Gaza, 19 Sett 2025 - Israele sta "distruggendo completamente" la sua "immagine e credibilità" agli occhi dell'opinione pubblica mondiale, a causa delle vittime civili a Gaza. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in un'intervista alla televisione israeliana Channel 12. "Israele ha ottenuto risultati unici in termini di sicurezza", "ma condurre questo tipo di operazione a Gaza è totalmente controproducente e, devo dire, è un fallimento", ha dichiarato il leader francese.
L'Ufficio Onu per gli affari umanitari ha segnalato che le "ultime linee di sopravvivenza per i civili nella città di Gaza stanno crollando, in mezzo all'intensificarsi delle operazioni militari". "In soli cinque giorni - ha dichiarato il portavoce, Stephane Dujarric - undici strutture dell'Agenzia Onu per il soccorso e l'occupazione, che servivano come rifugi di emergenza per circa 11 mila persone a Gaza City, sono state danneggiate da colpi diretti o indiretti".
Il numero di sfollati all'interno della Striscia sta aumentando rapidamente, superando ormai il milione di persone dall'interruzione del cessate il fuoco a metà marzo. Solo nell'ultimo mese, ha aggiunto Dujarric, sono stati registrati "circa 200 mila nuovi sfollati dal nord al sud di Gaza, di cui 56 mila solo da domenica, e questo fino a ieri". Gli sfollati dormono per strada o in tende di fortuna.
Emergency si unisce alle mobilitazioni per la fine dei bombardamenti nella Striscia di Gaza in occasione dello sciopero proclamato dalla Cgil per venerdì 19 settembre: "Da più di un anno, attraverso i nostri operatori sanitari sul campo, siamo testimoni diretti della violenza indiscriminata esercitata contro gli abitanti della Striscia di Gaza in una spirale di disumanizzazione crescente. In 31 anni di interventi umanitari in zone di conflitto non abbiamo mai visto una tale brutalità, contro così tante persone, concentrate in pochi chilometri quadrati. Gaza City - commenta l'Ong fondata da Gino Strada - è stata distrutta e la sua popolazione è intrappolata tra bombe e macerie. Non c'è più un luogo sicuro per chi cerca di sopravvivere e nemmeno per chi fugge. Senza cibo, acqua e cure".
Emergency, ricorda ancora l'Ong - è presente nella Striscia con una sua clinica nella località di al-Qarara, nel governatorato di Khan Younis, dove visita in media 250 persone al giorno. Offre la sua assistenza anche nella clinica di medicina di base allestita dall'associazione locale Cfta (Culture & Free Thought Association) ad al-Mawasi, dove da novembre 2024 a luglio 2025 ha effettuato oltre 19.000 visite. Emergency è anche partita con la sua nave di ricerca e soccorso per accompagnare la Global Sumud Flotilla, con funzioni di nave osservatrice e di supporto medico e logistico. ''Finora l'Europa non ha voluto assumere azioni concrete per garantire la sopravvivenza delle centinaia di migliaia di civili che subiscono quotidianamente questa ferocia. E si è fatta complice di quanto sta succedendo a Gaza, che il recente pronunciamento della Commissione internazionale indipendente delle Nazioni Unite per l'inchiesta sui Territori palestinesi occupati ha definito come 'genocidio'. La voce dei cittadini e delle cittadine italiane è fondamentale per obbligare il governo ad agire ora".
Il blocco di opposizione a Benjamin Netanyahu potrebbe formare un governo se si votasse oggi in Israele. È quanto emerge da un sondaggio dell'emittente israeliana Channel 12.
Secondo il sondaggio se le elezioni si tenessero oggi, l'opposizione a Netanyahu potrebbe formare un governo senza i partiti arabi. Il Likud, pur perdendo un seggio rispetto alle precedenti elezioni, rimarrebbe comunque il primo partito alla Knesset con 24 seggi. Il secondo partito più numeroso sarebbe "Bennett 2026", il partito dell'ex Primo Ministro Naftali Bennett, che otterrebbe 21 seggi. Il terzo partito sarebbe Yisrael Beytenu di Avigdor Lieberman, con 11 seggi.
