Cagliari, 31 Lug 2025 – Fine luglio amaro per un gruppo di adolescenti del capoluogo sardo. E in questi luoghi certamente non si cura l’igiene e la qualità dei cibi non sono certamente sicuri. E per questo e altri motivi inerenti l’alimentazione che si trova in questi luoghi non è sicura per la salute. E maledetto il giorno in cui i ragazzi hanno cominciato a preferire questi ‘cibi spazzatura’ dal popolo americano, patria della più alta percentuale di obesi al mondo. Ma anche in occidente questa malattia sta aumentando a dismisura. Comunque, al di là di queste doverose osservazioni, torniamo al grave fatto di Cagliari dove, infatti, sei persone, tra cui un bambino di 11 anni e una ragazza di 14, si trovano ricoverate in gravi condizioni a seguito a un'intossicazione alimentare avvenuta durante una festa pubblica a Monserrato, nella città metropolitana di Cagliari. Ricoverati anche il padre del bambino di 11 anni, trasportato d'urgenza al Gemelli di Roma perché in gravissime condizioni, e un altro adulto.
I cinque intossicati sono attualmente tre all'ospedale Brotzu di Cagliari e due al Policlinico Casula di Monserrato. Tutti avrebbero mangiato nello stesso chiosco di “street food” durante la Fiesta Latina che si è tenuta a Monserrato (Cagliari) dal 22 al 25 luglio.
Essendo il periodo di incubazione del botulino di 5/7 giorni non dovrebbero registrarsi ulteriori casi.
"I casi di intossicazione - precisa il Comune di Monserrato in una nota - riguardano esclusivamente i soggetti che hanno consumato alcuni cibi evidentemente contaminati, mentre altri soggetti che hanno ugualmente consumato i predetti cibi non hanno riscontrato alcun sintomo. Questo a significare che la contaminazione è stata estremamente circoscritta e limitata ai casi conosciuti. In ogni caso il Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione ha prontamente allertato tutti i soggetti interessati, così da circoscrivere l'evento".
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