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Oss del Sulcis Iglesiente, di Sassari e del Brotzu: ancora nessuna risposta sulla stabilizzazione. L’Avv. Carla Cuccu chiede chiarezza e rispetto per figure professionali essenziali alla sanità sarda.

Cagliari, 13 Ago 2025 – «È inaccettabile il silenzio istituzionale che continua a gravare sulla vicenda degli Operatori Socio Sanitari (OSS) del Sulcis Iglesiente, di Sassari e dell’Ospedale Brotzu, ai quali – nonostante i requisiti previsti dalla legge – non è stato garantito il percorso di stabilizzazione. Da mesi, come legale incaricato, ho formalmente diffidato i Commissari straordinari delle ASL competenti e l’Assessore regionale alla Sanità, dott. Bartolazzi, senza ricevere alcun riscontro», dichiara l’ex consigliera regionale Avv. Carla Cuccu.

Si tratta di una quindicina di Oss che, con dedizione e professionalità, hanno prestato servizio in prima linea, anche durante le fasi più critiche della pandemia da Covid-19, e che oggi vedono negato il diritto alla continuità lavorativa, nonostante la normativa nazionale e regionale riconosca esplicitamente questa possibilità.

Durante l’emergenza pandemica, questi operatori hanno lavorato con zelo, coraggio e assoluta professionalità, rischiando quotidianamente la propria vita per garantire assistenza ai pazienti, quando, spesso e volentieri, personale già assunto a tempo indeterminato disertava il lavoro per paura del contagio e per l’eccessivo carico di lavoro.  Gli Oss coinvolti hanno dimostrato un senso del dovere e un’attitudine al sacrificio che meriterebbero oggi non solo riconoscenza morale, ma anche un adeguato riconoscimento contrattuale e la certezza di un futuro professionale stabile.

Il D.Lgs. 234/2021 e le successive disposizioni, inclusi gli aggiornamenti introdotti dal Decreto Milleproroghe 2025, consentono la stabilizzazione del personale sanitario a tempo determinato che abbia maturato i requisiti di servizio previsti. Eppure, anziché procedere con l’assunzione di queste figure professionali già formate e operative, si assiste ad un crescente ricorso a contratti esterni e a soluzioni precarie, con evidente danno per la qualità e la stabilità del sistema sanitario sardo.

«Non si può tollerare che operatori essenziali, che ogni giorno garantiscono assistenza e dignità ai pazienti, vengano ignorati dalle istituzioni. Chiedo pubblicamente all’Assessore Bartolazzi e ai Commissari straordinari delle ASL interessate di spiegare le ragioni di questa inaccettabile inerzia e di avviare immediatamente le procedure di stabilizzazione, come previsto dalla legge», prosegue Cuccu.

L’Avv. Cuccu ribadisce che, in assenza di un tempestivo intervento, proseguirà nelle azioni legali a tutela dei diritti dei lavoratori e per il riconoscimento della loro professionalità, ricordando che il diritto al lavoro e alla salute sono principi fondamentali sanciti dalla Costituzione. Com

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