Seguono i Democratici, guidati da Yair Golan, e il partito Yeshar, fondato questa settimana dall'ex Capo di Stato Maggiore Gadi Eisenkot, che otterrebbero 10 seggi ciascuno, uno in meno rispetto alle elezioni precedenti. Più in basso nella lista ci sono Yesh Atid, guidato da Yair Lapid, e Shas, guidato da Aryeh Deri, che manterrebbero ciascuno 9 seggi, e United Torah Judaism, guidato da Yitzhak Goldknopf, con 7 seggi. I partiti arabi Hadash-Tàal e Ràam (guidati da Mansour Abbas) avrebbero 5 seggi ciascuno, mentre Sionismo Religioso, la formazione di estrema destra guidata da Bezalel Smotrich, supererebbe la soglia di sbarramento con 4 seggi.
Secondo il sondaggio, il blocco di Netanyahu avrebbe 49 seggi, i partiti arabi 10 e l'opposizione al Primo Ministro 61 senza i partiti arabi. Sarebbe possibile dunque, secondo il sondaggio, di fatto formare un governo basato sui partiti sionisti all'opposizione.
Oggi, venerdì 19 settembre, il mondo del lavoro sciopera e scende in piazza in tutta Italia “contro il genocidio” a Gaza. La giornata di mobilitazione è stata indetta dalla Cgil. Lavoratrici e lavoratori metalmeccanici, edili, chimici, dei trasporti, del commercio e della comunicazione si fermeranno per 4 ore. Il settore dell'agroindustria incrocerà le braccia nell'ultima metà del turno, quello dei bancari nelle ultime due ore, mentre quelli dell'istruzione e del pubblico impiego svolgeranno assemblee in tutti i luoghi di lavoro indossando rispettivamente un fiocco nero e il segno del lutto al braccio. Manifestazioni, presidi, sit-in e adunate.
Tra le tante grandi e piccole città italiane, anche Roma si appresta a vivere un venerdì impegnativo, con diverse zone della capitale che oggi saranno interessate da vari appuntamenti con l'obiettivo di dare il proprio sostegno a Gaza e alla Global Sumud Flotilla. In mattinata, alle 11:30, i promotori dello sciopero generale e della manifestazione romana si ritroveranno in piazza dei Cinquecento per presentare la giornata di lunedì.
La Cgil Roma e Lazio invece ha indetto invece uno sciopero regionale di 4 ore "da effettuarsi alla fine di ogni turno di lavoro per tutti i lavoratori dei settori privati", convocando poi un presidio alle 15 a piazza di Montecitorio, con altre sigle sindacali. Una mobilitazione, spiegano, che "nasce dall'urgenza di fermare l'invasione israeliana a Gaza e il genocidio del popolo palestinese". Fra gli aderenti, anche Emergency e Avs Roma e provincia.
Il procuratore generale dello Stato spagnolo, Alvaro Garcia Ortiz, ha autorizzato l'apertura di un'indagine preliminare sulle presunte "gravi violazioni del Diritto internazionale dei Diritti Umani e del Diritto Internazionale Umanitario" commessi dall'esercito israeliano sulla Striscia di Gaza. La decisione del PG è stata sollecitata dal capo della Procura per i Diritti umani e la Memoria Democratica, Dolores Delgado, che ha confermato l'apertura dell'indagine, in base al principio di giurisdizione universale, in dichiarazioni alla radio Cadena Ser.
Il ministro delle Finanze israeliano di estrema destra Bezalel Smotrich ha definito la Striscia di Gaza un ‘Eldorado immobiliare’, riferendosi al dibattito sul “giorno dopo” la guerra. Intervenendo al vertice sulla rigenerazione urbana organizzato dal Centro immobiliare e dal portale Madlan 2025, ha dichiarato che la ricostruzione della Striscia potrà trasformarsi in un investimento redditizio, rivelando di aver “già iniziato una trattativa con gli americani”.
Smotrich ha parlato di una visione “utopica” che circola anche nell'amministrazione Trump, descrivendola come un “business plan” costruito “dalle persone più professionali che ci siano”. Ha aggiunto che il progetto si trova ora sul tavolo del presidente degli Stati Uniti e che si sta verificando “come questa cosa diventa un Eldorado immobiliare, non sto scherzando, e si ripaga da sola”.
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