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La Sardegna scrive la storia: approvata la legge sul fine vita, Valdo Di Nolfo: “una svolta di civiltà che mette al centro la persona”.

Cagliari, 17 Sett 2025 – La legge sul fine vita è realtà: questa mattina la Regione Sardegna ha approvato la legge "Liberi Subito" sul suicidio medicalmente assistito, diventando la seconda Regione in Italia a dotarsi di una normativa in materia.
«Oggi la Sardegna scrive una pagina di civiltà che resterà nella storia della nostra Regione e del Paese. Con l’approvazione della legge sul fine vita restituiamo dignità, libertà ed equità a chi vive situazioni di sofferenza insostenibile, colmando un vuoto normativo che lo Stato continua a lasciare aperto», dichiara l’onorevole regionale Valdo Di Nolfo, tra i promotori della proposta.
Nel suo intervento in Aula, Di Nolfo ha sottolineato come «al momento non esiste nel nostro ordinamento alcun diritto esplicito a porre fine in modo volontario e dignitoso alla propria vita; al contrario, chi asseconda la volontà di un malato rischia di doverne rispondere penalmente». Da qui, l’urgenza di una legge regionale: «Non si può più tollerare che certi diritti, soprattutto quelli civili, siano effettivi solo per chi si può permettere lunghi e costosi viaggi all’estero. Abbiamo il dovere di garantire dignità e libertà di scelta anche a chi non ha risorse economiche».
Il consigliere ha inoltre ricordato che la Sardegna è una delle regioni con la più alta incidenza di SLA al mondo, e che «quando non esistono cure, allora scegliere di anticipare la propria morte, senza sofferenza e con dignità, diventa un diritto».
«La Sardegna si pone oggi all’avanguardia, diventando la seconda Regione in Italia – dopo la Toscana – ad approvare una legge chiara e regolata sul fine vita. È un atto di coraggio e responsabilità che parla di umanità e di civiltà», ha aggiunto Di Nolfo.
Infine, un ringraziamento all’Associazione Luca Coscioni «per l’instancabile lavoro che ha reso possibile questo risultato e per l’impegno costante nel portare avanti una battaglia di civiltà che oggi diventa realtà anche in Sardegna».

«Dedico questa legge alla memoria di Giovanni Nuvoli e di tutte le persone che hanno vissuto la sofferenza di non poter scegliere, morendo di fame di stenti. È a loro, e alle loro famiglie, che oggi restituiamo dignità e libertà», ha concluso Di Nolfo. Com

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