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Nessun divario territoriale nella ripartizione della specialistica ambulatoriale.

Cagliari, 3 Ago 2025 - Relativamente alla ripartizione recentemente deliberata dalla Giunta regionale sarda per la specialistica ambulatoriale, si precisa che le risorse complessivamente assegnate per queste prestazioni sono state aumentate, e non diminuite, poiché è stato incrementato il tetto di spesa di oltre 4 milioni di euro. Più precisamente, rispetto alla deliberazione precedente (novembre 2024) il tetto cresce di 3.750.000 euro su base regionale a cui si devono aggiungere 300.000 euro di servizi per camera iperbarica e 200.000 di chemioterapia, eseguite in regime specialistico. Occorre tener conto inoltre che alcune tipologie di prestazioni, come la dialisi che ha un valore assegnato di oltre 10 milioni, non sono state incluse nelle tabelle per ragioni meramente tecniche, ma vengono comunque pienamente garantite proprio perché salvavita.

Per le ragioni sopra esposte, il confronto tra le tabelle 2024 e 2025 risulta fuorviante e non praticabile. Ciò che può essere affermato con certezza è che le risorse sono state ampiamente incrementate ovunque e per tutti i macro livelli assistenziali, e che nessun territorio ha subito tagli o penalizzazioni.

Si specifica inoltre che la ripartizione delle risorse su base territoriale non è in capo all’assessorato della Sanità ma ad Ares, la quale procede a distribuirle sulla base di un complesso mix di indicatori che tengono conto non solo di popolazione e storico ma anche altri fattori quali mobilità e liste d’attesa. Tale ripartizione peraltro non risulta essere stata ancora completata, ragion per cui risulta ancora più incomprensibile una polemica che basa il suo assunto su risorse non ancora completamente assegnate.

L’Assessorato, per quanto di sua competenza, è impegnato a vigilare insieme all’Azienda Regionale per la Salute, affinché nelle assegnazioni sia assicurato il massimo equilibrio sia territoriale che fra gli erogatori. Com

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