguire con fermezza i comportamenti illeciti, intende ora affiancare all’attività repressiva anche un’azione di sostegno e prevenzione: saranno infatti attivati i servizi sociali e la rete assistenziale del territorio per cercare di andare oltre la mera applicazione del diritto penale, indagando le cause profonde di tali condotte e provando a favorirne il superamento in un’ottica di reinserimento e recupero sociale.
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