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Blue tongue 2024, la Giunta approva gli indennizzi per 26 milioni. L’assessore Satta: “Un cambio di passo nei tempi e nel valore riconosciuto al nostro patrimonio ovi-caprino”.

Cagliari, 17 Sett 2025 - Via libera alle direttive per la concessione degli indennizzi, per un totale di quasi 26 milioni, dovuti alla diffusione della Blue Tongue nel 2024, approvate dalla Giunta, su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Gian Franco Satta: “Oggi abbiamo mantenuto un altro impegno preso con gli allevatori della Sardegna. A distanza di tre mesi dalla certificazione di chiusura dei focolai da parte delle ASL, abbiamo adottato la delibera che stabilisce l’entità degli indennizzi e consentirà a Laore di avviare immediatamente le procedure per la presentazione delle domande. I danni causati dalla Blue Tongue nel 2024, con ultimo focolaio registrato lo scorso mese di marzo, verranno pagati entro questo autunno con importi più elevati rispetto al passato e attraverso lo stesso sistema utilizzato per il 2022 e il 2023, un sistema precompilato e facile da utilizzare che consentirà un’erogazione rapida delle risorse alle aziende agricole. Questa delibera segna un cambio di passo sia nei tempi che nel valore riconosciuto al nostro patrimonio ovi-caprino”.

Lo scorso anno la diffusione della malattia è stata molto importante e particolarmente aggressiva soprattutto a causa della circolazione del sierotipo 8 per il quale, in prima istanza, non era disponibile il vaccino. A chiusura dei focolai, con l’ultimo caso registrato lo scorso mese di marzo, infatti, la malattia aveva interessato 4.765 aziende con 1.448.109 capi presenti e ben 78.091 capi morti. La campagna vaccinale, partita con notevole ritardo soprattutto per il sierotipo 8, non era riuscita a contenere la diffusione della malattia e nonostante gli sforzi compiuti, a conclusione dell’epidemia i dati registrati erano certamente sconfortanti. Proprio per queste ragioni, fin da subito, l’Assessorato dell’Agricoltura in sinergia con l’Assessorato della Sanità e l’Assessorato dell’Ambiente avevano concordato la linea da seguire per il 2025, ovvero vaccinazione a tappeto e tempestiva e blocco all’erogazione di indennizzi per chi non avrebbe voluto vaccinare. Anche grazie a queste scelte, quest’anno i numeri sono ben diversi e certamente più confortanti. Ad oggi, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, si contano appena 770 capi morti contro i 64.000 registrati al 30 di settembre 2024. Solo ad agosto 2024 erano morti 11.000 capi, quest’anno da inizio diffusione della malattia con i primi casi segnalati lo scorso mese di luglio, il dato si attesta a circa l’1% rispetto all’anno precedente.

“Ricordo che lo scorso anno, dopo un paio di mesi dall’insediamento – aggiunge Satta – la Giunta ha approvato le direttive per gli indennizzi da Blue Tongue relativi agli anni 2022 e 2023, procedure poi chiuse tra fine 2024 e i primi mesi del 2025. Oggi, ad appena qualche mese dall’ultimo focolaio registrato, siamo in grado di avviare le procedure e pagare i danni da Blue Tongue del 2024/2025. Un'altra importante novità interessa il sistema utilizzato. A differenza del passato sono state stanziate le risorse per coprire il 100% del fabbisogno e questo consentirà di poter pagare a sportello senza dover attendere la presentazione di tutte le domande per conoscere complessivamente l’entità dell’aiuto richiesto”. Per quanto riguarda gli indennizzi, stabiliti dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, la cui dotazione finanziaria ammonta a poco meno di 26 milioni di euro, si registrano delle differenze rispetto al recente passato. Per i capi morti viene adottata una differenziazione tra capi iscritti ai libri genealogici, per i quali è previsto un indennizzo di 300 euro a capo, e capi non iscritti per i quali viene riconosciuto un indennizzo di 210 euro a capo, contro i 180 euro degli anni precedenti. Inoltre, per compensare il calo della redditività dei capi coinvolti presenti nei focolai, è stato previsto un indennizzo a capo pari ad 8 euro contro i 4,5 euro riconosciuti per le annualità precedenti. “Inoltre – spiega l’assessore – sul valore degli indennizzi, riconosciamo un prezzo giusto in linea con il valore commerciale e di produzione attuale. Siamo passati dalle 180 euro a capo morto riconosciute per la Blue Tongue 2022 e 2023, ad un importo che arriva fino a 300 euro per i capi in selezione e abbiamo raddoppiato l’importo riconosciuto per il calo della redditività che passa da 4,5 euro ad 8 euro per i capi produttivi presenti nelle aziende oggetto di focolaio. Ricordo che sino al 2021 gli indennizzi per la Blue Tongue erano di 150 euro per capo morto e di 3 euro per i capi coinvolti. Ringrazio ancora una volta il Tavolo Tecnico regionale per il lavoro svolto e tutte le Associazioni di categoria rappresentate nel Tavolo verde per il costante impegno a sostegno del comparto primario della nostra regione”. Com

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