Cagliari, 5 Ago 2025 - Artigianato e turismo in Sardegna continuano a formare un binomio inscindibile, soprattutto nei mesi estivi.
Sono infatti 5.941, le attività artigiane operanti in settori di attività interessati dalla domanda turistica che nello scorso anno, tra giugno e settembre, hanno soddisfatto le richieste di oltre 12milioni di visitatori. Quindi, 1 su 6 delle circa 34mila imprese artigiane della Sardegna, equivalente al 17,5% di quelle registrate presso le Camere di Commercio, è coinvolta, direttamente o con l’indotto, nel mercato turistico regionale.
Il valore aggiunto della filiera e del turismo in Sardegna è di 994 milioni di euro e rappresenta il 3,1% del PIL regionale.
Queste si occupano di attività legate alle vacanze e allo svago: dall’agroalimentare ai servizi turistici, dalla cura della persona alle attività ricreative, culturali e dell’intrattenimento, dai bar, caffè e pasticcerie alla somministrazione di alimenti e bevande, per arrivare ai trasporti, gestione di strutture ricettive e sportive ma anche produzione e vendita di monili, artigianato artistico, abbigliamento e calzature.
L’analisi è stata realizzata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, sui dati di ISTAT, UnionCamere-InfoCamere, Ministero del Lavoro degli ultimi 2 anni, sul turismo e sull’artigianato interessato dalle attività connesse.
“Grazie al trend positivo del turismo, per queste realtà produttive cresce la domanda di beni e servizi generata dalle centinaia di migliaia di arrivi, e dai milioni di presenze - afferma Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Sardegna - e l’auspicio per quest’estate è che si riconfermino le buone performance delle presenze turistiche del 2024”.
La ricerca ha anche esaminato i dati Istat sul movimento dei clienti per esercizi ricettivi, evidenzia che nei mesi estivi da giugno a settembre 2024 sull’Isola si sono raggiunte le oltre 12 milioni di presenze, il 77,9% di quelle registrate complessivamente durante tutto l’anno. Si tratta del 7,5% di presenze in più rispetto al periodo estivo 2023, risultato migliore rispetto a quello nazionale (+1,3%). Crescita trainata dalla componente straniera (47,3% delle presenze totali), la metà proveniente da Germania, Francia, Svizzera, Regno Unito e Paesi Bassi, i cui pernotti salgono del 12,0% nell’estate 2024 rispetto a quella precedente; mentre quella domestica segna un +3,6%. I primi cinque comuni sardi per maggior numero di presenze straniere sono: Alghero, Arzachena, Olbia, Budoni e Palau.
Dall’analisi dei dati Banca d’Italia sul turismo internazionale è stato rilevato inoltre che sull’Isola la spesa dei turisti stranieri, che nel 2024 ha raggiunto un ammontare di 1miliardo e 849 milioni di euro (4,55% del PIL), nel 65,5% dei casi viene sostenuta nei tre mesi estivi da luglio a settembre. Ulteriori dati di Unioncamere, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Sistema Informativo Excelsior relativi alla domanda di lavoro delle imprese evidenziano invece che per l’estate 2025, nei tre mesi estivi di giugno, luglio e agosto, le imprese con dipendenti della Sardegna dei servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici prevedono 25.640 nuove entrate, pari al 46,1% delle 55 mila previste dalle imprese di tutti i settori. Rispetto allo stesso periodo del 2024 il trend risulta crescente, con 2.860 ingressi preventivati in più (+12,6%).
Come detto, sul versante dell’offerta in Sardegna le imprese artigiane operanti in settori di attività interessati dalla domanda turistica che sono 5.941, pari al 17,5% dell'artigianato totale, valore che la posiziona 4^ nella classifica nazionale, e danno lavoro a 15.289 addetti.
“I numeri continuano a dimostrare come artigianato e turismo siano molto più che complementari – aggiunge il Presidente di Confartigianato Sardegna - e come questi due elementi, fondamentali per la nostra economia, debbano essere promossi e venduti insieme”. “I “triplo brand” Sardegna-turismo-artigianato deve fungere da propulsore anche per la nascita di nuove imprese artigiane. Ciò lo si può fare continuando a investire e a fare promozione e, soprattutto, credendoci”.
In chiave settoriale il comparto principale del turismo in Sardegna è l’Agroalimentare che conta 1.381 imprese (23,2% delle imprese artigiane del settore) e produce cibo e bevande, prodotti per cui siamo famosi presso i turisti stranieri e la cui qualità permette al nostro Paese di primeggiare per numero di prodotti agroalimentari e di bevande alcoliche a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall’Unione europea. Seguono le 1.283 imprese delle Altre attività manifatturiere e dei servizi (21,6%) che comprendono importanti attività dell’artigianato quali la produzione di gioielleria e bigiotteria, ceramica e vetro e cornici, la lavorazione artistica di marmo, ferro, rame e altri metalli, la fotografia, i servizi alle persone come ad esempio centri benessere e palestre ed anche i servizi per animali domestici. Mentre sono 1.422 i Ristoranti e pizzerie (23,9%) e 435 Bar, caffè e pasticcerie (7,3%) – insieme si tratta di 1.857 imprese e del 31,3% del settore – mettono a disposizione dei turisti i prodotti di qualità prodotti dal comparto Agroalimentare contribuendo all’ospitalità. Sono invece 889 le imprese del Trasporto persone (15,0%) che integrano l’offerta dello spostamento dei turisti. A seguire le 465 imprese di Abbigliamento e calzature (7,8%) che contribuiscono al nostro successo nel mondo della moda che è tra i comparti più rappresentativi all’estero del made in Italy e dello stile italiano.
“Al di là di tutto, non possiamo cullarci sugli allori e pensare che, anche in futuro, la parola magica “Sardegna” continui a trasformare tutto in oro - conclude Meloni - dalle vacanze ai manufatti artigianali all’agroalimentare. È adesso che diviene necessario programmare, promuovere, combattere per rendere sempre più appetibili, e fruibili, la nostra terra e i nostri imprenditori. È fondamentale, a tal proposito che le imprese, in particolare quelle artigiane, mettano a disposizione del turista non solo la più ampia gamma di prodotti e sensazioni, ma se stesse”. Red
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