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Vasta piantagione di Canapa Indiana trovata dai Carabinieri della Stazione di Oschiri e colleghi della compagnia di Ozieri; arrestati tre uomini.

Oschiri (SS), 19 Sett 2025 - Nel corso della settimana, a Oschiri (SS), i Carabinieri della Stazione del paese, con il supporto dei colleghi del Nucleo Operativo della Compagnia di Ozieri e dei militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna di Abbasanta (OR), hanno arrestato, in flagranza di reato, tre uomini ritenuti responsabili dei reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, furto aggravato e porto di oggetti atti ad offendere.

In particolare i militari della Stazione di Oschiri, hanno avviato una mirata attività finalizzata al contrasto della produzione delle sostanze stupefacenti in quanto, attraverso la quotidiana attività informativa e la costante presenza sul territorio di competenza, avevano rilevato che l’area posta lungo la riva nord del Lago Coghinas, nei pressi del Ponte “Diana”, era da qualche settimana interessata da anomali movimenti. E in considerazione del terreno aspro caratterizzato da fitta vegetazione e valutata la vastità del territorio da monitorare, è stato poi richiesto il supporto dei Carabinieri dello Squadrone Cacciatori che, grazie alle specializzazioni possedute, hanno eseguito per alcuni giorni discreti servizi di osservazione che consentivano di accertare che effettivamente, a pochi passi dal cantiere allestito per eseguire lavori di rifacimento di un ponte, era stata allestita una fiorente coltivazione di oltre 400 piante di Cannabis perfettamente curate e irrigate da un complesso idraulico a cascata servito da 3 diversi serbatoi d’acqua della capacità di 1.000 litri ciascuno.

Pertanto, dopo prolungati servizi di osservazione, i Carabinieri di Ozieri e Oschiri, unitamente ai Cacciatori di Sardegna, nel corso della notte si infiltravano nell’area e alle prime luci dell’alba, dopo aver risalito le rive del Coghinas, intervenivano bloccando i 3 uomini 2 mentre stavano irrorando la piantagione e curando il perfetto funzionamento dell’impianto di irrigazione. I Carabinieri pertanto sottoponevano a sequestro l’intera piantagione composta da oltre 400 piante, aventi un’altezza variabile tra gli 80 e 170 cm, diverse foto-trappole utilizzate per la vigilanza del sito, circa 1.000 metri lineari di tubazioni, 3 cisterne, diverse confezioni di concimi, insetticidi, attrezzatura da lavoro e per l’irrorazione di fitofarmaci. Inoltre gli arrestati sono stati trovati in possesso di 3 coltelli a serramanico di genere proibito. E nel corso delle conseguenti operazioni di smantellamento e distruzione della piantagione, il personale dell’Arma ha accertato che l’acqua utilizzata per irrorare le piante era stata trafugata tramite un allaccio abusivo.

Quindi al termine delle attività di rito, su disposizione della Procura della Repubblica di Sassari che dirige e coordina le indagini, i 3 arrestati sono stati accompagnati e rinchiuso presso la Casa Circondariale di Sassari Bancali, in attesa della celebrazione dell’udienza di convalida.

Per il principio della presunzione d’innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte alle indagini sarà definitivamente accertata solo se interverrà sentenza irrevocabile di condanna.

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