Varsavia, 14 Sett 2025 - I droni di Vladimir Putin attaccano in Ucraina e in Polonia scatta un nuovo allarme. E una nuova reazione della Nato. Mentre anche in Romania un velivolo senza pilota ha sconfinato nello spazio aereo di Bucarest innescando un'operazione di sorveglianza: i caccia lo hanno seguito fino a quando "non è scomparso dai radar". L'allerta è tornata alta quando su x il comando operativo delle forze armate ha scritto: "a causa della minaccia al confine con la Polonia, aerei polacchi e alleati operano nel nostro spazio aereo e i sistemi di difesa aerea e di ricognizione radar basati a terra hanno raggiunto il massimo livello di allerta", riportando subito alla notte fra il 9 e il 10 settembre e l'intrusione di una ventina di droni russi nello spazio aereo polacco - per lo più abbattuti dall'aeronautica di Varsavia con l'aiuto alleato - che ha potenziato il timore per venti di guerra che spirano troppo vicino ai confini dell'occidente.
Questa volta l'allarme è subito rientrato, con la rassicurazione di "minaccia scongiurata" diffusa subito dopo dal premier Donald Tusk, sottolineando come si fosse trattato di un'operazione "preventiva", mentre riapriva anche l'aeroporto di Lublino che era stato messo temporaneamente in stand-by. Ma le parole di Tusk non lasciano spazio a dubbi sulla tensione che è palpabile: "restiamo vigili", scrive, dopo aver ringraziato "tutti coloro che sono stati coinvolti nell'operazione, sia in aria che a terra". L'episodio non è altro infatti che la tangibile conferma del rinnovato senso di urgenza imposto dalla crisi dei droni in Polonia, con la Nato chiamata a reagire lanciando l'operazione sentinella est. Ovvero la necessità di darsi strumenti nuovi e concordati per far fronte a uno scenario che fino ad ora sembrava forse poter rimanere limitato ai dossier dei 'contingency plans' tracciati dai vertici militari.
Da Washington il segretario di stato Marco Rubio sottolinea che l'incursione di droni russi nei cieli polacchi di inizio settimana è stato uno "sviluppo spiacevole e pericoloso". "La domanda è se i droni siano stati indirizzati appositamente verso la Polonia. Se è così, se le prove ci porteranno a questa detto. E questo mentre proseguono le esercitazioni congiunte di Russia e Bielorussia, 'Zapad 2025', a ridosso dei confini europei: Mosca riferito di suoi mig equipaggiati con missili ipersonici Kinzhal in volo sulle acque neutrali del mare di Barents nell'ambito di "una missione di addestramento al combattimento". "Gli equipaggi si sono esercitati nel lancio di un attacco aereo simulato contro strutture di importanza critica di un nemico fittizio", ha reso noto il ministero russo della difesa. Così il prossimo mercoledì il consiglio atlantico si riunirà nuovamente e studierà meglio i dettagli della sentinella, con ogni paese chiamato a esplicitare il suo contributo. Resta il fatto che l'alleanza, quando si tratta di droni, non ha il know-how dell'ucraina e dunque le tecniche messe a punto da kiev in questi quasi quattro anni di guerra iniziano a far gola.
Un gruppo di ufficiali polacchi, ad esempio, sta per recarsi nella capitale ucraina in 'stage'. "Prevediamo che la delegazione arriverà giovedì per collaborare con le nostre forze: oggi solo noi abbiamo l'esperienza necessaria per affrontare sfide", ha dichiarato il ministro degli esteri Sybiha. Una condizione che permette a Volodymyr Zelensky di lanciare, anche lui, un'offerta ai partner: "proteggiamo insieme i nostri cieli".
Il ministero della Difesa rumeno ha dichiarato che lo spazio aereo del Paese è stato violato da un drone durante un attacco russo alle infrastrutture nella vicina Ucraina. I jet "hanno rilevato un drone nello spazio aereo nazionale" e lo hanno seguito fino a quando "non è scomparso dai radar" vicino al villaggio di Chilia Veche, ha aggiunto. Il drone "non ha sorvolato aree popolate e non ha rappresentato una minaccia imminente per la sicurezza della popolazione", si legge nella nota in cui si specifica che mezzi sono pronti a essere schierati "per iniziare la ricerca di eventuali detriti del velivolo".
Il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha definito l'incursione di 17 droni di fabbricazione russa nello spazio aereo polacco durante un attacco all'Ucraina all'inizio di questa settimana uno "sviluppo sfortunato e pericoloso".
"La domanda è se i droni fossero specificamente mirati a colpire la Polonia. Se così fosse, se le prove ci portano lì, allora ovviamente la situazione sarà... molto surriscaldata", ha detto Rubio ai giornalisti a Washington.
L'incursione di droni russi nello spazio aereo polacco è "un avvertimento per tutta l'Europa". Lo scrive su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
"Chiunque desideri la fine di questa guerra deve fare ciò che è necessario per fermare la macchina da guerra russa. Contiamo su passi forti da parte degli Stati Uniti, insieme a tutti, - una politica forte di sanzioni e dazi. Qualcosa che sarà un argomento per molti nel mondo", sottolinea Zelensky, "tutti vedono che la guerra della Russia contro l'Ucraina è la guerra di Putin. Tutti vedono che i droni russi contro la Polonia sono anch'essi la guerra di Putin. E questo è un avvertimento non solo per i polacchi, ma per tutti in Europa. I droni russi possono coprire distanze molto maggiori".
Il presidente ucraino chiede quindi "a tutti i partner di smettere di cercare scuse per non imporre certe sanzioni, - a tutti: Europa, Stati Uniti, paesi del G7 e del G20". "La pace è la via. La via che bisogna percorrere dalla guerra alla pace. Tutti devono percorrere questa via, e le sanzioni ne sono parte. Se Putin non vuole la pace, bisogna costringerlo alla pace. La guerra di Putin finirà quando lui - proprio lui - non potrà più continuarla", conclude il leader di Kiev.
Alla fine l’estremista di destra presidente americano Trump con grave ritardo “ha ammesso ai suoi confidenti di aver valutato male il desiderio di pace di Putin”. Lo scrive il sito investigativo statunitense Axios citando una propria fonte.
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