Washington, 26 Ago 2025 - "Non spendiamo più soldi per l'Ucraina", afferma il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, citato dal New York Times. Dice che gli Stati Uniti venivano "spennati" e che la colpa è dell'amministrazione Biden, non del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Trump ha detto che non hanno "nemmeno discusso i dettagli" della garanzia di sicurezza per l'Ucraina, mentre lui spinge per porre fine alla guerra iniziata dalla Russia con l'invasione. Trump ha detto di aver parlato con il presidente russo Vladimir Putin successivamente all'incontro alla Casa Bianca. Non dice di cosa hanno discusso.
Negli ultimi dieci giorni gli Stati Uniti si sono concentrati sulla componente relativa alle garanzie di sicurezza per l'Ucraina e hanno compiuto "progressi significativi". Lo scrive l'Ansa citando fonti europee vicine ai negoziati. L'Ucraina - e lo ha ripetuto anche nel corso della riunione dei ministri degli Esteri del G7 - chiede che le garanzie siano "giuridicamente vincolanti", truppe europee sul suo territorio con il sostegno degli Usa. "La Russia e la Cina - ha sottolineato Kiev ai suoi alleati - non possono garantire la nostra sicurezza, l'esperienza dell'Osce non ha funzionato, ed è quindi necessario un meccanismo simile all'articolo 5; l'adesione all'Ue è pure elemento integrante delle garanzie di sicurezza". Tutte le parti concordano poi che "le forze armate ucraine sono la garanzia di sicurezza più forte". Gli Usa, al momento, stanno poi ponendo la questione "dell'innesco", ovvero la definizione chiara di cosa farà scattare le garanzie stesse. Washington, a questo punto, vuole comprendere - si apprende ancora - ciò che i paesi della Coalizione "sono pronti a concordare" prima di assumere un "impegno giuridico". Sul punto a Bruxelles fanno notare che l'articolo 5 della Nato è sì "giuridicamente vincolante" ma deve essere prima "attivato collettivamente" dall'Alleanza. Insomma, non è automatico. Un elemento importante che potrebbe ripetersi nel meccanismo allo studio dei Volenterosi.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avuto un colloquio telefonico con gli omologhi di Usa, Regno Unito, Francia, Germania, Finlandia, Polonia e Ucraina cui ha partecipato anche l'Alto Rappresentante Ue Kaja Kallas. Ne dà notizia la Farnesina in una nota.
All'indomani della Giornata dell'Indipendenza ucraina e della riunione dei ministri degli Esteri G7 convocata nell'occasione, il segretario di Stato Usa Marco Rubio ha aggiornato i colleghi sui seguiti della riunione dei leader a Washington il 18 agosto e delle prospettive di pace in Ucraina. Tajani ha espresso apprezzamento per l'iniziativa di Rubio, a conferma dell'importanza di uno stretto coordinamento tra Stati Uniti ed Europa sul dossier ucraino e sulla sicurezza europea. Temi sollevati anche nel colloquio avuto stamattina con il Santo Padre, su cui il vice premier ha aggiornato i colleghi.
Nel ribadire la centralità del rapporto transatlantico, Tajani ha confermato la volontà di contribuire a negoziati efficaci e ha sottolineato l'importanza di garantire misure di sicurezza solide e credibili per l'Ucraina, incluso il rafforzamento delle Forze Armate ucraine e della sua industria della difesa. Tajani ha ricordato a questo proposito la proposta italiana per un meccanismo di sicurezza collettivo modellato sull'art. 5 del Trattato istitutivo della Nato. In questo quadro, ha confermato la disponibilità italiana a operazioni di sminamento terrestri e marine.
Sul fronte umanitario, Tajani ha ricordato l'importanza del ritorno dei bambini ucraini sottratti dalla Russia, che vede l'Italia impegnata anche in collaborazione con la Santa Sede attraverso l'apposita Coalizione internazionale. Il ministro, insieme all'omologo francese Barrot, ha anche richiamato l'importanza della missione Unifil in Libano e di lavorare a un percorso condiviso sulle prospettive della missione, in vista del prossimo voto sul rinnovo del mandato in Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Il post di Tajani
"Stasera ho avuto un colloquio telefonico con i colleghi di Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Finlandia e Ucraina. All'indomani della Giornata dell'Indipendenza ucraina e della riunione G7, abbiamo discusso su come proseguire il lavoro avviato con il vertice di Washington". Lo scrive su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Ho aggiornato i partner del colloquio che ho avuto stamattina col Santo Padre con cui abbiamo trattato anche delle prospettive per una pace giusta e duratura in Ucraina. Ho riaffermato l'importanza di garanzie di sicurezza solide e credibili per Kiev e il pieno sostegno dell'Italia a un meccanismo di sicurezza collettiva ispirato all'art. 5 della Nato. L'Italia continuerà a lavorare con determinazione per rafforzare il partenariato transatlantico e sostenere l'Ucraina verso il raggiungimento di una pace giusta e duratura a sicurezza di tutto il continente europeo".
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