Washington, 6 Sett 2025 - ''La guerra in Ucraina deve finire o sarà l'inferno''. Lo ha dichiarato il presidente americano Donald Trump parlando allo Studio Ovale e sottolineando che ''se la guerra non finirà, altri pagheranno''. Si tratta di ''una vergogna, voglio che finisca'', ha insistito Trump.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto che l'Europa "vuole vedere finire" la guerra in Ucraina. "Vogliamo salvare molte vite - ha detto - e faremo qualcosa in questo senso. Penso che la gente si aspetti che li aiuteremo. L'Europa sarà di gran lunga la prima a intervenire, e vuole essere la prima, vuole, vuole vederla finire. L'Europa vuole vederla finire".
Vladimir Putin, dal palco del forum economico di Vladivostok, ha mandato un avvertimento diretto: qualsiasi presenza militare occidentale in Ucraina verrebbe considerata un bersaglio da eliminare. Nessun giro di parole: "Se compariranno truppe, soprattutto ora che i combattimenti sono in corso, saranno obiettivi legittimi", ha scandito il presidente russo. Una provocazione dopo l'altra. Mosca, coerente con la propria linea, respinge da tempo l'idea di contingenti stranieri a Kiev, bollandola come inaccettabile minaccia alla sicurezza nazionale. Putin ha però lasciato spazio alla retorica pacificatrice, sostenendo che l'unica logica presenza sul campo potrebbe essere quella di un accordo di pace duraturo: "In quel caso non avrebbe senso alcuna presenza militare". Il Cremlino ha ribadito anche l'offerta - già archiviata da Kiev - di ospitare colloqui di pace a Mosca, garantendo sicurezza e condizioni di lavoro adeguate. Zelensky, comprensibilmente, non sembra incline a fidarsi. Infine, Putin ha storto il naso davanti all'ipotesi di spostare l'eventuale tavolo negoziale altrove: "Se ci dicono che dobbiamo andare da qualche altra parte per incontrarli, sono richieste eccessive".
"Non saranno numeri a una cifra, ma dell'ordine delle migliaia" i soldati stranieri dispiegati in Ucraina nel quadro delle garanzie di sicurezza in un eventuale accordo per una tregua o per la pace con la Russia, ha anticipato Volodymir Zelensky, nella conferenza stampa che ha tenuto con il Presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, precisando tuttavia che "è ancora presto per parlarne".
L'Ucraina ha avviato in Danimarca la sua prima linea di produzione congiunta di droni e punta a sviluppare ulteriori programmi di cooperazione nel settore della difesa con altri Paesi europei. Lo scrive Kiyv Independent citando le parole del presidente Volodymyr Zelensky. La notizia arriva a due mesi dalla firma di un accordo di difesa tra Kiev e Copenaghen, il 4 luglio, che consente alle aziende ucraine di armamenti di aprire stabilimenti produttivi su suolo danese. "Stiamo sviluppando la co-produzione con i Paesi europei. La prima linea è già stata avviata in Danimarca", ha detto Zelensky in conferenza stampa con il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. "Abbiamo concordato tutto ed è già in fase di lancio. Simili linee saranno aperte anche in altri Paesi europei". Il presidente ucraino ha sottolineato che tali partenariati sono fondamentali per garantire sicurezza a Kiev e aumentare la pressione sul presidente russo Vladimir Putin affinchè accetti di sedersi al tavolo dei negoziati.
Troppi disertori in Ucraina e lo stato approva legge che li persegue più severamente. Infatti vi è stata una protesta in Piazza Indipendenza a Kiev contro il progetto di legge approvato in prima lettura ieri dal parlamento ucraino, che prevede l'inasprimento della responsabilità penale nei confronti dei soldati in caso di disobbedienza. Lo rende noto Ukrainska Pravda. I manifestanti mostrano cartelli fatti a mano con la scritta: "State punendo quelli sbagliati", "Dobbiamo proteggere coloro che ci proteggono", "La repressione non è disciplina". "La manifestazione è stata approvata dall'amministrazione militare e dall'amministrazione statale della città di Kiev. La polizia del dialogo ci aiuterà a garantire la sicurezza durante il raduno", affermano gli organizzatori della protesta.
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