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Dermatite bovina: riunione con le Associazioni di categoria sugli indennizzi. L’assessore Satta: “Clima molto collaborativo”.

Cagliari, 4 Sett 2025 - Si è riunito oggi, presso l’Assessorato dell’Agricoltura, il “tavolo verde” con le associazioni professionali agricole per discutere sulle proposte elaborate dal Tavolo tecnico regionale relativamente agli indennizzi per gli allevatori, conseguenti alla diffusione della dermatite nodulare contagiosa dei bovini.

Rispetto allo stanziamento previsto con la Legge Regionale 22/2025 pari a 18.200.000 euro, 1.000.000 è destinato alle imprese operanti nel settore della macellazione e trasformazione delle carni e verrà gestito dall’Assessorato dell’Industria mentre 17.200.000 euro verranno gestiti dall’Agricoltura, per il tramite dell'Agenzia Laore, a sostegno delle imprese zootecniche destinatarie di ordine di abbattimento forzoso del bestiame o comunque colpite da misure sanitarie restrittive volte al contenimento del contagio.

Durante il Tavolo, al quale hanno partecipato anche i Direttori generali dell’Assessorato, di Laore e di Agris e i rispettivi servizi di riferimento, l’assessore Satta ha illustrato le misure di intervento che interesseranno principalmente due casistiche. La prima prevede l’erogazione di aiuti, in regime de minimis, alle imprese sede di focolaio e destinatarie di un ordine di abbattimento, con il riconoscimento di un aiuto per garantire la continuità aziendale calcolato sulla “Produzione standard” relativa ai bovini allevati. Il dato relativo alla produzione standard limitatamente ai bovini verrà acquisito automaticamente dal fascicolo aziendale dell’impresa. Questa misura consentirà la ripresa dell’attività d’impresa e sarà aggiuntiva ai ristori a capo che verranno elargiti dal Sistema sanitario regionale.

La seconda misura, invece, prevede la concessione di indennizzi per i capi morti di dermatite negli allevamenti oggetto di focolaio prima dell’abbattimento, applicando lo stesso valore Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) utilizzato dalle Asl per il pagamento dei capi abbattuti, oltre agli indennizzi per la mancata movimentazione dei capi a seguito delle ordinanze restrittive di contenimento della malattia. In quest’ultimo caso il “tavolo verde” ha esaminato le proposte avanzate dal Tavolo tecnico e ha concordato di chiedere un’ulteriore riflessione per l’individuazione dell’importo definitivo, tenendo conto di tutti i costi di gestione legati al mantenimento dei capi nelle aziende.

Gli indennizzi per la mancata movimentazione interesseranno i capi presenti nelle aziende di età compresa tra i 6 e 18 mesi e dai 2 ai 4 mesi limitatamente agli allevamenti da latte, ai quali verrà riconosciuto un valore a capo per ogni giorno di permanenza in azienda. La prima finestra temporale che verrà presa come riferimento è quella che va dal 2 luglio al 2 settembre e la concessione dell’indennizzo sarà subordinata alla vaccinazione dei capi presenti negli allevamenti.

Si prevede, inoltre, una volta disponibili i dati definitivi sul bilancio 2025, di riconoscere un ulteriore contributo per l’eventuale riduzione del fatturato dovuto al deprezzamento del valore dei capi venduti.

Questo il commento dell’assessore dell’Agricoltura Gianfranco Satta: “Sono molto soddisfatto del clima di collaborazione instaurato con il tavolo nella gestione dell’emergenza. Le associazioni professionali hanno accolto con favore le misure proposte e hanno chiesto un maggiore sforzo di riflessione sull’entità dell’indennizzo giornaliero per i maggiori costi di gestione dovuti alla mancata movimentazione. Nelle prossime ore Agris, che tra le altre cose gestisce anche allevamenti bovini propri, valuterà i parametri di riferimento per capire se vi sono ulteriori margini da proporre al Tavolo tecnico. A giorni presenterò la delibera di istituzione dell’aiuto alla Giunta regionale e avvieremo quanto prima le procedure di indennizzo che saranno snelle e celeri. Ringrazio ancora una volta le associazioni per la grande professionalità e serietà dimostrate in questi mesi nel sostenere le attività realizzate da questo Assessorato e dai Servizi veterinari per contrastare la malattia e per raggiungere, si spera il prima possibile, i parametri minimi che consentiranno di dichiarare la Sardegna indenne dalla dermatite e quindi di riprendere a pieno tutte le attività”. Red

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