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“L’Arte dei Giganti” del musicista e compositore Gavino Murgia in anteprima venerdì 29 agosto alle 21.30 all’Anfiteatro Comunale di San Gavino Monreale e domenica 31 agosto alle 21.30 a Lo Quarter di Alghero per un doppio appuntamento firmato CeDAC Sardegna.

Cagliari, 28 Ago 2025 - Un viaggio sonoro e immaginifico alla (ri)scoperta delle antiche civiltà dell'Isola con “L'Arte dei Giganti”, un progetto del polistrumentista e compositore nuorese Gavino Murgia (produzione MedinSard) che sarà presentato in anteprima venerdì 29 agosto alle 21.30 all'Anfiteatro Comunale di San Gavino Monreale per SanG/Arena 2025 e domenica 31 agosto alle 21.30 a Lo Quarter di Alghero per Alghero Estate, con un duplice appuntamento sotto le insegne del CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna per il patrocino e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura e della Regione Autonoma della Sardegna, con il patrocinio del Comune di Alghero e il sostegno della Fondazione Alghero per l'evento nella città catalana e con il contributo della Fondazione di Sardegna.

“L'Arte dei Giganti” è un'opera multimediale dove le musiche originali scritte ed eseguite dal vivo da Gavino Murgia (sassofoni, voce e flauti), che divide il palco con Marcello Petghin (chitarre) e Luciano Biondini (fisarmonica), Peppe Frana (oud e saz) e Jarrod Cagwin (batteria e percussioni), si intrecciano e “dialogano” con le antiche sculture di pietra e le iconiche statuette di bronzo ma anche con le creazioni di Costantino Nivola, Maria Lai e Pinuccio Sciola, per offrire «un’esperienza immersiva profondamente identitaria» – sottolinea Gavino Murgia, jazzista di fama internazionale, artefice del progetto – «raccontando l’evoluzione del pensiero creativo e simbolico degli abitanti dell’isola, dall’età neolitica ai giorni nostri».

«Il progetto nasce dall’idea di esplorare e di mostrare al mondo il DNA artistico della Sardegna: un codice fatto di segni, forme, materiali e visioni, custodito e trasformato nel tempo, generazione dopo generazione» – spiega Gavino Murgia –. «Durante il concerto, la scena si anima grazie a grandi led wall che proiettano un flusso di opere d’arte, reperti, figure scolpite nella pietra e nel bronzo, dando vita a un racconto iconografico che si intreccia profondamente con la musica dal vivo». 

“L'Arte dei Giganti” rappresenta così un omaggio ai maestri che fin da epoche remote hanno plasmato rocce e metalli per trarne l'effigie di arcaiche divinità accanto agli enigmatici menhirs e alle figure di re e guerrieri, sacerdoti e sacerdotesse dei bronzetti nuragici, oltre alla “madre dell'ucciso”, alle navicelle e alle torri, preziose testimonianze di un'antica civiltà fiorita tra II e I millennio a. C. nel cuore del Mediterraneo. 

«Il racconto prende avvio con la misteriosa bellezza della Venere di Macomer, statuina neolitica che racchiude in sé il mistero del sacro femminile, simbolo di fertilità e vita» – rivela Gavino Murgia –. «Da lì, il cammino si estende verso le Dee Madri scolpite in pietra, archetipi della maternità universale, e si giunge ai misteriosi e straordinari pozzi sacri capolavori architettonici e simbolici dell’età nuragica. Luoghi in cui cielo e terra si incontrano attraverso l’acqua, custodi di riti legati all’astronomia, alla fertilità e al culto delle acque: spazi sacri scolpiti con una precisione sorprendente testimonianza di un’intelligenza spirituale e scientifica profondissima». 

L'affascinante itinerario nella preistoria e nella storia dell'Isola prosegue «tra i silenzi millenari dei Menhir disseminati nei paesaggi sardi – figure ancestrali che sembrano parlare con le stelle – fino ai bronzetti nuragici, piccole ma potenti sculture che raccontano la vita, il mito e la società dei sardi dell’età del bronzo: guerrieri, sacerdotesse, animali imbarcazioni, figure sacre» – aggiunge Gavino Murgia –. E conclude: «Ogni oggetto è una narrazione condensata, un ponte tra l’umano e il divino. Il racconto visivo e sonoro arriva infine all’epoca moderna, con le forme liriche e radicali dell’arte contemporanea: la poesia cucita di Maria Lai, le architetture sospese tra modernità e arcaicità di Costantino Nivola, l’intensità emotiva delle sculture di Francesco Ciusa, le visioni potenti di Fancello». 

