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La giunta adotta il piano di individuazione delle zone di accelerazione terrestre per gli impianti a fonti rinnovabili. Cani: “rispettiamo le regole a tutela delle comunità”. Spanedda: “il territorio lo programmiamo noi”.

Cagliari, 28 Ago 2025 - La Giunta Regionale, su proposta dell’Assessore dell’Industria, Emanuele Cani, d’intesa con l’Assessore degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica, Francesco Spanedda, ha adottato questa mattina la proposta di Piano Regionale di Individuazione delle Zone di Accelerazione Terrestri per gli impianti di produzione e di stoccaggio di energia da fonti rinnovabili.

Con questo adempimento, la Giunta ha ottemperato alle prescrizioni della normativa nazionale derivanti dalla legge 18 luglio 2025, n. 105 – conversione in legge del Decreto Legge 73/2025 - che prescrive l’adozione dei Piani da parte delle Regioni e la loro sottoposizione alla Valutazione Ambientale Strategica entro il 31 agosto 2025.

“Con l’approvazione di questo documento, ancora una volta la Regione Sardegna dimostra di rispettare le regole, a tutela delle comunità e dei territori”, sottolinea l’assessore Cani.

L'assessore dell'Urbanistica Francesco Spanedda ha commentato: “La Regione non si sottrae alle proprie responsabilità: il territorio lo programmiamo noi, senza commissariamenti esterni, secondo l’interesse dei cittadini, con attenzione al paesaggio e all’ambiente. Con il Piano di accelerazione abbiamo individuato, all'interno delle aree idonee, solo quelle aree in cui c'è convergenza sulla possibilità di realizzare impianti Fer. Aree conformi alle linee di incentivi finanziari già previsti, coerenti con la Legge regionale n. 20, permettendo impianti fotovoltaici nelle zone industriali e sulle coperture degli edifici esistenti. La delibera di oggi è il primo tassello di un percorso che si aprirà al confronto con portatori di interesse e comunità locali, garantiremo trasparenza e partecipazione. È un passaggio fondamentale verso l’approvazione definitiva del piano entro febbraio 2026”, ha concluso l'assessore Spanedda.

Le zone di accelerazione rispondono a molti requisiti: devono essere omogenee e si prevede che la diffusione di impianti di produzione da fonti rinnovabili non comporti impatti ambientali significativi, tenuto conto della specificità della zona e della tipologia di tecnologia di energia rinnovabile”.

La procedura di Vas prevede una lunga fase di consultazione pubblica, con la presentazione di osservazioni da parte dei cittadini e dei portatori di interesse qualificati, incontri pubblici e tavoli di confronto per una partecipazione diffusa della popolazione interessata, fino alla pubblicazione del report di sintesi e del recepimento delle osservazioni.

Il termine per l’approvazione finale del Piano è fissato dalla normativa nazionale per febbraio 2026.

La Regione Sardegna ha circoscritto alla sola tipologia fotovoltaica le forme di accelerazione già previste dalla norma nazionale. Le zone individuate sono le aree industriali - a partire dalla perimetrazione proposta dal Gestore Servizi Energetici - i siti industriali attrezzati quali zone D, Pip (Piani degli insediamenti produttivi), Zir (Zone industriali di interesse regionale) non ricompresi nelle perimetrazioni Gse, superfici artificiali e edificate, parcheggi e relative coperture.

Tutte le aree sono state individuate in coerenza con la Legge Regionale 20/2024, con la quale la Sardegna è stata la prima regione in Italia ad approvare i criteri di individuazione delle aree idonee e non idonee, colmando il vuoto normativo creatosi a seguito del Decreto Legislativo 8 novembre 2021 n.199 e garantendo sia la salvaguardia del territorio, sia la possibilità di un’installazione ordinata delle Fer, indispensabili per una giusta transizione energetica. Com

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