Oristano, 20 Sett 2025 - Nelle notti tra il 15 e il 18 settembre scorse, si sono svolti dei servizi di controllo interforze mirati al contrasto alla pesca di frodo negli stagni della provincia.
L’operazione, oggetto di discussione in sede di Riunione Tecnica di Coordinamento delle Forze di Polizia presieduta dal Prefetto Salvatore Angieri a seguito di ripetute segnalazioni riguardanti attività di pesca di frodo nella zona, si è svolta sotto la direzione della Questura oristanese e ha coinvolto la Squadra Acque Interne della Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri, il Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale, la Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza, la Capitaneria di Porto e la Polizia Locale di Terralba.
Le forze in campo, lavorando in maniera sinergica, hanno effettuato sia vigilanze dinamiche delle aree interessate, sia appostamenti prolungati nei pressi degli stagni.
L’attività svolta ha portato a positivi riscontri.
Nello stagno di San Giovanni a Marceddì, oltre alla verifica delle regolari licenze possedute da 4 pescatori professionisti, in regola con i permessi e autorizzati a pescare, sono stati controllati 2 pescatori sportivi, che non potevano pescare in quella zona di stagno, in quanto oggetto di concessione demaniale esclusiva al Consorzio Ittico di Marceddì.
I due sono stati sorpresi a pescare dalla terraferma, nella zona nord dello stagno, servendosi di una bilancia con bastone. Per tale ragione, gli è stata contestata la sanzione amministrativa che punisce chiunque peschi in acque concesse per l’esercizio della pesca riservata senza il consenso del concessionario.
Si è inoltre proceduto al sequestro dell’attrezzatura e del pescato.
Nel Canale di Pesaria, in territorio di Oristano, è stata rinvenuta una rete da pesca di circa 50 mt armata con galleggianti di colore rosso, non appartenente alla società che ha quel tratto di stagno in concessione. Anche in questo caso si è proceduto a sequestro.
Le operazioni si inseriscono in un più ampio piano di controllo e tutela delle risorse ittiche, volto a contrastare pratiche illegali che danneggiano l’ecosistema e gli operatori regolari del settore.
Il Servizio interforze mira a garantire il rispetto delle normative vigenti in materia di pesca, non si escludono ulteriori verifiche nelle aree soggette a concessione.
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