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Ancora in azioni i criminali dell’esercito israeliano su donne e bambini con l’unica colpa della fame. Altri 21 morti. Witkoff a Rafah: “Trump vuole un piano per sfamare Gaza”.

Gaza, 2 Ago 2025 - Ventuno palestinesi sono stati uccisi stamani da fuoco israeliano nella Striscia di Gaza. Fra di loro 12 persone che cercavano di ottenere cibo e 3 donne. Lo scrive l'agenzia palestinese Wafa sul suo sito, citando fonti mediche.

Altre tre persone, tra cui due bambini, sono morte per fame nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza. Lo rende noto l'emittente al-Jazeera citando fonti del ministero della Sanità di Gaza, che a sua volta viene informato dagli ospedali dell'enclave palestinese. Salgono a 162 i palestinesi morti nella Striscia di Gaza per fame e malnutrizione.

Nel frattempo il criminale di guerra e primo ministro fautore de genocidio a Gaza e che ha portato al risveglio in tutto il mondo dell’antisemitismo e, infatti, econdo un sondaggio trasmesso su Channel 12, il 56% degli israeliani teme di non poter viaggiare all'estero a causa delle crescenti critiche globali nei confronti dello Stato ebraico, mentre la guerra a Gaza si trascina, Benjamin Netanyahu ha rinviato alla prossima settimana la decisione su come il suo esercito agirà nella Striscia di Gaza se Hamas rifiuterà l'accordo per il cessate il fuoco e la restituzione degli ostaggi. Lo afferma la Cnn citando una propria fonte ben informata, ricordando che il rinvio arrivo in un clima di disaccordi, all'interno del governo israeliano, su come i militari dovrebbero agire nell'enclave palestinese. Una delle ipotesi sul tavolo, se Hamas non dovesse accettare l'accordo, è quella di accerchiare Gaza City e altri centri abitati, mentre un'altra è quella di “conquistare” la città, ha detto la fonte citata dalla Cnn a condizione di anonimato. Diversi ministri sono favorevoli a piani diversi, ha aggiunto la fonte.

I lanci di aiuti umanitari aerei su Gaza sono “pericolosi, costosi e inefficienti”, quindi urge far arrivare aiuti terrestri. Il monito è arrivato da Juliette Touma, responsabile della comunicazione dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati Palestinesi (Unrwa). Ha avvertito che gli aiuti attualmente paracadutati da aerei militari a Gaza sono “pericolosi per i civili” presenti nell'enclave devastata dalla guerra.

In un'intervista, rilanciata da Al Jazeera, Touma ha affermato che le Nazioni Unite devono poter svolgere il loro lavoro e che la soluzione “molto più semplice” per far arrivare i rifornimenti alimentari disperatamente necessari ai due milioni di abitanti di Gaza sarebbe che Israele aprisse i confini di Gaza e consentisse l'ingresso ai camion di aiuti. I commenti di Touma sono seguiti a quelli del direttore generale dell'Unrwa, Philippe Lazzarini, secondo cui i lanci di aiuti attualmente in corso sono “almeno 100 volte più costosi dei camion”. 

“I camion trasportano il doppio degli aiuti degli aerei”, ha affermato Lazzarini, sottolineando che l'Unrwa ha 6.000 camion carichi di aiuti pronti per entrare nell'enclave dove ora regna la carestia. “Se c'è la volontà politica di consentire i lanci aerei, che sono altamente costosi, insufficienti e inefficienti, dovrebbe esserci un'analoga volontà politica di aprire i valichi stradali”, ha scritto Lazzarini sui social media. “Mentre la popolazione di Gaza muore di fame, l'unico modo per rispondere alla carestia è inondare Gaza di aiuti”, ha aggiunto.

La situazione nella Striscia di Gaza è diventata "insostenibile". Ad affermarlo è il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul parlando all'emittente pubblica tedesca 'Ard' e temendo che questa situazione possa portare a un ulteriore isolamento diplomatico di Israele. Ciò che sarà determinante è la rapidità con cui la situazione a Gaza migliorerà, ha affermato l'alto diplomatico.

"La situazione deve migliorare radicalmente per la popolazione della Striscia di Gaza. Il mondo intero sta osservando, e questo rischia di mettere Israele in una posizione sempre più difficile", afferma
Wadephul.

Il ministro ha espresso commenti simili anche sull'altra emittente pubblica, Zdf. Durante la sua visita in Israele venerdì, Wadephul ha sottolineato la necessità "urgente" di un cessate il fuoco e di un accordo sul rilascio degli ostaggi. "La situazione internazionale si è aggravata al punto che Israele si trova, purtroppo, sempre più isolato sulla scena mondiale. Questo non può lasciare indifferente la Germania", aggiunge. Il cancelliere Friedrich Merz ha detto di aspettarsi sabato un rapporto da Wadephul sulla sua visita in Israele e nei territori palestinesi. Alla domanda se il governo potesse prendere in considerazione la possibilità di partecipare alle sanzioni contro Israele, Merz ha risposto: ''Una cosa è chiara per noi: la situazione lì è inaccettabile. Deve essere risolta il più rapidamente possibile''.

Le Nazioni Unite hanno preso le distanze dagli Stati Uniti, che hanno annunciato giovedì sanzioni nei confronti dei leader dell'Autorità palestinese e dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina, accusandoli di sostenere il terrorismo. "Non è ciò che abbiamo osservato noi - ha detto il portavoce, Farhan Haq, rispondendo alle domande dei giornalisti - L'Autorità palestinese, come sapete, è la rappresentante riconosciuta del popolo palestinese". 

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