Ne “L'Arte dei Giganti” – che sembra evocare i “guerrieri di pietra”, silenziosi guardiani riemersi dal passato, ma in realtà, come afferma Gavino Murgia, si riferisce ai grandi artisti che nell'arco dei millenni hanno dato forma all'immaginario, traducendolo in sculture di pietra o metallo, dalle arcaiche divinità femminili alla sintesi grafica dei menhirs, fino alla ricchezza di dettagli dei bronzetti per arrivare alla modernità delle opere di artisti come Costantino Nivola e Maria Lai (che reinterpretano, tra l'altro, l'iconografia delle dee madri), la raffinatezza e la forza espressiva delle sculture di Francesco Ciusa e lo straordinario talento plastico che emerge nelle creazioni di Salvatore Fancello, fino i magici strumenti di Pinuccio scuola, il “maestro delle pietre sonore”. 

Un emozionante viaggio tra sonorità antiche e moderne, in cui si fondono echi ancestrali, jazz ed elettronica, in un “dialogo” tra musica e immagini per mettere in risalto il ricco patrimonio archeologico e artistico della Sardegna, tra i volti enigmatici delle divinità mediterranee e le stele megalitiche accanto alle architetture sacre e profane, dai complessi nuragici ai santuari e alle necropoli, per giungere fino alle più recenti declinazioni della pittura e della scultura nell'Isola, in cui riaffiorano segni e simboli della tradizione, sapientemente reinterpretati in chiave contemporanea tra Ottocento e Novecento, fino alle soglie del Terzo Millennio. 

«La cronologia delle opere guida la trama del concerto: arte e musica scorrono insieme come un unico respiro» – sottolinea Gavino Murgia –. «I paesaggi sonori creati dalle musiche originali dialogano con le immagini, evocando un tempo sospeso, in cui il passato diventa presente e la tradizione si rinnova. “L'Arte dei Giganti” è un atto d’amore verso la Sardegna e i suoi artisti; è una celebrazione del genio silenzioso e resistente che, attraverso sette millenni, ha contribuito a plasmare l’identità culturale dell'isola, del Mediterraneo e dell’umanità intera».

Gavino Murgia polistrumentista e compositore con salde radici nella cultura sarda, con all'attivo un'intensa carriera con collaborazioni con artisti come Rabih Abou Kalil, Boby McFerrin, Steve Swallow, Al Di Meola, Michel Godard, Antonello Salis e Paolo Fresu, ma anche Massimo Ranieri, Noa e Gianna Nannini unisce alla formazione jazzistica uno spiccato interesse per le sonorità mediterranee e il gusto per l'improvvisazione e per la sperimentazione. 

“L'Arte dei Giganti” è il suo nuovo progetto musicale, prodotto da MedinSard / Centro di Produzione Musicale di Sardegna Concerti (uno dei tredici CPM italiani riconosciuti e finanziati dal MiC / Ministero della Cultura per il triennio 2025/2027), in coproduzione con Rete Sinis, e dopo la duplice anteprima estiva nell'Isola per CeDAC verrà presentato in prima nazionale a fine novembre al Teatro Massimo di Cagliari in occasione dell'European Jazz Expo 2025.

Sang/arena 2025

Anfiteatro comunale – San Gavino Monreale.

“L’Arte dei Giganti”, viaggio multimediale alla scoperta della cultura millenaria della Sardegna un progetto di Gavino Murgia

29 agosto – ore 21.30

biglietti:

intero euro 15 – ridotto euro 12 (abbonati CeDAC)

prevendite online: https://www.vivaticket.com/it/ticket/l-arte-dei-giganti/273740

per informazioni: cell. 3404041567 – www.cedacsardegna.it

NB in caso di pioggia gli eventi si svolgeranno al Teatro Comunale di San Gavino Monreale

Alghero estate 2025

Lo Quarter – Alghero anfiteatro comunale - San Gavino Monreale

“L’Arte dei Giganti”

viaggio multimediale alla scoperta della cultura millenaria della Sardegna

un progetto di Gavino Murgia

31 agosto – ore 21.30

biglietti:

posto unico 25 euro

prevendite online: https://www.vivaticket.com/it/ticket/l-arte-dei-giganti/270530

per informazioni: cell. 3494127271 – e-mail: iousaidaniela@tiscali.it

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