Gaza, 17 Ago 2025 – Continua lo sterminio con bombe e fame dei palestinesi. Un genocidio come quello fatto agli ebrei da Hitler. E oggi in tutto il paese
Vi sarà una imponente manifestazione un uno sciopero generale contro Netanyahu e il suo governo nazi-fascista. Quindi gli israeliani dicono basta a questo criminale di guerra e vogliono che il governo e il suo leader se ne vadano al più presto.
Da stamane infatti, decine di migliaia di persone sono scese in strada a Tel Aviv fin dalle 6.30 del mattino (le 5.30in Italia) per lo sciopero generale nazionale proclamato dal Forum delle famiglie degli ostaggi per sollecitare la fine della guerra a Gaza e un accordo per il ritorno degli ostaggi ancora nella mani di Hamas. Ne danno notizia i media israeliani mostrando immagini di blocchi stradali sulle autostrade e sulle vie principali di accesso. Il Forum si attende la presenza di un milione di persone sulla Piazza degli Ostaggi a Tel Aviv per tutta la giornata e centinaia di iniziative in tutto Israele con decine di migliaia di persone.
Nel frattempo un’altra strage di civili, durante un nuovo raid israeliano alle prime ore del mattino ha colpito l'ospedale Al Ahli di Gaza City, uccidendo almeno 7 persone, secondo quanto riporta Al Jazeera. Un ragazzo è morto, invece, nell'attacco su una tenda, sempre a Gaza City. Israele intensifica la sua offensiva mentre aumentano i morti per fame (11 nelle ultime 24 ore secondo il ministero della Salute di Gaza) e aumenta la pressione per sfollare forzatamente i palestinesi nelle zone di concentramento nel sud della Striscia.
Decine di migliaia di israeliani si sono già radunati a Tel Aviv per chiedere la fine della guerra e il ritorno degli ostaggi.
"Domani fermeremo il Paese per le nostre vite, per quelle dei nostri figli, per lo stato di Israele". È quanto ha detto Einav Zangauker, la madre di Matan Zangauker, uno degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas, affermando che lo sciopero in tutto il Paese indetto per domani è "solo l'inizio", si legge su Times of Israel. "Non possiamo più stare fermi, abbiamo smesso di aspettare che Netanyahu fermi la guerra quando è conveniente per lui", ha detto durante la manifestazione a Tel Aviv alla vigilia dello sciopero che è sostenuto da decine di organizzazioni, università, autorità locali ma non da Histadrut, la principale organizzazione sindacale. "Noichiediamo un futuro tranquillo, sicurezza e la fine della guerra", ha aggiunto la madre dell'ostaggio. Anche il padre di Eitan Horn, catturato nel kibbutz Nir Oz insieme al fratello Iair che è stato liberato lo scorso febbraio, mentre lui rimane prigioniero di Hamas, è salito sul palco a Tel Aviv per chiedere una partecipazione di massa allo sciopero di domani. "Domani, Israele si fermerà, chiedo a tutti di partecipare, non è un giorno di vacanza, ma è un giorno per protestare, non solo per solidarietà con le famiglie degli ostaggi ma anche per una dimostrazione civile a tutela del carattere morale dello stato di Israele", ha detto.
L'agenzia di difesa civile di Gaza ha dichiarato che ieri gli attacchi israeliani hanno ucciso almeno 40 persone, mentre l'esercito israeliano ha accennato a un imminente appello per cacciare i civili da Gaza City in vista di una nuova offensiva. L'ultimo bilancio arriva a piu' di una settimana dall'approvazione da parte del gabinetto di sicurezza israeliano dei piani per la conquista della città più grande del territorio palestinese, dopo 22 mesi di guerra. In vista dell'offensiva, il Cogat, l'organismo del ministero della Difesa israeliano responsabile degli affari civili nei territori palestinesi, ha dichiarato che a partire da oggi, l'esercito avrebbe fornito piu' tende e attrezzature per rifugi. "Nell'ambito dei preparativi per trasferire la popolazione dalle zone di combattimento alla Striscia di Gaza meridionale per la sua protezione, la fornitura di tende e attrezzature per rifugi a Gaza riprenderà", ha affermato in una nota. In seguito Hamas ha criticato aspramente la mossa, affermando che l'annuncio faceva parte di un "brutale assalto per occupare Gaza City".
In precedenza, il portavoce della protezione civile di Gaza, Mahmud Bassal, aveva affermato che le condizioni nel quartiere Zeitun di Gaza City stavano rapidamente peggiorando, con i residenti che avevano scarso o nessun accesso a cibo e acqua a causa dei pesanti bombardamenti israeliani. Il portavoce ha aggiunto che si stima che in quella zona di Gaza City si trovino circa 50.000 persone, "la maggior parte delle quali è senza cibo ne acqua" e priva "dei beni di prima necessità". Le restrizioni ai media a Gaza e le difficolta' di accesso ad alcune zone del territorio palestinese impediscono all'AFP di verificare in modo indipendente i dati e i dettagli forniti dall'agenzia di protezione civile o dall'esercito israeliano.Negli ultimi giorni, i residenti di Gaza City hanno riferito all'AFP di attacchi aerei piu' frequenti contro le aree residenziali, tra cui Zeitun, mentre all'inizio di questa settimana Hamas ha denunciato le incursioni terrestri israeliane "aggressive". Bassal ha dichiarato all'AFP che il numero di persone uccise nella Striscia di Gaza centrale sabato è salito a 40. L'esercito ha ribadito in una dichiarazione di ieri di essere "impegnato a mitigare i danni ai civili durante le attività operative, nel rigoroso rispetto del diritto internazionale", mettendo in dubbio l'affidabilità dei dati sulle vittime forniti dall'agenzia di protezione civile.
Comments are closed.