Gaza, 17 Sett 2025 - Una commissione d'inchiesta internazionale indipendente delle Nazioni Unite ha accusato oggi Israele di aver commesso un "genocidio" nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra, il 7 ottobre 2023, con l'"intenzione di distruggere" i palestinesi. "Abbiamo concluso che a Gaza si sta verificando un genocidio e che continua a verificarsi, e che la responsabilità ricade sullo Stato di Israele", ha dichiarato la presidente della commissione, Navi Pillay.
Con l'intensificarsi dell'attacco israeliano a Gaza City, colpita da raid aerei notturni, Medici senza frontiere (Msf) condanna la "distruzione sistematica di un popolo" da parte di Israele. Christopher Lockyear, segretario generale di Msf, chiede al mondo di agire con urgenza per garantire un cessate il fuoco.
"Per molti a Gaza City, la fuga è impossibile. Tra questi, anziani, malati gravi, donne incinte o feriti. Le persone rimaste indietro sono state condannate a morte, mentre coloro che fuggono lo fanno sotto l'intensificarsi dei bombardamenti", ha dichiarato Lockyear. "Chi sopravvive al viaggio raggiungerà aree sovraffollate nella Gaza centrale e meridionale, dove non troverà sicurezza né beni di prima necessità. Una popolazione spinta sull'orlo del baratro da quasi due anni di estrema brutalità rischia la catastrofe". "Quello che sta accadendo a Gaza non è solo una catastrofe umanitaria, è la distruzione sistematica di un popolo. Israele sta commettendo un genocidio contro i palestinesi di Gaza, e lo sta facendo nella più assoluta impunità", ha denunciato Lockyear.
Ammonta ad almeno 106 morti il bilancio dei palestinesi uccisi ieri da Israele nella Striscia di Gaza. Lo riporta l'emittente qatariota Al Jazeera citando fonti mediche negli ospedali locali. Almeno 91 delle persone uccise negli attacchi israeliani di oggi hanno perso la vita a Gaza City.
Il criminale di guerra israeliano Benyamin Netanyahu accusa il governo qatariota, in conferenza stampa, che il Qatar finanzia Hamas e che l'attacco a Doha era "giustificato".
"L'offensiva terrestre di Israele a Gaza peggiorerà ulteriormente una situazione già disperata. Ciò comporterà più morti, più distruzione e più sfollati. Oggi la Commissione Ue presenterà misure volte a esercitare pressioni sul governo israeliano affinché cambi rotta riguardo alla guerra a Gaza. Sospendere le concessioni commerciali e imporre sanzioni ai ministri estremisti e ai coloni violenti segnalerebbe chiaramente che l'Ue esige la fine di questa situazione." Lo scrive su X l'Alto rappresentante Ue per la Politica estera Kaja Kallas.
L'esercito israeliano ha iniziato l'operazione di invasione a Gaza con la mobilitazione di 70.000 riservisti e altri 60.000 riservisti si uniranno a loro, con 130.000 riservisti che opereranno al picco. Lo rivelano fonti militari. L'ingresso a Gaza City arriva dopo che le forze hanno operato a Zeitun, Jabaliya e Sheikh Radwan nelle ultime settimane, mentre espandevano la loro presa operativa intorno a Gaza City.
"Chiediamo che l'Italia non sia complice dei crimini di Netanyahu a Gaza come in Cisgiordania, perché questa occupazione illegale da parte dell'esercito israeliano va fermata immediatamente, in particolare chiediamo di usare tutti gli strumenti di pressione per fermare il governo israeliano e chiediamo sanzioni". Lo ha detto la segretaria del partito democratico Elly Schlein intervenendo allo Speciale Tg3.
"Fa male constatare che Meloni ancora una volta sceglie invece Trump e Netanyahu e ferma una dura reazione europea, la Commissione europea ha annunciato che proporrà sanzioni al governo israeliano domani e il governo italiano era fra quelli che fermavano le pur timide sanzioni europee", ha aggiunto: "Chiediamo non si continui con le dichiarazioni di circostanza ipocrite, ma con fatti concreti, si mettano in campo sanzioni per il governo israeliano e chiediamo di interrompere il memorandum di collaborazione militare che ancora sussiste fra governo italiano e israeliano". Schlein inoltre chiede al governo "un pieno riconoscimento dello Stato di Palestina, perché anche i palestinesi hanno diritto a esistere e vivere in uno Stato che in questo momento viene occupato criminalmente dai tank israeliani".
"La nuova offensiva terrestre di Israele a Gaza City è orribile. Aggrava la crisi umanitaria e mette a repentaglio il rilascio degli ostaggi", afferma il ministero degli Affari Esteri del Canada aggiungendo che "il governo israeliano deve rispettare il diritto internazionale".
In una dichiarazione pubblicata sul suo account X, il dicastero di Ottawa continua dicendo che "il Canada si schiera a fianco dei partner internazionali nel sollecitare un cessate il fuoco immediato e permanente, aiuti umanitari senza restrizioni" nella Striscia di Gaza "e il rilascio di tutti gli ostaggi" israeliani.
Migliaia di israeliani hanno protestato davanti alla residenza del primo ministro Benjamin Netanyahu a Gerusalemme, mentre aumentano i timori per la sorte degli ostaggi dopo che Israele ha lanciato un'operazione per conquistare Gaza City. Mentre la protesta principale si è svolta davanti alla residenza del premier, diverse centinaia di persone hanno protestato davanti al suo ufficio.
"Non è nel ruolo del segretario generale effettuare la descrizione legale di genocidio, ma questo non significa che non considero che quello che succede a Gaza sia orrendo. Vediamo una distruzione massiccia e ora la sistematica distruzione di Gaza City, la massiccia uccisione di civili e ostacoli drammatici alla distribuzione degli aiuti. Indipendentemente dal nome, la verità è che questo è moralmente, politicamente, e legalmente intollerabile". Lo ha detto il segretario generale Onu Antonio Guterres dopo che una Commissione indipendente di inchiesta Onu ha stabilito che Israele ha commesso un genocidio a Gaza.
Entro fine mese la carestia a Gaza riguarderà più di 640.000 persone rispetto al mezzo milione attuale. E' quanto ha denunciato il capo degli aiuti delle Nazioni Unite, Tom Fletcher, parlando di "una carestia prevenibile e prevedibile" che la comunità umanitaria "può fermare". Invitando il mondo ad agire Fletcher ha dichiarato "le donne, gli anziani e i bambini di Gaza non possono nutrirsi di dichiarazioni di preoccupazione".
"Abbiamo bisogno che i valichi siano aperti, che sia assicurato un accesso funzionale, che sia garantito un passaggio sicuro e senza ostacoli a Gaza, che i saccheggi siano fermati, che gli ostaggi siano rilasciati e che sia stabilito un cessate il fuoco immediato", ha aggiunto. Secondo l'Onu, un terzo dei centri di trattamento della malnutrizione a Gaza City sono già stati chiusi a causa di ordini di sfollamento forzato mentre il Ministero della Saluteha annunciato che altre tre persone sono morte di malnutrizione e fame nelle ultime 24 ore. In totale, il ministero riferisce che 425 persone sono morte di malnutrizione e fame a Gaza, circa un terzo delle quali sono bambini.
Ieri l'Onu per bocca di Francesca Albanese ha parlato di 65mila vittime nella Striscia, ma potrebbero essere molte di più: il video della dichiarazione.
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