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Guardia di finanza: operazione “Skyhawknet”. Nuove frontiere nella tutela doganale grazie alla partnership strategica tra guardia di finanza e agenzia delle dogane e dei monopoli.

Roma, 30 luglio 2025 – Nel solco di una consolidata collaborazione istituzionale, rinvigorita dal recente aggiornamento e rinnovo del Protocollo d’intesa, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato e la Guardia di finanza, hanno dato il via all’operazione “Skyhawknet”, finalizzata all’individuazione e al contrasto delle frodi doganali che derivano dall’abuso del regime di ammissione temporanea di jet e aeromobili di lusso non unionali.

Si tratta della prima analisi congiunta a livello centrale che, valorizzando, da un lato, il patrimonio informativo sia open sia sorgente chiusa (closed source) in dotazione alle due Amministrazioni, e, dall’altro, le informazioni sulla sicurezza della navigazione aerea, ha consentito di “intercettare” velivoli privati extra-UE con una permanenza nel territorio doganale unionale superiore a 6 mesi, in violazione della normativa di settore.

L’iniziativa si qualifica per il suo carattere innovativo, contribuendo a realizzare la volontà del Legislatore della recente riforma fiscale che, all’articolo 4 delle nuove “Disposizioni nazionali complementari al codice doganale dell’Unione”, ha espressamente sancito un coordinamento tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di finanza al fine di assicurare efficienza ed efficacia nell’azione di controllo.

La rilevanza strategica di tale approccio ha trovato pieno riscontro nei risultati operativi conseguiti. L’analisi, interamente condotta dalle strutture centrali di ADM e Guardia di finanza, si è successivamente concretizzata nella diramazione di mirate “segnalazioni” finalizzate ad attivare le articolazioni periferiche territorialmente competenti.

Complessivamente, le sinergie sviluppate a tutti i livelli nello specifico comparto, hanno reso possibile, negli ultimi 18 mesi, il sequestro di 9 velivoli extra-UE in posizione di contrabbando, per un valore complessivo di oltre 13 milioni di euro e un’I.V.A. all’importazione dovuta di circa 3 milioni di euro.

L’operazione “Skyhawknet” testimonia la validità di un modello collaborativo avanzato, in grado di contrastare le più complesse fenomenologie fraudolente a tutela degli interessi erariali, della sicurezza e della legalità del mercato, confermando il ruolo strategico delle Autorità doganali nazionali nel presidio economico-finanziario delle frontiere.

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